Siete credenti o atei?

Apart

New member
il senso delle molteplici esistenze è il perfezionamento dello spirito umano. Quello dovrebbe essere il senso :HIPP

Non è detto che ci sia un senso. Ma al di là di quello, è l'uomo a darsi un senso, nelle cose che fa, nel suo progetto di vita.


Riprendo l'argomento e lo estendo. Oltre ad essere credenti o no, la domanda successiva e' se esista una vita oltre la morte oppure no.
Ho meditato un po' e mi sono posto qualche domanda.

.... Tutto questo per dire... che la confusione mi pare molto grande (almeno... la mia)... E' forse voluto? :? :?

La confusione permane anche se fossimo sicuri che dopo questa vita non c'è più nulla.
 

Holden

New member
Io credo in Dio e in Gesu ma non credo nella chiesa per mie ovvie ragione.
La Chiesa che dovrebbe diffondere l'amore di Gesu si ritrova a non farlo seminando odio verso gruppi di persone, forse vivo questa esperienza in prima persona essendo gay e forse non sono in grado di giudicare con obiettività ma la vedo così.
 

Yamanaka

Space's Skeleton
il senso delle molteplici esistenze è il perfezionamento dello spirito umano. Quello dovrebbe essere il senso :HIPP
rimane il fatto che NESSUNO può sapere realmente cosa ci attende, quindi rimane solo una questione di credenze o di fede.
La legge naturale ha la finalità di portare avanti tutte le speci, di agire sia in bene che in male. Tutta la natrua segue determinate leggi e sono visibili; per questo io parlo di un dio non superiore ed esterno a noi, ma che fa parte di tutto ciò che è visibile. SECONDO ME su questo piano dell'esistenza niente è scindibile dalla materia, neppure lo spirito, necessita di mostrarsi e agire mediante il mondo sensibile.
Ribadisco, sono le mie credenze :) rispetto la visione di tutti.

A me pare molto pesante affermare un senso umano così arbitrariamente...specie con concetti fumosi quali "perfezionamento dello spirito umano" e ancor più "legge naturale".
In una prospettiva dov'è la libertà dell'essere umano? Se il senso è già fissato, noi ne siamo solo funzionari e non possiamo in alcun modo individuarci, trovare una dimensione prettamente propria esistenziale nè essere davvero determinanti nelle nostre scelte.
Inoltre, prendendo per buono questo, cos'è "la legge naturale" ? Chi l'ha stabilita, perchè, come la si giustifica e come ne si garantisce l'esistenza? E ancora una volta il problema della libertà, se c'è una legge naturale l'uomo non è che un ingranaggio in un meccanismo a lui alieno...

Le religioni "tradizionali" non sono così stringenti, anzi alla base di tutto c'è la libertà fondamentale dell'essere umano. Libertà dalla quale può sbocciare anche il gesto autenticamente spirituale ed elevato proprio perchè scelto e non imposto.

Infine, anche le questioni metafisiche e di fede possono, anzi devono, essere discusse. La buona fede, a mio parere, non è una cosa a caso totalmente avulsa dalla ragione.
 

Apart

New member
Io credo in Dio e in Gesu ma non credo nella chiesa per mie ovvie ragione.
La Chiesa che dovrebbe diffondere l'amore di Gesu si ritrova a non farlo seminando odio verso gruppi di persone, forse vivo questa esperienza in prima persona essendo gay e forse non sono in grado di giudicare con obiettività ma la vedo così.

Holden, mi piace il tuo intervento, sei proprio umano, una contraddizione vivente che suona come una nota stonata per la religione cristiana. Si può essere gay e credere in Dio? Ebbene si. Ciò dimostra la tua spiritualità, la tua ricerca di un oltre, perchè non tutto qui è soltanto materia. Ma quell'oltre non è detto che sia il nostro Dio, quello occidentale, come non è detto che sia uno orientale. Ecco in qualche modo superata una contraddizione, ed ecco una risposta: il tuo, come il nostro, bisogno di spiritualità.
 

Mofos 4ever

New member
Leggendo i commenti e pensandoci, mi sono sorte altre domande e stranezze.
Ad esempio, vista la moltitudine delle religioni e della divinità, se un Dio esiste, qual'è? Intendiamo tutti lo stesso Dio che ha poi assunto nomi diversi?(forse questa domanda è dda scartare, vista la diversità delle culture...). E se non esistesse? Da dove nasce la religione?Era una necessità dell'umo?
Se ci fosse una vita dopo la morte, che senso avrebbe?Quella di essere una punizione per i "malvagi" e gli ingiusti ed un premio per gli altri? Non potremmo essere immortali su questa terra?
Nella Bibbia ci sono delle contraddizioni e delle ripetizioni(ad esempio la creazione dell'umo ed il diluvio universale sono raccontati due volte) dato che è stata scritta da diverse persona, ma questo vuo stare a significare che non ci sono certezze, giusto?
Insomma, la religione, il divino, la vita dopo la morte sono dei misteri.
A volte(credo) qualcuno segue una religione per trovare delle certezze ma, secondo me, si duplicano solamente! (a meno che uno creda fermamente...).
 

Monifla

New member
Salve a tutti. Voglio cominciare questa discussione d'argomento religioso perché sono sicuro che fra gli utenti di questo forum si celino tanti credenti quanto atei o quanto agnostici. Ma soprattutto, voglio sapere la motivazione del vostro orientamento religioso (se non è indiscreto). Io sono in un periodo un po' difficile, spiritualmente parlando: vorrei tanto credere, avere conforto in un essere più grande di me, sperare in una vita ultraterrena, ma quando leggo di draghi, angeli armati di spade, cavalieri dell'Apocalisse (il tutto nel libro sacro del Cristianesimo) resto un po' perplesso. Voi di che orientamento religioso siete?

Sono orgogliosamente atea! Non sono mai stata una credente, pur essendo cresciuta in una famiglia cattolica e pur avendo frequentato una scuola salesiana per 13 anni. Sin da piccola, ho sempre amato la mitologia, e per me la bibbia ha presto acquisito lo stesso valore di testi come l'Iliade o l'Odissea. Quando chiedevo ai miei delucidazioni in merito agli dei greci, mi rispondevano che gli dei dei miti non esistevano. Io non riuscivo a vedere la differenza tra gli dei dell'Olimpo e il dio cristiano. Se Zeus non esisteva, perchè doveva esistere dio? I greci erano imbecilli che si erano creati dei fantastici, mentre noi eravamo gli illuminati che avevano in dono la fede nel vero dio? E gli dei delle altre religioni? Tutti inventati? E perchè gli altri dovevano aver torto, mentre noi dovevamo aver ragione? Per me dio diventò un essere mitologico sin da quando avevo 8 anni. Non ho mai sentito l'esigenza di cercare conforto in "qualcosa" che non avevo mai visto e a cui dovevo credere "perchè se no sarei finita all'inferno". Quando ho sentito la necessità di appoggiarmi a qualcuno, ho scelto la famiglia e gli amici, ed è lì che ho sempre trovato un conforto, una carezza, una parola, un abbraccio... Per quanto riguarda la "vita ultraterrena", non so come si possa vivere desiderando una "vita eterna". Per me sarebbe un'eterna noia! Tra l'altro, stando alla religione, non saprei vivere con il terrore di fare qualsiasi cosa che non piaccia a dio e finire, quindi, all'inferno! Stando, ad esempio, alla bibbia, siamo peccatori anche se mangiamo crostacei, piantiamo due semi diversi nello stesso giardino (esempio, patate e cipolle), indossiamo abiti fatti con due tessuti diversi (jeans e maglione di lana - leggetela bene la bibbia!), siamo golosi, vorremmo avere una notte di fuoco con Belén Rodriguez (non desiderare la donna d'altri!) e la lista potrebbe ancora continuare a lungo... Molti sono convinti che basta chiedere perdono a dio prima di morire per ottenere una bella stanzetta vista mare in paradiso! Ma, mi chiedo, un ipotetico dio despota, geloso e spietato come quello della bibbia (vi ricordo che nel diluvio universale o nel distruggere Sodoma e Gomorra non risparmiò neppure i bambini!) potrebbe mai perdonarmi per aver condotto una vita da peccatore soltanto perchè prima di chiudere gli occhi per sempre gli chiedo scusa? Mmm, a mio avviso è da illusi pensare che un dio come quello della bibbia ci perdoni perchè poco prima di morire ci pentiamo per i nostri peccati! Per me dio non esiste, quindi vivo la mia vita tranquillamente, rispondendo soltanto alle mie leggi morali che sono quelle di non fare del male al prossimo, ma se fossi credente vivrei comunque serena, perchè tanto, se dio esiste, troverà comunque un motivo per mandarmi all'inferno. Del resto, come ho già detto, la bibbia non gli fa una bella pubblicità e, se quella è la parola di dio, quel dio è tutt'altro che misericordioso! La religione ha fatto leva sulle paure umane traendone profitto! Loro sono diventati potenti e noi siamo diventati agnellini!
 

Monifla

New member
Io credo in Dio e in Gesu ma non credo nella chiesa per mie ovvie ragione.
La Chiesa che dovrebbe diffondere l'amore di Gesu si ritrova a non farlo seminando odio verso gruppi di persone, forse vivo questa esperienza in prima persona essendo gay e forse non sono in grado di giudicare con obiettività ma la vedo così.

Holden, il dio della bibbia non condanna l'omosessualità, ma le unioni omosessuali. Gli stai bene finchè non fai sesso, insomma! Ma il "problema" non è solo tuo: è anche di noi eterosessuali. Se fai sesso per procreare vai bene, se no sei da lapidare! Se accetti un dio che punta il dito sulla tua sessualità devi anche accettare il fatto che, se la vivi, sei un peccatore e quindi non sei amato. Voglio soltanto che ponga la tua attenzione su questo passo della Bibbia: questo è dio, e non sta a me ricordarti che Gesù Cristo è figlio di dio, nonchè dio stesso, quindi neanche a lui piacevano gli omosessuali (a meno che non pensiamo che Gesù non fosse dio):

Genesi 19

1 I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra. 2 E disse: «Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada». Quelli risposero: «No, passeremo la notte sulla piazza». 3 Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono. 4 Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. 5 Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!». 6 Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, 7 disse: «No, fratelli miei, non fate del male! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto». 9 Ma quelli risposero: «Tirati via! Quest'individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!». E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta. 10 Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente; 11 quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.
12 Quegli uomini dissero allora a Lot: «Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. 13 Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli». 14 Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare le sue figlie, e disse: «Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!». Ma parve ai suoi generi che egli volesse scherzare. 15 Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città». 16 Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città. 17 Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!». 18 Ma Lot gli disse: «No, mio Signore! 19 Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia. 20 Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva». 21 Gli rispose: «Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. 22 Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato». Perciò quella città si chiamò Zoar.
23 Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, 24 quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. 25 Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. 26 Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
27 Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; 28 contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
29 Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.
30 Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie. 31 Ora la maggiore disse alla più piccola: «Il nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra. 32 Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre». 33 Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. 34 All'indomani la maggiore disse alla più piccola: «Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e va' tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre». 35 Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. 36 Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre. 37 La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi. 38 Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò «Figlio del mio popolo». Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi.
 

Marty Wilde

Outsider is better
Io sono una credente e sono fiera di ciò in cui credo.

Ho avuto anch'io un periodo di sconforto: andavo a messa, ma non ascoltavo come ai primi tempi (aveva molto influito la morte di mia nonna, poi anche tutto ciò che avevo studiato a scuola nei vari periodi storici, le accuse contro la Chiesa...)

Ma poi, il prete del mio paesino mi fece conoscere un gruppo di ragazzi della forania di vari paesini limitrofi al mio. Loro avevano organizzato una serie di incontri per i giovani della mia età... io ci andai senza molta voglia, giusto per stare un po' con una mia amica... Durante questi incontri questi ragazzi ci parlarono di Gesù e di Dio in un modo tutto nuovo e questo riaccese in me quella vecchia luce di fede che avevo quando ero piccola ai tempi della mia prima comunione.

Ora partecipo di più alle varie Messe e Veglie di preghiera grazie anche ad un prete molto giovane (non ha neanche 30 anni) che quando parla non si può non ascoltarlo.
Da quando è stato eletto il nuovo Papa, Francesco, ho anche preso l'abitudine di ascoltare la domenica l'Angelus. Nutro grandi speranze in questo nuovo Papa, spero che dia una nuova faccia alla Chiesa.
Il mio santo preferito è San Giovanni Bosco: mi è rimasto impresso nella memoria come si è impegnato con i ragazzi.

Però rimangono sempre i miei dubbi su certe questioni: perchè la Chiesa non vende qualche anello d'oro per donare qualcosa ai poveri? Perchè c'è ancora questa omofobia? Non penso che Gesù al suo tempo avesse detto qualcosa contro i gay (Chi è senza peccato scagli la prima pietra...)

Mi piacerebbe molto partecipare ad una Giornata Mondiale della Gioventù (quest'anno ho partecipato alla Festa Dei Giovani a Jesolo, una delle esperienze più belle che abbia mai fatto).
 

Athana Lindia

Πάντα ρει
Io sono una credente e sono fiera di ciò in cui credo.
Però rimangono sempre i miei dubbi su certe questioni: perchè la Chiesa non vende qualche anello d'oro per donare qualcosa ai poveri? Perchè c'è ancora questa omofobia? Non penso che Gesù al suo tempo avesse detto qualcosa contro i gay (Chi è senza peccato scagli la prima pietra...)

Perchè la Chiesa è arroccata su posizioni che, al giorno d'oggi, ormai non stanno né in cielo né in terra e continua a seguire un pensiero che è più che obsoleto. Semplice.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
... chi mi conosce sa quello che penso e ciò in cui credo (l'ho scritto anche qui) e rispetto le opinioni e i giudizi, spesso fondati, di tutti. Ma leggendo questi ultimi interventi mi è tornata alla mente una cosa che ci disse una volta un sacerdote (persona seria e onesta come poche) durante il corso di fidanzamento, a noi e alle altre coppie.

Ci fece questo esempio: se voi sapeste che allo sportello di una banca c'è una persona che distribuisce 100.000 euro ogni giorno a chiunque si presenti, ma - giunti lì - vi accorgeste che la banca è un luogo squallido e la persona che vi dà i soldi è brutta e vestita male (ma i soldi sono autentici!)... cosa fareste? li rifiutereste o li prendereste lo stesso?

Con questo non voglio dire nulla. Però credo che sia un'occasione per riflettere su cosa vuol dire avere fede. E in chi.
 
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