Dunque:
1) di Vitali ho letto un solo libro diverso tempo fa, La figlia del podestà.
Mi era piaciuto, l'avevo trovato molto scorrevole, una prosa decisamente più abbordabile, però non riesco a trovarci questa correlazione che dici tu, ma avendo letto un solo libro di Vitali e molti anni fa, non sono molto attendibile.
Io nella prima parte della Cognizione, sopratutto nelle descrizioni dei paesaggi e delle città, ci ho ritrovato più il Manzoni, lo stile dei Promessi Sposi (mi sembra anche di averlo già scritto).
2) Anch'io ho finito il V capitolo. Dunque, dalle mie note, come ho già scritto, deduco che il rapporto Gonzalo- sua mamma è molto autobiografico.
E in effetti Gadda aveva un fratello, Enrico, che morì in guerra, a cui era molto legato.
Penso quindi che il V capitolo non sia un sogno della madre, ma il racconto vero dell'angoscia e della devastazione nel cuore della mamma alla morte del figlio.
Ci sono un sacco di punti nella prima parte di questo capitolo che mi hanno davvero emozionato e colpito. Non me li sono segnati, ma lo voglio fare.
Adesso mi appaiono anche più chiari anche certi atteggiamenti di Gonzalo nel capitolo precedente, questa sua instabilità umorale. Non so perchè ma ho come la sensazione che ci sia in lui il sentimento di essere il figlio non prediletto, quello che è sopravvissuto ma non se lo meritava, la mamma avrebbe preferito che fosse sopravvissuto l'altro. Ho questa sensazione, ma penso che mi si chiarirà andando avanti, potrei anche sbagliarmi.
3) A me le faccine piacciono e non mi danno affatto noia. Solo sono anziana, così non mi viene facile usarle! Non solo, ma a volte, non so perchè, ma non mi si inseriscono!!!
Ma tu "faccinizza" pure tutto quello che vuoi.
Francesca