Sto leggendo Leggere Lolita a Teheran e devo dire che l'interpretazione che viene fatta di questo romanzo è molto interessante. L'autrice compara le vicende del protagonista che tiene in balia la bambina con quelle della situazione politica che c'è in Iran, vedendo in Lolita una simbologia del potere assoluto nei confronti del popolo. Pensando che Nabokov era russo e quindi il suo romanzo diventa una metafora del potere e della violenza del più forte nei confronti del più debole. Naturalmente nel romanzo c'è anche tutta l'ambiguità del rapporto vittima e carnefice e di come il protagonista riesce a sedurre anche il lettore convincendolo della sua tesi perversa, ossia che è la bambina di dodici anni, ad averlo provocato e sedotto, dimenticando tutta la sofferenza e tutte le angherie che il protagonista fa subire alla ragazzina.