9° Poeticforum - Le poesie che amiamo

isola74

Lonely member
Io non la vedo così "disturbata"... non nel senso che avete inteso voi...
Capita a tutti di sentirsi inadeguati alla realtà ogni tanto (o no?), ma non è detto che per questo all'apparenza non ci si mischi perfettamente tra la gente "normale"

io sono sempre cinque minuti fa
questa è la frase che mi ha colpito fin dalla prima lettura, non so perchè... ma credo che esprima bene il fulcro della poesia ossia il rimpianto
Come Jessamine però, penso che sia un po' costruita, l'ha tirata troppo per le lunghe per intenderci.... , se fosse finita a metà l'avrei apprezzata di più.
 

IreneElle

Member
Io ne sono catturata da anni. Mi piace la disperazione che i versi trasudano, ma anche l'infinita consapevolezza di essere tante cose.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Io non la vedo così "disturbata"... non nel senso che avete inteso voi...
Capita a tutti di sentirsi inadeguati alla realtà ogni tanto (o no?), ma non è detto che per questo all'apparenza non ci si mischi perfettamente tra la gente "normale"

sono perfettamente d'accordo con te, Isoletta; infatti io nemmeno ho accennato al contenuto, soffermandomi sull'esposizione.
quel modo di esporre, se corrisponde pari pari a come sono presenti i pensieri dentro di lei, è di per sè segno di raggiungimento di uno stato limite dell'equilibrio: può essere un campanello d'allarme passeggero, come una condizione già raggiunta ...
sicuramente almeno in quel momento siamo oltre ad una normale forma di espressione di sensibilità.

possiamo semmai discutere che questo è solo voluto dall'autrice, come altri hanno proposto: può senza dubbio trattarsi di un artificio avente come obiettivo proprio di far percepire uno stato d'animo a livello quasi "disturbato" -termine che tu usi-;
ma mi permetto di suggerire che, se questo è il modo di descrivere l'essere disturbati, nel caso non si sia in presenza di finzione compositiva comporta che il disturbo ci sia effettivamente.

:?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io ne sono catturata da anni. Mi piace la disperazione che i versi trasudano, ma anche l'infinita consapevolezza di essere tante cose.

Anche a me la disperazione che i versi lasciano fuoriuscire è piaciuta (come con Pessoa,amo crogiolarmi nello stile tendente al pessimismo),se me ne ricorderò leggerò altro di quest' autrice. Di solito però poi evito di approfondire per non naufragare troppo nel torbido che c'è in me...se non viene smosso è più facile che resti sul fondo :wink:.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Io non la vedo così "disturbata"... non nel senso che avete inteso voi...
Capita a tutti di sentirsi inadeguati alla realtà ogni tanto (o no?), ma non è detto che per questo all'apparenza non ci si mischi perfettamente tra la gente "normale"

Su questo sono completamente d'accordo...poi che vuole dire "normale"? Ciò che volevo dire è che comunque le frasi e soprattutto il tono espositivo suggeriscono un momento di "disturbo", cioè di forte disagio e malessere, in cui tuttavia chiunque può trovarsi.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Bene, passiamo alla seconda proposta :)


Gli occhiali - Luigi Pirandello

Avevo un giorno un pajo
d ’occhiali verdi; il mondo
vedevo verde e gajo,
e vivevo giocondo.

M ’abbatto a un messer tale
dall ’aria astratta e trista.
— «Verdi? — mi dice.
Ti sciuperai la vista.

Sú, prendi invece i miei:
vedrai le cose al vero!» —
Li presi. Gli credei.
E vidi tutto nero.

Ristucco in poco d ’ora
d ’un mondo cosi fatto,
buttai gli occhiali, e allora
non vidi nulla affatto.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Verde come la speranza o come l'ottimismo della giovane età? O è la stessa cosa? E quel "tale" che gli ha fatto vedere nero è l'età matura e quindi la consapevolezza? Fatto sta che il nostro amico ha deciso di buttar via gli occhiali ... ma perché non vede niente? Forse ha scelto uno sguardo indifferente e neutrale sul mondo? Illuminatemi!
 

isola74

Lonely member
Pirandello

Non la conoscevo e mi è piaciuta... Per adesso dico la prima cosa che mi ha fatto venire in mente (non so ovviamente se è stato anche un pensiero dell'autore): la gente non si fa mai i fatti suoi!!! e pensa di avere il diritto di dirti come vivere e soprattutto, cosa è meglio per te...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Verde come la speranza o come l'ottimismo della giovane età? O è la stessa cosa? E quel "tale" che gli ha fatto vedere nero è l'età matura e quindi la consapevolezza? Fatto sta che il nostro amico ha deciso di buttar via gli occhiali ... ma perché non vede niente? Forse ha scelto uno sguardo indifferente e neutrale sul mondo? Illuminatemi!

Sai che ho provato a cercare info in rete su questa poesia ma non le ho trovate :? ?
C'era però un post sempre del forum http://www.forumlibri.com/forum/poesia/11892-luigi-pirandello-gli-occhiali.html ...magari iridi ne sa più di noi...

Verde a me fa pensare subito alla speranza,però è strano che abbia usato questo colore,quando di solito si dice vedere tutto rosa per significare che si vede positivo...quindi potrebbe meglio essere il verde (nel senso di acerbo) della giovinezza,come poi il nero è l'età adulta.
Il fatto che non vede più niente potrebbe significare che poi è morto? Però se fosse morto non avrebbe potuto scrivere la poesia :mrgreen:.
Quindi forse vorrà dire (come hai pensato tu) che senza occhiali,intesi come un filtro che ci permette di vedere la vita in maniera positiva o negativa,non si vede nulla e si resta indifferenti a ciò che succede.
Mi piacerebbe davvero scoprire cosa intendeva Pirandello...cercherò ancora in rete.
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
secondo me senza occhiali non vede affatto perchè ha proprio bisogno di occhiali :D

non conoscevo il Pirandello poeta
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
secondo me senza occhiali non vede affatto perchè ha proprio bisogno di occhiali :D

non conoscevo il Pirandello poeta

Infatti, anch'io l'ho scoperto da poco (il Pirandello poeta, a parte le liste di attesa dell'oculista :mrgreen:) non è come leggere le sue opere teatrali ma è sempre lui...ho proposto questa anche perché non mi è chiaro il significato e volevo vedere come la interpretavate voi, meno male che ci sei tu Cold! Ora ho le idee chiarissime :D
 

isola74

Lonely member
Secondo me (ma non ho cercato in giro quindi potrebbe essere un'assurdità, anzi lo è ) il significato è questo: prima vedevo il mondo in allegria, ero spensierato, poi m'han fatto crescere, "diventare grande" ma il loro mondo non mi è piaciuto e allora butto gli occhiali e preferisco non vedere più , tipo mi rifugio nella pazzia, nel silenzio... stasera sono ispirata, ma male:mrgreen:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Secondo me (ma non ho cercato in giro quindi potrebbe essere un'assurdità, anzi lo è ) il significato è questo: prima vedevo il mondo in allegria, ero spensierato, poi m'han fatto crescere, "diventare grande" ma il loro mondo non mi è piaciuto e allora butto gli occhiali e preferisco non vedere più , tipo mi rifugio nella pazzia, nel silenzio... stasera sono ispirata, ma male:mrgreen:

Può essere...rettifico il post precedente ...meno male che c'è isola :D
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Vi propongo la prossima poesia :YY


Conosco dei battelli (di Jacques Brel)


Conosco dei battelli che restano nel porto
per paura che le correnti li trascinino troppo forte.
Conosco dei battelli che arrugginiscono nel porto
perchè non rischiano una vela in mare aperto.

Conosco dei battelli che dimenticano di partire,
hanno paura del mare a forza di invecchiare,
e mai le onde li hanno portati.
Il loro viaggio è finito prima ancora di cominciare.

Conosco dei battelli talmente incatenati
che non sanno più come liberarsi.
Conosco dei battelli che restano a sciabordare
per essere veramente certi di non potersi rovesciare.

Conosco dei battelli che vanno insieme, in molti
ad affrontare il gran vento oltre la paura.
Conosco dei battelli che si rovinano un po'
sulle strade dell'oceano dove il loro gioco li porta.

Conosco dei battelli che non hanno mai finito
di ripartire ancora, ogni giorno della loro vita
e che a volte non temono di lanciarsi,
fianco a fianco, in avanti, col rischio di affondare.

Conosco dei battelli che ritornano al porto
lacerati da ogni parte, ma più
coraggiosi e più forti.
Conosco dei battelli traboccanti di sole
dopo aver
condiviso anni di meraviglie.

Conosco dei battelli che ritornano
sempre
dopo aver navigato fino al loro ultimo giorno
pronti a dispiegare
le loro ali di giganti
perchè il loro cuore è grande come l'oceano.
 

isola74

Lonely member
l'ho conosciuta una decina di anni fa, in occasione di un campo-scuola e me ne sono innamorata.... più che una poesia è, secondo me, un inno alla vita:)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
l'ho conosciuta una decina di anni fa, in occasione di un campo-scuola e me ne sono innamorata.... più che una poesia è, secondo me, un inno alla vita :)

Ecco perché non mi ha colpita :mrgreen:...scherzo ovviamente,anche se cmq è vero che io preferisco le poesie più pessimiste,introverse e cupe...mi ci crogiolo dentro :boh:.
Ma leggendo bene,anche qui la parte iniziale è triste: purtroppo io faccio parte di quei battelli che restano ad arrugginire nel porto o che vorrebbero partire,ma poi rimandano sempre o che sono talmente incatenati da non riuscire più a liberarsi per solcare i mari :W.
Magari il finale di speranza varrà anche per me e acquisterò il coraggio e la forza necessari per navigare anche nel mare in tempesta senza aver paura delle onde :wink: ?
 

Jessamine

Well-known member
A me invece questa poesia ha lasciato addosso un po' di malinconia e amarezza, ma è colpa mia credo che non holo stato d'animo giusto per leggerla.
Anche io sicuramente faccio parte di quei battelli che per un motivo o l'altro (a dire il vero più o meno tutti quelli che vengono elencati qui :?) restano in porto. E mi sono focalizzata solo su questo, ho letto i momenti positivi, la forza vitale e solare degli ultimi versi con rimpianto e rammarico, senz sentirli come un pungolo a cambiare le cose e lasciarmi andare, ma solo come "quello che avrei se superassi i miei limiti, ma che non avrò perché so non ci proverò nemmeno".
Però, ripeto, è solo colpa mia, e forse del pomeriggio sbagliato.
Proverò magari a leggerla in una giornata più serena, forse riuscirò a farlo con più ottimismo.
 
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