26° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Con ritardo (sono stata un po' assente) anche rispetto a questa seconda poesia (leggetela :mrgreen:) ve la propongo ... mi sono un po' confusa :? ma so che capirete lo stesso :wink:
Vedo che vi siete sbizzarriti con i commenti, mi fa piacere ... attendo di leggervi bene e di commentare anch'io :)

Vù Cumprà

Agosto ce ne andiamo

solo vi lasciamo Milano
vigilate voi, noi assenti
sulle nostre case eleganti
sui bei ladri distinti
sui governanti
noi ce ne andiamo, vi lasciamo
i nostri cani adorati
affamati assetati
ce ne andiamo, vigilate voi
sulla statuina che è d'oro
che non se la portino via vi lasciamo per compagnia
i nostri cani adorati
affamati assetati
e poi piccioni e piccioni
e sotto i piccioni
statue dai grandi nomi
statue rinomate
ma voi come vi chiamate?
Vi abbiamo tolto anche i nomi
nelle nostre città
vigilate voi, voi Persone
che chiamano Vù Cumprà.

Vivian Lamarque
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Figure che oramai fan parte della consuetudine, di quell’abitudine di quotidiana presenza che sfocia in una fiducia automatica. perché i vu cumprà fanno ormai parte indelebile del quadro della città, che perciò impossibile è pensare vogliano rovinare.

Insieme a tutte le altre cose care e indelebili, come case piccioni cani e madunina…

Case eleganti, per sottolineare la distinzione di ruolo, e cani affamati, per creare similitudine.

Ma a questa fiducia si contrappone la figura dei ladri, che per contrasto è rappresentata dalla gente di qui, imprenditori industriali commercianti banchieri governanti: definiti distinti, termine inteso come di buon ceto, ma in fondo interpretabile come diversi. diversi dai vu cumprà che invece nella loro povertà, più affini a cani e piccioni, sono onesti.

Qualità che rende grandi, ma per cui nessuno erigerà loro monumenti come ai grandi nomi nostri.

A nessuno importa neppure il loro nome: sono una categoria. ma proprio in quanto tale viene definita da ciò che mostra, qualcosa che spinge a dare fiducia e affidare la propria città abbandonata per le ferie. a loro che sono Persone, con la P maiuscola!

*

Un solo appunto: a me stona abbastanza il fatto che l’autore, componendo con tutta evidenza in veste di milanese, concluda poi scrivendo “che chiaMANO Vu Cumprà” in luogo di “che chiaMIAMO”. mi suona come un tentativo di dissociazione in extremis (da sospetto razzismo?), piuttosto maldestro e contraddittorio; oltre che tipico atteggiamento di uno straniero verso gli italiani.
IMHO
 
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shvets olga

Member
la mia prima impressione:
presa in giro, scherzo, ironia, sarcasmo, satira, derisione, irrisione, beffa, sbeffeggiatura, canzonatura, burla, motteggio, dileggio
(da Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari dove ho guardato il sinificato della parola scherno)
Tutte queste definizioni sono adatti per la poesia.
Tutto bene, eccezione del fatto che sento odore di snobismo.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
leggendo alcuni recenti commenti, mi sorge una perplessità.
una poesia deve essere letta avendo conoscenza dell'autore, potendo interpretarla così in un più vasto contesto ideologico e opinionistico, o va considerata stand alone, cioè per quella che pare alla lettura di chiunque lo faccia ?!?
io opterei per la due, ma in alternativa -per quelle cioè concepite come parte di una complessità più definita e variegata- suggerirei di postarle con breve presentazione dell'autore e dei messaggi di cui si fa latore con le sue opere.
e sì, lo so, il mio é in fondo riconoscere di essere ignorante...
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
leggendo alcuni recenti commenti, mi sorge una perplessità.
una poesia deve essere letta avendo conoscenza dell'autore, potendo interpretarla così in un più vasto contesto ideologico e opinionistico, o va considerata stand alone, cioè per quella che pare alla lettura di chiunque lo faccia ?!?
io opterei per la due, ma in alternativa -per quelle cioè concepite come parte di una complessità più definita e variegata- suggerirei di postarle con breve presentazione dell'autore e dei messaggi di cui si fa latore con le sue opere.
e sì, lo so, il mio é in fondo riconoscere di essere ignorante...

Stai dicendo a me?

Non ho capito cosa devo fare. Vuoi che posti una scheda dell'autrice?
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
sulla falsa riga del mio post precedente, notavo che in tre, quattro che si é letta la poesia dei vu cumpra', comune é stata una certa tendenza ad intravvedervi più o meno velati sottintesi razzisti...
ora, se l'autrice razzista non è, abbiamo un problema.
vero è che ciascuno sarebbe tenuto a non sentenziare senza premettere approfondimenti sull'autore, ma vorrei evidenziare che questo 3D si é vissuto sinora non come studio erudito di essi, ma sulle sensazioni sortite dalle loro singole poesie sulla sensibilità del lettore, nell'immediato.
sarà anche sbagliato, ma per le poesie questo approccio non è così condannabile... vorrei anzi sostenere che dovrebbe esserne caratteristica fondamentale, che le diversifica dalla letteratura.
io sono tra chi crede che una poesia sia un gesto di un momento, un atteggiamento fugace, una carezza come uno schiaffo.
ecco che bisogna perciò valutare se va considerata al contrario come parte di un lavoro organico, che in questo caso leggerla isolatamente fuori dal suo contesto comporta il rischio di non comprenderla se non addirittura di stravolgerne il messaggio.
detto questo, ciascuno continuerà da par suo a decidere come affrontare la lettura delle poesie di questo topic, dando predominanza all'emotivita' o prediligendo approfondimenti sugli orientamenti filosofici e politici degli autori.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
sulla falsa riga del mio post precedente, notavo che in tre, quattro che si é letta la poesia dei vu cumpra', comune é stata una certa tendenza ad intravvedervi più o meno velati sottintesi razzisti...
ora, se l'autrice razzista non è, abbiamo un problema.
vero è che ciascuno sarebbe tenuto a non sentenziare senza premettere approfondimenti sull'autore, ma vorrei evidenziare che questo 3D si é vissuto sinora non come studio erudito di essi, ma sulle sensazioni sortite dalle loro singole poesie sulla sensibilità del lettore, nell'immediato.
sarà anche sbagliato, ma per le poesie questo approccio non è così condannabile... vorrei anzi sostenere che dovrebbe esserne caratteristica fondamentale, che le diversifica dalla letteratura.
io sono tra chi crede che una poesia sia un gesto di un momento, un atteggiamento fugace, una carezza come uno schiaffo.
ecco che bisogna perciò valutare se va considerata al contrario come parte di un lavoro organico, che in questo caso leggerla isolatamente fuori dal suo contesto comporta il rischio di non comprenderla se non addirittura di stravolgerne il messaggio.
detto questo, ciascuno continuerà da par suo a decidere come affrontare la lettura delle poesie di questo topic, dando predominanza all'emotivita' o prediligendo approfondimenti sugli orientamenti filosofici e politici degli autori.

Non ho né sentenziato e nemmeno detto che avete approcci sbagliati.


Ho solo scritto cose diverse da Mac. Credo che bisognerebbe alleggerire un po il tutto.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Stai dicendo a me?

Non ho capito cosa devo fare. Vuoi che posti una scheda dell'autrice?

Non credo, se mai dovrei essere io l'artefice, visto che ho proposto quella poesia :)
Non penso che ci debba essere una regola legata all'interpretazione delle poesie...certo, contestualizzarle - conoscere bene l'autore, sapere quando sono state scritte e perché, etc. - dà modo di farne un'analisi più completa. Desidererei tanto "studiarle" in questo modo e talvolta mi riprometto di farlo, ma prevale la mia ignoranza, la mancanza di tempo e spesso (siamo onesti!) la pigrizia, e allora mi dedico a un'interpretazione molto libera. Non credo che questo approccio sia condannabile, forse può essere un approccio di comodo o magari leggermente (ma involontariamente) presuntuoso, ma ha dei pregi, seppure sia un approccio incompleto: ognuno legge la poesia, e ne assorbe e recepisce, ne impara, diciamo, il contenuto collegandolo al proprio sentire, senza condizionamenti.
Non so se sono riuscita a spiegarmi. In ogni caso, qui sono ben accetti entrambi gli approcci.

In questo caso specifico (mi avete portato qui:mrgreen:, poi commenterò Incantesimo che a parer mio è bellissima) ringrazio Zingaro per avermi fatto conoscere alcuni tratti fondamentali della personalità e della vita di una poetessa che leggo spesso con piacere, affetto e curiosità. Quando leggo Vivian Lamarque (perdonate l'associazione azzardata) penso a Miss Marple: così semplice e così acuta, con entrambi questi aspetti portati all'eccesso. Mi trovo d'accordo con l'interpretazione di Zingaro (che poi, più o meno, mi sembra simile a quella di Hot) e non leggo, nella poesia, ombra di razzismo, bensì una solidarietà affettuosa, quasi fraterna nei confronti di coloro che CHIAMIAMO (non ci avevo badato, ma sono d'accordo con Hot, ci starebbe meglio la prima persona) vù cumprà o peggio...ci ricorda, seppur con uno stile garbato, che siamo tutti colpevoli e che la solidarietà e l'accettazione dell'estraneo, nella nostra società, non solo non sono scontate, ma sono rare. Lei parla della Milano bene, della vita dei ricchi e ne sottolinea i tratti - le case eleganti, le statue importanti - ma non credo che si riferisca a se stessa e nemmeno che lo faccia per snobismo, ma forse per far notare di più la differenza tra i due modi di vivere e per rendere più sferzanti le sue semplici, ironiche ed efficaci parole.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Non sto capendo quello che dite.

Io conosco molto bene l autrice e ho portato il mio contributo senza in alcun modo giudicare le vostre interpretazioni.

La conosco molto bene non perché sono il genio della lampada, ma perché l ho inserita nella mia tesi.

Non ho detto niente di male a nessuno, ma un po mi avete rotto se devo dirla tutta.

Ma pazienza, voglio dire..amici come prima!

Mi sembra tutto molto..poco costruttivo.

Ma ripeto. .pazienza!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Non sto capendo quello che dite.

Io conosco molto bene l autrice e ho portato il mio contributo senza in alcun modo giudicare le vostre interpretazioni.

La conosco molto bene non perché sono il genio della lampada, ma perché l ho inserita nella mia tesi.

Non ho detto niente di male a nessuno, ma un po mi avete rotto se devo dirla tutta.

Ma pazienza, voglio dire..amici come prima!

Mi sembra tutto molto..poco costruttivo.

Ma ripeto. .pazienza!

:?:?:? :? :paura:E' riferito anche a me? In tal caso, sorvolando su certe espressioni, credo che abbia frainteso qualcosa ...Potresti spiegarmi il contenuto di questo post, per favore, in privato, se è rivolto anche a me o, comunque, come moderatrice di questo 3d? Perché non l'ho proprio capito.
Forse non mi sono espressa bene, ma non mi riferivo a nessuno in particolare, sono solo partita dai tuoi messaggi per dire che ritengo validi entrambi gli approcci, poi è chiaro, e credo di averlo precisato o forse l'ho dato troppo per scontato, che un approccio legato a una maggiore conoscenza dell'autore o del contesto è sempre e comunque più che apprezzabile, nonostante io per ignoranza utilizzi quasi sempre l'altro metodo che ritengo, comunque, abbia dei pregi.
Ho scritto "Non so se mi sono spiegata" e lo ripeto qui.
Non posso aver pensato che tu giudicassi la mia interpretazione della poesia, visto che non l'avevo ancora data. Volevo porre fine ad una discussione che non aveva più senso continuare, questo sì, a quanto pare ho peggiorato le cose.
In ogni caso, qui abbandoniamo questa discussione e continuiamo a dire la nostra sulle poesie. Grazie.
 
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Nadua

New member
Non sono una grande conoscitrice di Vivian Lamarque, in tutta onestà, mi è solo talvolta capitato di leggere alcuni suoi testi. Ognuno di essi ha la dolcezza e la semplicità di una nenia per infanti, senza mai cadere nella banalità o nella ridondanza, il che non è affatto scontato. Nella poesia presentata in questa discussione non scorgo razzismo, anzi. V'è un'attenzione per uno scorcio di vita quotidiana a cui difficilmente la massa presterebbe sensibilità tale da renderlo protagonista di una riflessione. Lamarque l'ha fatto, senza impietosire o trattare con sufficienza. Forse una velata ironia, per una realtà cangiante rispetto a quella di più antichi ricordi.
Uno studio più approfondito dello scrittore porta a carpire la reale essenza del testo, per cui, mancando io in questo, preciso che le righe qui sopra sono solo un mio tentativo di lettura. :)
 

maclaus

New member
Mi introduco soltanto per dire che (come ho già detto in altre occasioni)
per me la poesia - sia che la scriva io, sia qualcun altro - è uno stato d'animo,
la fotografia di un momento... tant'è che quando ne scrivo una, non la ritocco mai, non ci torno più sopra...
come mi detta il mio stato d'animo in quel momento, io scrivo ed ho sempre concepito in questo modo la poesia...
il resto, semmai, lo vado a vedere dopo: chi è l'autore, il periodo storico, il contesto poetico, ecc.
La poesia è emozione dell'attimo.

Nel caso specifico, la poesia non mi ha emozionato e quindi non rientra nei miei gusti personali... tutto il resto è...fuffa:)
 
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Zingaro di Macondo

The black sheep member
Io non mi sono permesso di dire a nessuno che dice fuffa. Ne' ho giudicato i vostri sentimenti e le vostre emozioni di fronte ad una poesia.

Volevo solo darvi un contributo, valido tanto quanto i vostri.

Maclaus, giudicare fuffa tutto ciò che non rientra nei propri parametri o tutto ciò che è contro corrente rispetto al proprio pensiero è da presuntuosi.

Comunque facciamo che la cancello.
 

maclaus

New member
Io non mi sono permesso di dire a nessuno che dice fuffa. Ne' ho giudicato i vostri sentimenti e le vostre emozioni di fronte ad una poesia.

Volevo solo darvi un contributo, valido tanto quanto i vostri.

Maclaus, giudicare fuffa tutto ciò che non rientra nei propri parametri o tutto ciò che è contro corrente rispetto al proprio pensiero è da presuntuosi.

Comunque facciamo che la cancello.

Scusa Zingaro, ma perché te la prendi tanto? Chi ti ha tirato in ballo?
Fuffa (ma potevo dire storia, parole, opinioni...ecc.) è un modo di dire...
Ognuno ha una propria convinzione e se la terrà ben stretta...
fuffa = discorso risaputo, luogo comune, rispetto alla poesia che stiamo commentando.
Per me è fuffa perché non mi piace, non per quello che hai scritto tu o altri...
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Scusa Zingaro, ma perché te la prendi tanto? Chi ti ha tirato in ballo?
Fuffa (ma potevo dire storia, parole, opinioni...ecc.) è un modo di dire...
Ognuno ha una propria convinzione e se la terrà ben stretta...
fuffa = discorso risaputo, luogo comune, rispetto alla poesia che stiamo commentando.
Per me è fuffa perché non mi piace, non per quello che hai scritto tu o altri...

Non me la prendo. Assolutamente. Prendersela significherebbe avere qualcosa contro qualcuno. Dico solo che secondo me state facendo troppe storie. Avevo un po di nozioni sull autrice che volevo darvi. Tutto qui. Non credevo che foste così rigorosi da concedere solo interventi di natura emotiva, giudicando il resto come negativo.

Non credo nemmeno che il mio intervento fosse un luogo comune.

Andiamo avanti, non me la sono presa.
 

maclaus

New member
Per quanto mi riguarda vorrei precisare una cosa, in modo definitivo e spero chiaro... sia per questo 3D che per i post che pubblico nel forum:
premesso che "discutere" attraverso una tastiera e uno schermo è molto diverso che farlo "de visu", dove i toni e i modi di parlare sono personali e diversi da persona a persona e quindi uno magari "appare" per quello che non è, perché hai in testa una cosa e scrivi una parola "sbagliata",
premesso ciò,
io mi "abbevero", "imparo", "assorbo" tutto ciò che viene scritto e commentato e poi "immagazzino", cercando di prendere il meglio di tutte le cose... positive, negative, giudizi affrettati, sbalzi di umore, ecc. ecc., e, come ognuno di voi che scrive in questo forum, mi sono fatto un'idea degli utenti che lo frequentano...
ma lungi da me "disprezzare" o addirittura portare rancore verso chi ha dei giudizi diversi dal mio...
Accetto il confronto leale e chiaro e se, talvolta, "sbaglio" un termine, l'ho fatto in buona fede.:D
Detto ciò, Zingaro, voglio che tu capisca bene il mio metodo di approccio con la poesia: (è il mio metodo, non dico giusto o sbagliato).
Io non tengo conto dell'autore. Il mio poeta preferito è senza dubbio Giacomo Leopardi, perché la maggioranza delle sue poesie mi emozionano.
Ma sta pur certo che se una poesia di Leopardi non mi tocca il cuore (non mi piace) lo dico e lo scrivo, ma non per questo sminuirò mai l'arte poetica di Giacomo Leopardi...
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Ottimo approccio , ho capito.

Direi di andare avanti col 3d, diversamente Alessandra ci pianta delle scudisciate sulle nocche.
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Incantesimo
Mi sembra talmente ben congegnata che una parola in più potrebbe...spezzare l'incantesimo.
Io riesco, forse superficialmente, a vedere solo la parte romantica di questa poesia, l'incanto.
Vedo una poesia rotonda, che parte da un punto per ritornarci. Loro due lontani, che si fondono con la sola forza del sentimento. Sembra che lei dia per scontato che lui la ricambi, chissà se è vero, però a me piace pensare che sia vero. Almeno nelle poesie :mrgreen:
 
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