44° Minigruppo - La cognizione del dolore di Gadda

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Sono ferma sempre allo stesso punto,cioè all'inizio del VII capitolo.
Con questo caldo la lettura è sfiancante.
Fra tu a che punto sei?
Ma il giovane è latitante? Ancora non ha scritto nulla :boh:.
 
G

giovaneholden

Guest
Gadda va centellinato come un vino da meditazione,mi piace moltissimo questo stile barocco,pieno di invenzioni linguistiche,in cui le contrade brianzole viste nel periodo fascista,col loro campanile,sono trasfigurate nelle repubbliche delle banane sudamericane piene di tiranni improbabili in lotta fra loro. Tra le mille interpretazioni dell'opera,questa di feroce satira politica,che non le ha permesso di essere pubblicata integralmente se non a guerra abbondantemente terminata,è certamente una delle più significative.
 

francesca

Well-known member
Infatti, Holden, anche a me all'inizio mi ha fatto questa impressione.
Però poi tutto diventa abbastanza più complicato da cpire.
Ho finito l'VIII capitolo,
veramente difficile, con quest'alternarsi di Gonzalo alle prese con la zuppa, il terrore della madre di qualche suo eccesso, e la descrizione della società a cui Gonzalo guarda con odio, i giovani suoi coetani che fanno vita di società, cene, ricevimenti, mentre lui è incatenato ai doveri di questa villa che assorbe tutte le sue energie, lo rende incapace di godersi la vita in qualsiasi modo.

Mi sono segnata un passo dell'VIII capitolo in cui ancora si fa riferimento a qualcosa di lontano, oscuro che ha reso Gonzalo in questo modo:

Il figlio pareva aver dimenticato al di là di ogni immagine lo stato di quegli anni, la incenerita giovinezza. Il suo rancore veniva da una lontananza più tetra, come se fra lui e la mamma ci fosse stato qualcosa di irreparabile, più atroce di ogni guerra e di ogni spaventosa morte.

Ma non si capisce se questo qualcosa di irreparabile c'è o no.

Preparatevi, perchè da adesso iniziano anche parte scritte in spagnolo, non ho capito quale sia il senso e lo scopo di questi inserimenti.

Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Non ho ancora letto quello che ha scritto francesca,per non anticiparmi nulla (anche se poi sarebbe meglio anticiparmi qualcosa,visto che ci capisco poco :mrgreen:),sono sempre all'inizio del VII capitolo.
Cercherò di recuperare nei prossimi giorni.
 

francesca

Well-known member
Però devo rettificare.
Non ho finito l'VIII capitolo, ma il VII e il passo che ho riportato era del capitolo VII.
Adesso sto leggendo l'VIII.
Comunque per come è questo libro, non è che c'è molto da anticipare,
succede proprio poco.
Ma non si sa mai, metti ad un certo punto arriva un colpo di scena!!!!


Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Gadda va centellinato come un vino da meditazione,mi piace moltissimo questo stile barocco,pieno di invenzioni linguistiche,in cui le contrade brianzole viste nel periodo fascista,col loro campanile,sono trasfigurate nelle repubbliche delle banane sudamericane piene di tiranni improbabili in lotta fra loro. Tra le mille interpretazioni dell'opera,questa di feroce satira politica,che non le ha permesso di essere pubblicata integralmente se non a guerra abbondantemente terminata,è certamente una delle più significative.

A me la satira piace (soprattutto quella politica) ma non avevo colto la sottigliezza da sola.
Avevo però intuito qualcosa dopo aver letto il dizionario che ho postato nella pagina precedente.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Anche io ho appena finito il VII capitolo.
Hai ragione fra,qui non succede mai nulla di staordinario...ci starebbe bene un bel colpo di scena (ma scritto in maniera chiara,che va a finire che se lo trovo scritto in spagnolo o con termini strani,non me ne accorgo neppure :mrgreen:).

Eccone 2 passi:
Ella prese e guardò il fascio dei giornali,gli occhi le si velarono in una riconoscenza commossa,felicità e pianto: levò la faccia scarnita come ad attendere un saluto,un bacio,come se fino a quel momento le fosse stato impedito di esser la mamma! Il figlio allora la strinse a sé,disperato: la baciò a lungo.
Quindi anche Gonzalo ha un po' di umanità nel cuore...

Dopo alcuni giorni tersi,limpidissimi,la mamma pareva serena.Scorgendolo,il volto stanco le si contraeva in un sorriso,ma la luce di quel sorriso era spenta in un attimo,come al subito cadere d'uno sforzo.
 

francesca

Well-known member
è successo qualcosa...
non un granchè, ma insomma un avvenimento.
Vediamo se ci sono sviluppi.

Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Riporto questo pezzo all'inizio dell'VIII capitolo:

Nel suo spirito,eccitato dagli alcaloidi del caffè,si insinuarono i Vangeli: << ama il tuo prossimo come te stesso>>.
Ma subito il maligno gli suggeriva:<<...comprese le pulci?...>>.


E' una battuta cattiva,lo so,ma almeno ogni tanto un sorriso ci scappa :wink:.

Fra,l'avvenimento a cui ti riferisci è il furto in casa del cavalier Trabatta?
Sono al punto in cui scopre che gli hanno rubato le undicimila lire e i brillanti della compianta Teresa.
 

francesca

Well-known member
Sì, era quello.
L'avevo detto che non era un granchè :)
Comunque da questo evento mi sa che che ne nascono diversi altri.

Detto ciò,
ho finito l'VIII capitolo.
La processione di peones, beppine (peppine con la p) in villa, è descritta con il solito stile preziosissimo, che esalta l'ironia del contenuto (citazioni a sfare, Carducci, Pascoli, Manozni, altri scrittori minori, che non conoscevo ec...).
L'arrivo di Gonzalo, cambia completamente il tono: cessa ogni ironia, si respira cupezza e pesantezza.
I periodi diventano più difficili da capire.
La tutto sommato allegra descrizione del colorato via via di genti e animali cede il passo ai cupi ricordi di infanzia di Gonzalo.
La descrizione del suo carnevale di bambino è angosciante, riempie di tristezza.
Finalmente, ho trovato il pezzo che dà il titolo al libro, decisamente incomprensibile.
Per intervalli sospesi al di là di ogni clausola, due note venivano dai silenziosi, quasi dallo spazio e dal tempo astratti, ritenute e profonde, come la cognizione del dolore : immanenti alla terra, quandochè vi migravano luci e ombre. E, sommesso, venutogli dalle remota scaturigine della campagna, si cancellava a disperato singhiozzo.

Dunque, dalle note ho capito che queste sue note, questo singhiozzo è il verso del chiù, quasi sincrono con l'alternarsi della luce e dell'ombra per le nuvole che passano sul sole.
Senza le note non avevo capito proprio niente.
Come questa immagine sia poi legata alla "cognizione del dolore" però continua a sfuggirmi.
Forse che questa cognizione è quasi un doloroso pulsare del cuore?
Ma soprattutto, cosa è questa cognizione del dolore?

Francesca
 
Ultima modifica di un moderatore:

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Anche io ho terminato l'VIII capitolo e volevo riportare lo stesso pezzo dove si cita il titolo del romanzo (che ti ho evidenziato :wink:).
Grazie per averlo fatto tu! Come te,l'ho trovato alquanto oscuro.Io poi sono senza note,quindi faccio ancora più difficoltà :W.

Non sapevo chi fosse il chiù,sono andata a fare ricerche e ho scoperto che è un uccello,detto anche assiuolo,che dà il titolo ad una poesia di Pascoli.

L'ironia di Gadda nel descrivere la moltitudine di gente che gira per casa reca un leggero sollievo alla pesantezza della trama.

Ti rispondo con ironia anche io:
la cognizione del dolore è quella che stiamo avvertendo noi leggendolo :mrgreen:.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
L'ho appena finito,ma,come al solito,per un ultimo commento complessivo voglio meditarci un po' su.

Alla fine della mia edizione c'è una nota dal titolo L'editore chiede venia del recupero chiamando in causa l'autore. E' presente anche nella tua?

Sono usate le parole: polemica,beffa,grottesco,barocco,insofferenza,apparente crudeltà e indugio misantropico del pensiero per descrivere lo stile narrativo di Gadda...sono perfette,ma non ho capito se è stato lo stesso autore a scrivere la nota oppure un critico :?.
 

francesca

Well-known member
Ho finito anch'io il romanzo, e mi sto accingendo a leggere L'editore chiede venia del recupero chiamando in causa l'autore, che sì, è scritto da Gadda.

Anch'io devo un po' rimuginare per i commenti finali.

Nella mia edizione, alla fine c'è un capitolino che si chiama "Autunno". C'è anche nella tua?

Francesca
 

francesca

Well-known member
Allora, mentre faticosamente cerco di arrivare in fondo a questa ben strana postfazione, ho un po' rimuginato su tutto il libro.
E ho in mente solo una parola: delusione.
Delusione perchè mi aspettavo di più: tutta questa fatica, tutto questo mix raffinato di stile, tutto questo contrasto fra l'ironia con cui Gadda descrive i vari personaggi e l'ambientazione e la cupezza, la tristezza con cui è sempre presentato Gonzalo, la dolcezza malinconica con cui è tratteggiata la mamma...
per cosa?
A me vanno bene i libri in cui succede poco o nulla, ne ho letti di bellissimi. Ma qui non è questione di poco o nulla, è questione della mancanza di un senso della narrazione stessa.
Cosa voleva dire Gadda?
Alla fine tutto il libro sembra semplicemente un esercizio di stile: bello, originale, ma quasi senza un granchè di sostanza.
Posso riconoscere l'innovazione stilistica di Gadda, ma mi è sembrata proprio sprecata.
Beh, mi ha fatto piacere leggerlo, insomma non è un libro di quelli che alla fine mi ha fatto dire: tempo perso.
Ma c'è davvero un senso di incompiutezza estrema.
In effetti so che il libro è incompiuto, nelle mie note ci sono delle idee che Gadda aveva abbozzato per andare avanti. Ma il libro è uscito a puntate dal '38 al '41 e Gadda è morto negli anni '70: quindi tempo per finirlo ne ha avuto. Forse nemmeno lui sapeva bene dove volesse arrivare con questo libro: forse ha iniziato a scriverlo spinto dal dolore della morte della mamma, ma poi ha perso la spinta iniziale.

Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Concordo a pieno con te,fra...non avresti potuto trovare parole migliori per un commento finale.

A proposito del finale,ma secondo te la mamma come è morta? L'ha uccisa Gonzalo :?? ?
Oppure un ladro? O è caduta da sola?
Insomma,neppure la fine è stata chiara (almeno per me).

Sicuramente non l'avrei mai letto da sola,quindi ti ringrazio per avermi accompagnata in questo viaggio "senza senso" :wink:.

Magari in futuro potremo riprovarci,leggendo "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana"...o forse è meglio di no :mrgreen:.

Qui lascio aperto per ulteriori approfondimenti e per il commento finale del giovane.
 
G

giovaneholden

Guest
Finito pure questo,nel weekend metterò una serie di commenti intelligibili,cosa non facile,visto il libro! :mrgreen:
 
G

giovaneholden

Guest
Splendido,difficilissimo libro,anche per la sua struttura contorta,in cui come in una concentricità senza fine gli episodi,si ricorrono e si susseguono senza fine in un turbinio che ne fa uno dei vertici dello sperimentalismo nella letteratura italiana. Il paragone con il testo per eccellenza di questo genere,il Joyciano Finnegan's wake,che potrebbe apparire stridente,in realtà non lo è,in quanto,se è pur vero che nell'altro caso la trama in pratica non esiste più,mentre Gadda ne mantiene un filo,che ci permette di collegare i vari episodi,la continua invenzione linguistica,la parodia che pervade tutta l'opera ce lo fanno sicuramente apparentare. L'ambientazione in una Brianza spagnola,repubblica delle banane,ci rimanda sia al fascismo e in genere ai totalitarismi,sia a Manzoni,ai Promessi Sposi e al dominio spagnolo della Lombardia,ma anche ai trascorsi dell'autore in Argentina. Il tragico epilogo,invece è da collegare alla sua biografia,ai difficili rapporti coi genitori,ma anche a riferimenti al teatro elisabettiano. Insomma c'è tutto e il contrario di tutto in questo romanzo,le ampie zone oscure che si riscontrano nella lettura fanno anch'esse parte del suo fascino.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Gian,ma la fine come l'hai interpretata...come è morta la mamma di Gonzalo :? ?

Gonzalo aveva detto che l'avrebbe scannata :paura:,ma io non credo che l'abbia fatto,secondo me è stata vittima di un'aggressione.

Visto che ci ho capito poco,almeno il finale speravo di trovarlo più chiaro.
 
G

giovaneholden

Guest
Io propendo per l'aggressione,il suo inconscio avrebbe voluto sopprimerla ma non lo ha fatto :)
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto