44° Minigruppo - La cognizione del dolore di Gadda

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giovaneholden

Guest
Si ho iniziato ufficialmente ma sarò "lento pede" :D
 

francesca

Well-known member
Sono arrivata al racconto del sogno...
ma insomma cosa ha questo Gonzalo,
qual è questo rovello interno che gli fa avere quegli scatti di ira?
si intravede veramente il dolore, profondo, inquietante.
Che sarà?

Francesca
 

Minerva6

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Mi sa che dovrei fare come te,fra...evitare di arrovellarmi con le parole che non conosco,ma non ci riesco :boh:.Proverò a limitarmi,però :wink:.

Intanto ecco altre 3 parole:
puchero = dovrebbe essere un ricco piatto di carni miste con legumi
serizzo = materiale per pavimenti e scalini,tipo granito
cucurbita = varietà di zucca

Io ho appena finito il III capitolo e ho fatto questa rifessione:

le sfuriate di Gonzalo verso la bontà "gratuita" della madre sono esagerate,però...io sono sempre stata come la madre (e purtroppo o per fortuna lo sono ancora a volte) ma spesso mi rendo conto che ad essere troppo buoni ci si rimette perchè poi le persone se ne approfittano.
In Gonzalo comunque c'è una propensione verso il possesso materiale delle cose e una forte paura di perderle,ma,come ha detto francesca,non può essere solo questo...ci deve essere qualcosa di più profondo alla radice che lo spinge a comportarsi in quel modo.
Anche se poi sembra davvero preoccupato per la sorte della madre,non è una bella cosa incuterle tutto il timore di cui parla la domestica.
 

francesca

Well-known member
Sembra ci sia in Gonzalo una sorta di rancore per un'infanzia difficile, in cui gli siano mancati manifestazioni di affetto da parte della madre, per l'idea che avrebbero potuto guastare il carattere.
Un'infanzia anche di privazioni, di disciplina dura.... Non so però se può essere solo questo il rovello che lo spinge ad un comportamento così schizofrenico.
Dalle note mi sembra di intuire anche che Gonzalo è un personaggio autobiografico, in cui Gadda mette molto di sè.
Però sono un attimo in difficoltà.
Mi sono imbattuta nel lungo monologo che inizia con i pronomi, all'inizio anche carino...
ma mi sono decisamente persa. Ho provato a leggerlo ad intuito ma non ci ho capito veramente niente.
Mi sa che dovrò tornare indietro e rimettermici con calma.

Penso che senza una lettura comunitaria come questa, mi arrenderei presto! Invece scambiarsi idee anche brevemente, è da stimolo e rende tutto più facile.
Minerva, grazie che ti prendi la briga di postare il significato di qualche parola, è molto utile,
pucchero per esempio avevo capito che era qualcosa da mangiare, ma non ero riuscita a definirlo meglio

Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
E' vero,leggerlo insieme è stata una grande idea...neppure io da sola sarei mai riuscita a farcela.

Ci sarebbero tante altre parole da ricercare,ma spesso sto facendo come te,vado ad intuito ed evito di approfondire il significato.

La parte sui pronomi è piuttosto ingarbugliata,infatti,mi sa che tocca rileggerla anche a me :?.

Ho appena letto qualche pagina del IV capitolo e non so se ridere o sentirmi infastidita da ciò che dice "il figlio" (come Gadda chiama Gonzalo).
Il suo cinismo e la sua perfidia (vorrebbe addirittura veder morto un bambino :paura:) sono tremendi,ma nello stesso tempo mi procurano anche un senso di ilarità. Sarà che si tratta di un romanzo,quindi so che il suo non è un pensiero reale...
Gonzalo riesce a portare alla luce la parte più cattiva di noi,quella che nessuno vorrebbe avere,ma che a volte,in momenti di rabbia e sfogo,forse sarebbe utile possedere...solo a livello teorico,ovviamente :wink:.
 

Minerva6

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Proseguo lentamente la lettura del IV capitolo.
La parte in cui si parla delle tasse sulla casa è ancora attuale :W !
E sul fatto che bisogna pagare il ladro che si fa male mentre ruba in casa altrui,Gonzalo ha davvero ragione ad arrabbiarsi.
 

Minerva6

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I quali venticinque anni furono subito una idea ossessiva per un tal fanatico della libertà,che avrebbe voluto scegliere,costruire il proprio destino di minuto in minuto.

Mi ha colpito questa frase perchè pur essendo sempre stata una pianificatrice,negli ultimi tempi preferisco invece vivere alla giornata (o meglio,non è che lo preferisco,sarebbe più esatto dire che sono stata costretta a preferirlo dagli eventi circostanti).
 

francesca

Well-known member
Proseguo lentamente la lettura del IV capitolo.
La parte in cui si parla delle tasse sulla casa è ancora attuale :W !
E sul fatto che bisogna pagare il ladro che si fa male mentre ruba in casa altrui,Gonzalo ha davvero ragione ad arrabbiarsi.


Senti, è così attuale, che, mentre compiliamo i moduli dell'IMU, la voglio proprio riportare:

Ma lei è copevole di avere una casa? .......... E allora paghi.
Paghi le tasse, la manutenzione, il custode, il folatico, l'addizionale speciale A, il contributo speciale B, la mutua pompieri, l'intercomunale farmacia, la parrocchia, l'asportazione di immondizia........
.

Mi sembra che si commenti da solo.

Intanto ho iniziato la II parte, con la mamma che vaga per la casa durante la tempesta.
Mentre il racconto della guarigione miracolosa di Palumbo è ironico, divertente, pungente, adesso il dolore diventa palpabile e angosciante, l'ironia che ci aveva accompagnato finora è sparita.
Si inizia veramente ad avere una "cognizione del dolore".

Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
A me manca ancora qualche pagina (almeno 8,credo) per finire la prima parte.
Se non ti crea disagio,puoi fermarti alla fine del V capitolo,così ti raggiungo?

Ho iniziato a leggere la storia della "guarigione" del sordo di guerra e ho pensato: questo romanzo non è affatto come immaginavo :roll:.
C'è ironia ed è divertente,mentre io pensavo che ci fosse solo riflessione sul dolore...ma da quello che hai scritto ho capito che ora arriveranno le dolenti note.
Mi sa che lo preferivo diverso da come l'avevo immaginato,visto che non è periodo per me di leggere storie di angoscia e sofferenza,ma ormai sono in ballo e ballerò fino alla fine.
Poi con te questo ballo mi sta piacendo...non sono un granchè come ballerina,ma insieme si balla bene :wink:.
 
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francesca

Well-known member
Tranquilla
ieri ho letto appena due pagine
quindi hai tutto il tempo per raggiungermi....

In effetti all'inizio del V capitolo l'atmosfera cambia molto, si fa cupa.
Adesso però la tempesta reale e metaforica sembra passata.

C'è un passaggio molto bello che segna questo momento.
Ma non ti anticipo niente.

Francesca
 

Minerva6

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Membro dello Staff
Il dialetto del Di Pascuale,pur essendo io campana,ma non partenopea,mi è stato comunque di più facile comprensione paragonato al linguaggio generale del romanzo,nonostante dalle mie parti non si parli in quel modo.

L'inizio del V capitolo sembra usare un registro linguistico un po' più comprensibile...però voglio proseguire prima di esultare.

Avevo dimenticato di aggiungere che l'ironia di Gadda,soprattutto quando racconta la verità sul sordo,mi ha fatto venire in mente lo stile narrativo dei romanzi di Andrea Vitali (anche se lì il linguaggio è comprensibile,tranne qualche parolina in dialetto che mi faccio tradurre da DoppiaB che vive in zona lago di Como).
Francesca,tu conosci Vitali? Qui sul forum lo abbiamo letto spesso nel minigruppo.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Se GH legge il paragone con Vitali,mi frusta :mrgreen:.

Fra,io ho appena finito il V capitolo,ma non ho capito granchè :?.
La madre ha immaginato tutto o davvero le è morto un figlio? E chi sarebbe poi?
Forse s'era solo immaginata la morte di Gonzalo in battaglia :??.
Delucidami tu,te ne prego.

P.S. Mica ti danno fastidio tutte le faccine che metto? Ho notato che tu non le usi mai...se ne sto abusando,dimmelo.
 

francesca

Well-known member
Dunque:
1) di Vitali ho letto un solo libro diverso tempo fa, La figlia del podestà.
Mi era piaciuto, l'avevo trovato molto scorrevole, una prosa decisamente più abbordabile, però non riesco a trovarci questa correlazione che dici tu, ma avendo letto un solo libro di Vitali e molti anni fa, non sono molto attendibile.
Io nella prima parte della Cognizione, sopratutto nelle descrizioni dei paesaggi e delle città, ci ho ritrovato più il Manzoni, lo stile dei Promessi Sposi (mi sembra anche di averlo già scritto).
2) Anch'io ho finito il V capitolo. Dunque, dalle mie note, come ho già scritto, deduco che il rapporto Gonzalo- sua mamma è molto autobiografico.
E in effetti Gadda aveva un fratello, Enrico, che morì in guerra, a cui era molto legato.
Penso quindi che il V capitolo non sia un sogno della madre, ma il racconto vero dell'angoscia e della devastazione nel cuore della mamma alla morte del figlio.
Ci sono un sacco di punti nella prima parte di questo capitolo che mi hanno davvero emozionato e colpito. Non me li sono segnati, ma lo voglio fare.
Adesso mi appaiono anche più chiari anche certi atteggiamenti di Gonzalo nel capitolo precedente, questa sua instabilità umorale. Non so perchè ma ho come la sensazione che ci sia in lui il sentimento di essere il figlio non prediletto, quello che è sopravvissuto ma non se lo meritava, la mamma avrebbe preferito che fosse sopravvissuto l'altro. Ho questa sensazione, ma penso che mi si chiarirà andando avanti, potrei anche sbagliarmi.
3) A me le faccine piacciono e non mi danno affatto noia. Solo sono anziana, così non mi viene facile usarle! Non solo, ma a volte, non so perchè, ma non mi si inseriscono!!! :)
Ma tu "faccinizza" pure tutto quello che vuoi.

Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io di Vitali ho letto tutto,perciò ho azzardato il paragone.

Grazie dei chiarimenti,fra.
Non ero riuscita a capire bene la storia della morte del figlio,a tratti si capiva che era un altro figlio,ma a tratti sembrava quasi che parlasse della morte di Gonzalo.
Quindi ora mi è chiaro che la morte è stata quella del figlio minore,ma non sapevo che fosse un evento autobiografico.
Potrebbe davvero essere come hai intuito tu,il comportamento di Gonzalo potrebbe derivare dal suo sentirsi meno preferito del fratello defunto (anche se non è lo stesso una giustificazione valida per tiranneggiare l'anziana madre).
Ho letto 6 pagine del VI capitolo e la madre,in riferimento a Gonzalo,parla di "male oscuro","male invisibile" (probabilmente) riferendosi alla depressione.
Credo che più avanti ci si chiarirà meglio la vera natura del suo agire.


Ora mi sbizzarrirò con le faccine,visto che ho avuto il tuo benestare :mrgreen: :wink:.

Ho notato questo particolare linguistico/dialettale:
Gadda fa dire al Di Pascuale: Dàlle,dàlle...e' cuccuzielli (cioè gli zucchini,ma sarebbe meglio scriverlo con una c sola,cucuzzielli) devéntane talli (la pianta delle zucchine con i fiori e le piccole zucchine non ancora sviluppate).
Io invece sapevo: Dagli e dagli pure le cipolle diventano agli.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
A un certo punto viene citato il caso Canella-Bruneri (il Martin redivivo italiano) Caso Bruneri-Canella - Wikipedia .
Ricordo di averne sentito parlare qui sul forum da elisa,ma non riesco a ricordare dove.

A certe ore pareva malato nel volere. <<Un po' di buona volontà>> gli diceva la mamma,sorridendogli,studiandosi dargli animo,e indurre un po' di sereno su quel volto. <<La volontà...>>,rispondeva,<< che è indispensabile agli assassini...>>.

Ho appena iniziato il cap.VII,spero sia più chiaro del VI che per me è stato piuttosto oscuro.
 

francesca

Well-known member
io sto arrancando con il VI capitolo,
si inizia a nominare il "male oscuro" di Gonzalo; forse hai proprio ragione tu Minerva, è una depressione, il "male di vivere" viene anche detto.
Ho letto nelle note che Gadda stava molto attento ai casi giudiziari, e che era rimasto alquanto colpito dal caso Cannella-Bruneri.

Francesca
 
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