4° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La prossima poesia è:

SAFFO
Tramontata e' la luna

Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte;
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
 

Nerst

enjoy member
La luna ha sempre accompagnato la passione e la disperazione degli amori consumati e non.
Questa poesia descrive la tristezza sentita di una donna che sola nel suo giaciglio sente la giovinezza tramontare, come fa la luna.
L' amore la scuote e lei non può non sentirlo, perchè fa rumore come il vento tra i rami delle querce e come i rami le sue braccia si agitano in un desiderio che non viene colmato. Bella e dolorosa allo stesso tempo.
 
G

giovaneholden

Guest
Uno dei capisaldi della poesia antica,le opere di Saffo,purtroppo pervenuteci largamente incomplete ci dimostrano che passano i millenni ma la radice stessa del sentimento amoroso non cambia di una virgola.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Molto triste, rende efficacemente il contrasto tra la forza del desiderio e il dolore intenso dovuto all'impossibilità di realizzarlo. La figura di una donna passionale nel bene (la vitalità) e nel male (il dolore).
 

sharazad

New member
è un accostamento completamente arbitrario, ma mi ha fatto ripensare troppo a tre ottavi di rino gaetano!:mrgreen: "Mentre la notte scendeva stellata stellata/ lei affusolata nel buio sognava incantata/ e chi mi prende la mano stanotte mio Dio?/Forse un ragazzo, un uomo o forse io..?"
Se non l'avesse trovata troppo "empia" magari sarebbe piaciuta anche a Saffo!:D
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Come promesso ad apeschi :mrgreen: chiudiamo questo poeticforum con

Meriggiare di Eugenio Montale

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
m entre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
SAFFO - Tramontata è la luna

è una passione adulta forse senile quella che canta la poetessa, la solitudine è ancora più dura perché la passione è ancora forte, intatta, il corpo insoddisfatto, inappagato rende sofferto anche l'animo. E' dolorosa questa mancanza dell'amore fisico, un dolore selvaggio, di belva ferita.
 
La poesia di Saffo indaga il problema amaro della giovinezza che fugge. L’immagine è di grande efficacia, la notte è al suo termine (tramontata è la luna), come l’età della passione e dell’amore. La solitudine coincide con la vita della vita stessa. Sebbene brevissima la lirica è divisibile in due parti: nella prima si parla del tramonto della luna e delle stelle; nella seconda si parla dello svanire della giovinezza e della solitudine..:wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Meriggiare

In questo pomeriggio di caldo afoso è naturale "assorbire" i versi di questa poesia come fossero propri. Mi sfugge però qualcosa, è come se non riuscissi ad associare un tranquillo paesaggio estivo, seppur rovente (e dire che non sono certo una persona che sopporta bene il caldo) alla sensazione della difficoltà della vita e dei cocci di bottiglia che impediscono di oltrepassare il muro.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Nessuno vuole commentare quest'ultima poesia, "Meriggiare"?
Lascio aperto ancora un giorno, poi chiudiamo e apriamo il prossimo :YY
 
G

giovaneholden

Guest
Quella che forse è "La poesia" per eccellenza di Montale,famosa per l'uso dei termini che rimandato ala Liguria assolata,con quei muretti così tipici con le parti dei cocci di vetro per impedire che si scavalchi. Una perfetta descrizione del paesaggio esterno e dell'anima,come un baedecker dei sentimenti.
 

Nerst

enjoy member
Bella la scena naturalistica in cui la poesia immerge il lettore. Almeno così mi sono sentita io: rilassata dalla luce di un calmo mezzogiorno, su di una collinetta ad osservare il percorso ordinato delle formichine, tra le fronde di un albero su cui cantano le cicale. Il tutto fa da contorno alla vita, che può essere meravigliosa e triste allo stesso tempo.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
alessandra lascia aperto ancora questo fine settimana così ho tutto il tempo di commentarla con la calma :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Meriggiare di Eugenio Montale

questa poesia è straordinaria per la musicalità delle parole, i suoni quasi onomatopeici che ne danno un ritmo unico, con tutte queste erre, esse, pi, ogni parola richiama il suo significato emotivo e ti predispone ad uno stato di inquietudine che prannuncia il finale. Incredibile esempio di poesia che coinvolge sensi, emozioni e razionalità. Una meraviglia.
 
P

ParallelMind

Guest
[h=2]Addio a una vista di Wislawa Szymborska[/h] [h=3]da "La fine e l'inizio"[/h] Non ce l'ho con la primavera
perché è tornata.
Non la incolpo
perché adempie come ogni anno
ai suoi doveri.

Capisco che la mia tristezza
non fermerà il verde.
Il filo d’erba, se oscilla,
è solo al vento.

Non mi fa soffrire
che gli isolotti di ontani sulle acque
abbiano di nuovo con che stormire.

Prendo atto
che la riva di un certo lago
è rimasta - come se tu vivessi ancora -
bella come era.

Non ho rancore
contro la vista per la vista
sulla baia abbacinata dal sole.

Riesco perfino ad immaginare
che degli altri, non noi
siedano in questo momento
su un tronco rovesciato di betulla.

Rispetto il loro diritto
a sussurrare, a ridere
e a tacere felici.

Suppongo perfino
che li unisca l'amore
e che lui la stringa
con il suo braccio vivo.

Qualche giovane ala
fruscia nei giuncheti.
Auguro loro sinceramente
di sentirla.

Non esigo alcun cambiamento
dalle onde vicine alla riva,
ora leste, ora pigre
e non a me obbedienti.

Non pretendo nulla
dalle acque fonde accanto al bosco,
ora color smeraldo,
ora color zaffiro,
ora nere.

Una cosa soltanto non accetto.
Il mio ritorno là.
Il privilegio della presenza -
ci rinuncio.

Ti sono sopravvissuta solo
e soltanto quanto basta
per pensare da lontano.
Quanto e`bella questa poesia,confesso che mi sono commosso nel leggerla.
Oggi pensavo proprio a quanta bellezza c'e`nel mondo,immensa e immane.
Ma al contempo pensavo alla transitorieta` di tutto,sentimenti in particolare,e cosi`come me credo l`autrice di quest`opera stupenda.
Che si puo`tornare sempre alla bellezza,tutto infondo non ci stravolge,ma la presenza nel cuore di chi ci amava..per quella non vale lo stesso.
 
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