42° Minigruppo - Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di P. K. Dick

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Spilla

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In effetti a Isidore sono affidati alcuni dei messaggi più profondi e delle analisi più acute. Anche questa è un'idea geniale di dick: il riscatto dei "cervelli di Gallina". Che forse capiscono ben più degli altri...
 

elisa

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oggi mi è arrivato finalmente e oggi lo comincio :)
 

elisa

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l'ho iniziato e la cosa che mi ha subito colpito è come a fronte dell'evoluzione tecnologica non ci sia nessuna evoluzione relazionale per cui i rapporti all'interno della coppia sono gli stessi di una normale coppia dei nostri giorni. Come se l'autore potesse immaginare nuovi strumenti ma non riuscisse ad immaginare nuove relazioni.
 

elisa

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ma c'è qualcuno che lo sta leggendo? :? io ho appena finito il primo capitolo e fatto la conoscenza di Iran, una donna che mi incuriosisce molto. Spero non le succeda niente nel proseguio :)
 

darida

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ma c'è qualcuno che lo sta leggendo? :? io ho appena finito il primo capitolo e fatto la conoscenza di Iran, una donna che mi incuriosisce molto. Spero non le succeda niente nel proseguio :)

certo cara! inizio oggi il quinto capitolo -avevo sospeso la lettura e dato la precedenza a Richler-
purtroppo, avendo visto innumerevoli volte Blade Runner, qui mi sento messa all'angolo dalle parole-che non e' una robina bella- :boh: mi mancano gli spazi e la visione romantica del film...
mmh...
 

elisa

Motherator
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io lo sto continuando a leggere anche se per il momento lo trovo un po' "sciacquettato", ossia un po' stiracchiato, sapete quelle letture che vanno un po' per le lunghe e non arrivano al dunque? Spero che si riprenda un po' :) la storia della pecora non è male, questa idea di recuperare la propria "umanitutidine" attraverso il rapporto con i vari animaletti mi sembra abbastanza interessante, anche se non trovo ancora quel quid che mi fa entrare nella storia e mi fa apprezzare quello che leggo.
 

Spilla

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Posso commentare quel che dite solo alla fine, avendo già terminato il libro. Non ricordo bane Blade Runner, che credo di aver visto distrattamente e che mi ha lasciato una sensazione di cupezzaeccessiva, ma di sicuro offriva aperture all'interiorità che nel libro non mi è parso di trovare. :?
 

elisa

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finito il quarto capitolo, lettura lenta, poco interessante perché Dick ci mette tante cose ma dimentica lo scenario di fondo. Adesso è arrivato lo struzzo, sono molto interessata agli animali veri o finti, un po' meno a tutti i discorsi di contorno. Ma a un certo punto la storia decollerà?
 

darida

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finito il quarto capitolo, lettura lenta, poco interessante perché Dick ci mette tante cose ma dimentica lo scenario di fondo. Adesso è arrivato lo struzzo, sono molto interessata agli animali veri o finti, un po' meno a tutti i discorsi di contorno. Ma a un certo punto la storia decollerà?

inzomma!...:boh:-elisa, non dirlo a nessuno ma il film e' piu figo :mrgreen:-
Il Voigt-Kampff poi, non ci siamo proprio, che linguaggio... povero :boh:

mi spiace, neh...arrivo alla fine perche' io con queste pecore mi sono impegnata seriamente :wink:
 
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Lin89

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Io sono al capito 10 e a quanto pare c'è un piccolo mistero in cui si ritrova Rick.

Non sono del tutto d'accordo con voi nel dire che il libro non prende. Invece, sono del parere che offra parecchi spunti e dia il là a parecchie domande su cosa mai possa caratterizzare un essere umano e cosa lo differenzi da un possibile prodotto intelligente, quasi del tutto simile agli esseri umani, come gli androidi Nexus 6. Sti androidi sono mescolati alla società senza che la stessa ne sia al corrente e per cui il "tentare" di farne fuori uno, significa inevitabilmente che tutto il resto della popolazione ogni volta si debba interrogare e domandare e a volte lo impedisce, come è successo a Rick con Luba Luft. Bisogna essere assolutamente certi che quello che si ha di fronte sia un androide, altrimenti tutto il sistema va all'aria. Tutto si gioca sul filo del rasoio per l'intera umanità. Sbagliare e quindi uccidere un essere umano che si riteneva androide significa a quel punto che più nessuno è al sicuro... Inoltre, altro problema cruciale del libro gira tutt'intorno ad una visione di umanità, che c'è ancora ai nostri giorni, di ipocrita empatia.
 

darida

Well-known member
spoiler

Bene, alla fine del settimo capitolo finalmente sto prendendo interesse alla storia, qui prevalgono situazioni che non conosco e non mi rimandano al consueto -fastidioso- confronto con il film.

La prima legge del Kipple
Animali veri e artificiali,confusione, e tutto sotto ad uno strato spesso cosi' :paura: di polveri radioattive
angoscia totale ma leggibile :)
 

elisa

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io sono al 5 capitolo dove il Blade runner interroga la ragazza per scoprire se è un adroide o meno e già si scopre la prima falla nel sistema della testistica, il falso positivo, la ragazza viene testata come androide ma non lo è. La cosa che mi colpisce in questo libro è come la tecnologia sia andata avanti nel sistema di produzione degli androidi e invece come sia rimasta negli anni 60 per quanto riguarda la tecnologia comunicativa.
 

elisa

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mi sono vista il film Blade Runner per vedere se la cosa dava una spinta positiva alla lettura del libro, purtroppo devo constatare che il film è un capolavoro, con quell'atmosfera noir e l'ambiguità dei personaggi, la storia nel romanzo sta risultando piatta, vediamo nel proseguio, Gli do una settimana di tempo per decollare.
 

Lin89

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Riguardo alla tecnologia comunicativa, mi pare si parli molto spesso di "videofono" o qualcosa del genere. E per essere stato scritto nella fine degli anni sessanta, a me sembra abbastanza avanti coi tempi, no?
Comunque forse c'è anche da considerare che ci si trova in una situazione post-guerra e soprattutto più della metà della popolazione mondiale è andata a vivere su un altro pianeta e chi è rimasto sulla terra, per un motivo o per l'altro è rassegnato alla desolazione, sono concentrati a sopravvivere nella nuova situazione più che a evolvere tecnologicamente.

Blade Runner, il film, non l'ho visto. E sinceramente forse lo considero un vantaggio, non faccio il confronto e perciò riesco ad apprezzare ciò che il libro mi dà. Poi so che comunque il film ha tratto ispirazione dal libro, ma in realtà è molto diverso, perciò fare un confronto tra i due non mi pare la mossa giusta per approcciarsi al libro o al film stesso.

SPOILER
Ma comunque, sono al capitolo undici, piccolo mistero risolto, ma ora Rick si trova davanti a un androide a cui è stata innestata una memoria sintetica, per cui lui crede di essere un essere umano in tutto e per tutto. Tra l'altro l'androide è un cacciatore proprio di androidi, cosa farà nel momento in cui lo verrà a scoprire? Si crea un paradosso e un conflitto interiore che secondo me fa riflettere, al di là del fatto che lui sia una macchina. Cioè, generalizzando la situazione, molte volte capita di credere di essere quello che non si è e tutto viene messo in discussione, tutto crolla. E' anche da questo punto di vista che questo libro mi sta facendo riflettere. :)
 

elisa

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non so se è la mossa giusta, Lin, per approcciarsi al libro quella di vedere il film, so che però ho pensato di farlo per poter rivalutare il libro stesso senza abbandonarlo in questo momento e quindi dargli un'altra possibilità. E' un modo per rimanerci agganciata, io non desisto facilmente ma nello stesso tempo avevo bisogno di uno stimolo forte che il film mi sembra dia in modo molto determinante, se Scott ci ha visto tutto quello che poi ha riprodotto nel film perché anche io non potrei trovarci qualcosa? E' una sfida per stimolare la continuazione di una lettura altrimenti poco coinvolgente per me, il libro sicuramente sarà bellissimo, ma fino adesso deve ancora svelarsi.
 

Lin89

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Beh certo di sicuro la visione del film stimola proprio come hai descritto tu, però dall'altro dal mio punto di vista preclude altre visioni e interpretazioni. E poi vedendo il film, secondo me, non ci si sforza poi nel riflettere su cosa si sta leggendo e non ci si sforza nel cogliere certi aspetti. E' tutto là pronto, insomma. E' per questo che tendo sempre a leggere prima il libro e poi a vedere eventualmente il film. :)
 

elisa

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io invece mescolo, contamino, non sono una purista, me lo posso permettere perché me lo dimentico pochi secondi dopo averlo visto :mrgreen:

nel caso di Dick trovo che lui metta a fuoco molte cose interessanti ma trovo sfuocato lo sfondo in cui tutte queste cose avvengono, Scott mi ha dato questo sfondo, adesso vediamo unendo i due cosa viene fuori :)
 

Lin89

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Sono d'accordo con te. In effetti Dick create alcune premesse, si concentra molto su altre cose e aspetti del suo tipo di fantascienza.
C'è da dire anche che questo genere si presta molto ai film per impatto visivo. Ricordo la prima volta che ho visto 2001: Odissea nello Spazio. Rimango ancora a bocca aperta se ci ripenso, proprio per l'orgasmo visivo di cui ho fatto esperienza, anche se non c'è solo questo in quel capolavoro. :mrgreen:

Dick invece mi pare si concentri molto di più sul rapporto tra l'essere umano e la sua tendenza a ricreare e a cercare ciò che appunto lo rende un essere umano. Visivamente dà poco. Lo sfondo non è definito perchè non è importante ai fini del messaggio, secondo me. :)
 
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