26° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
E siamo arrivati alla prima poesia in questo Poeticforum scritta da un forumlibroso, maclaus :)

Come Petrarca

Sparse di sabbia
il vento l’arenile
mentre imperioso il mare
alzava le sue onde.

Forte l’uragano
intralciava
il mio cammino
quel giorno tempestoso
e, come Petrarca,
m’avventurai
sulla battigia
solo e pensoso…

Sferzavami
l’acqua il viso
e la melanconia la mente
per un pensiero triste
come i passi miei
tardi e lenti:
i nostri son giorni
che durano niente
poiché il Tempo padrone
riprende le sue ore…
Inesorabilmente.

(maclaus)
 

shvets olga

Member
La poesia dovrebbe essere come essa, come il vento che entra nelle nostre anime e dentro si alzano le onde dell’emozioni simili a forte l’uragano, e penso al mio tempo, che come la sabbia tra le dita scivola e inesorabilmente passa.
Vanità di vanità…( ho cercato di calmarsi).
Tutto vanità. Davvero tutto è vanità ?
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Fenomeni naturali ad indicare la maestosa immutabilità dell’universo a fronte del nostro breve insignificante passaggio
Vita che è godimento selvatico di tutto ciò, ma anche lotta di temporanea affermazione su di essi
Noi che comunque vada siamo destinati a finire, pensiero che ci offusca tale piacere
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
L'uragano e la forza delle onde si avventano sul poeta, quasi a ricordargli che saranno sempre lì mentre gli esseri umani no ... quasi a dirgli "muoviti, non perdere tempo, la tua vita è una sola ed è breve". Noi umani però siamo spesso più portati a rattristarci che ad agire, a rimpiangere il tempo che passa e che talvolta abbiamo la sensazione di sprecare.
 

Marzati

Utente stonato
Poesia che molto si avvicina a Petrarca, e non solo quando questa vicinanza viene palesata. Gli ultimi versi sono chiari: effimera e breve è l' esistenza nostra. Della poesia è evidente l' aria "riflessiva" che assume, effetto esaltato dalle forze della natura, che sembrano allontanare l' io poetico da tutto ciò che è stato plasmato dall' uomo, e un po', dunque, dalla civiltà. Concludo con una piccola impressione: fra la sabbia, effetto di ere di pazienti trasformazioni, e il mare e il vento, artefici di questo cambiamento, il poeta, colla sua presenza, sembra quasi affermare e gridare al mondo la propria esistenza, il proprio essere, per quanto minuscolo, e breve, ed effimero.
 
Ultima modifica:

maclaus

New member
Ed ora mi commento da solo...:D
Olga, hai citato (volutamente?) il Libro del Qoelèt e, come al solito, hai colto nel segno... ma come fai?
La citazione di Petrarca è il mio umile omaggio al poeta e in particolare al sonetto "Solo e pensoso", che è uno dei miei preferiti :)
L'esperienza l'ho vissuta veramente: un giorno di pioggia e vento mi sono messo a camminare sulla spiaggia, recitando il sonetto in questione ed è stato meravigliosamente melanconico...:D

p.s. ringrazio tutti per i commenti: mi avete fatto sentire Petrarca per un istante...:ad: :wink:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Ed ora mi commento da solo...:D
Olga, hai citato (volutamente?) il Libro del Qoelèt e, come al solito, hai colto nel segno... ma come fai?
La citazione di Petrarca è il mio umile omaggio al poeta e in particolare al sonetto "Solo e pensoso", che è uno dei miei preferiti :)
L'esperienza l'ho vissuta veramente: un giorno di pioggia e vento mi sono messo a camminare sulla spiaggia, recitando il sonetto in questione ed è stato meravigliosamente melanconico...:D

p.s. ringrazio tutti per i commenti: mi avete fatto sentire Petrarca per un istante...:ad: :wink:

a petracca de noantri,
mo beccate na BOCCACCIA ...

:mrgreen:
 

shvets olga

Member
Ed ora mi commento da solo...:D
Olga, hai citato (volutamente?) il Libro del Qoelèt e, come al solito, hai colto nel segno... ma come fai?
La citazione di Petrarca è il mio umile omaggio al poeta e in particolare al sonetto "Solo e pensoso", che è uno dei miei preferiti :)
L'esperienza l'ho vissuta veramente: un giorno di pioggia e vento mi sono messo a camminare sulla spiaggia, recitando il sonetto in questione ed è stato meravigliosamente melanconico...:D

p.s. ringrazio tutti per i commenti: mi avete fatto sentire Petrarca per un istante...:ad: :wink:

La mia vita (da miei 7 anni)::)
Oktyabrenok (giovani ottobristi - membri dell'organizzazione dei bambini, che in Unione Sovietica scolari ( 1 a 4) Unite.Si è ritenuto una fase preparatoria prima di entrare i pionieri. Sul petto ornato icona - una stella a cinque punte con un ritratto di Volodja Ulyanov nel mezzo - ero un membro.
Pionierka -pioniere – membro di un'organizzazione giovanile di ambito socialista, simile al movimento scout - ero un membro.
Komsomolka - komsomol - lega dei giovani comunisti - ero un membro.
Comunista - non ero un membro, non meritavo di essere un membro:D

"La Religione è l'oppio dei popoli" - questo era uno dei principali slogan, l’altro slogan molto diffuso è stato Chi non lavora, neppure mangi ("Chi non lavora non mangia" da La Costituzione Sovietica del 1936).
Chiaro che non abbiamo mai letto la Bibbia, dico di più - non abbiamo mai visto una Bibbia.
Ma, nonostante tutto questo, sempre abbiamo sentito e usato queste frasi senza sapere che si tratta delle citazioni dalla Bibbia :)

Sia la luce!
Capro espiatorio
Vanità delle vanità - tutto è vanità
Maledizioni vengono al pettine
Dio ha dato - Dio ha preso
Sale della terra
Occhio per occhio, dente per dente
La mano sinistra non sa quello che il diritto
Non giudicate, affinché non siate giudicati
Non gettare le perle ai porci
Colui che cerca trova
Fate agli altri quello che vuoi che facciano a voi
Lupo travestito da pecora
Prudenti come i serpenti
Portare la propria croce
Chi non è contro di noi è per noi
Un luogo sacro non è mai vuoto
Mi lavo le mani
Non vedere la trave nel proprio occhio
Tutto il segreto diventa chiaro
"Tommaso dubbioso"
Pietra d'inciampo
Ultraterreno
Le vie di Dio sono imperscrutabili
La fede, la speranza, l'amore
Chi non lavora, neppure mangi
:D
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La prossima poesia è di Edgar Lee Masters

Conrad Siever-Antologia di Spoon River

Non in quel giardino abbandonato
dove i corpi si trasformano in erba
che non nutre greggi, e in sempreverdi
che non portano frutto-
là dove lungo i sentieri ombrosi
si odon vani sospiri,
e si sognano sogni anche anche più vani
d' intima comunione coi morti-
ma qui sotto il melo
che amavo, vegliavo e sarchiai
con dita nodose
per lunghi, lunghi anni;
qui sotto le radici della vedetta del Nord
aggirarmi nel moto chimico della vita,
nel suolo e nella carne dell' albero,
e negli epitaffi viventi
di mele più rosse!
 

shvets olga

Member
Accidenti,ho sempre detto che sarò erba e non avrei mai pensato che erba in cimitero è una cosa inutile.
E' molto bella, inaspettata per me, triste combinazione di parole, contraddittoria, che unisce le cose incompatibili (la vita e la morte), la metafora “epitaffi viventi”. Dopo di noi rimarrà ciò che siamo riuscite a fare nella vita e questo sarà un vero e proprio epitaffio, che racconterà la nostra vita.
Non avendo la tastiera italiana, io copio alcune parole e, scrivendo nella barra di ricerca saro erba per copiare sarò erba, mi sono imbattuta in una poesia di una giovane poetessa Chiara Pagliochini:

Panta rei

Aspetterò di essere ricoperta dai pioppi;
sprofonderò nel prato palmo a palmo,
che le mani che si artigliano
alle margherite
e pollini che penetrano le narici.
Sarò erba, sarò verde, sarò stelo
e fuscello, sarò ruscello e Ofelia:
sarò un tutt’uno che scorre nella terra.
Non mi alzerò più.
Illanguidite le mie braccia marciranno
e metteranno radici e avrò un posto
nel mondo, finalmente.
Il petto arresterà l’ansito
e in un sussulto ultimo, in uno spasmo
sarò Natura.
 

Marzati

Utente stonato
Cavolo, non avevo mai considerato la (bellissima) interpretazione di Olga: di noi rimarrà ciò che siamo riusciti a fare. Mi sento di condividerla.
Ho proposto questa poesia perché mi ha toccato il cuore, io vedo Conrad come un uomo abituato alla vita non urbana, ai suoi tempi, alle sue fatiche, alle sue bellezze. E proprio tutto ciò, attraverso questa poesia, viene rappresentato e ricordato. Bello anche il rapporto con la morte, tipico dei contadini, che viene qui descritto: c'è la stanchezza, l' attaccamento alla vita, ma anche l' orgoglio e la serenità di un' esistenza vissuta realmente. L' albero (che se vogliamo può essere la semplice, ma sublime, metafora di chi vive in un mondo agricolo) poi rappresenta la vita che si rinnova, che cessa di essere divenendo qualcos'altro, un qualcos'altro che pure conserva una parte di ciò che fu. Forse Conrad, a differenza dei colti uomini di città, presi dal conseguimento dell' effimero, ha scoperto come raggiungere l' immortalità.
Gli epitaffi delle tombe si consumano e dimenticano, ma dalle mele nascono nuovi alberi.
 
Ultima modifica:

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
la sepoltura in un cimitero, luogo di comunione coi defunti, è generalmente considerato segnale probante che la vita da quel momento è finita. diventeremo inutile erba, che non serve a proseguire l'esistenza, ad alimentare gli animali, a formare piante che danno frutti...
solo culto della morte.
invece l'autore sogna una morte come una rinascita a nuova vita: non cerimoniali asettici nei cimiteri, in onore di chi diventa solo un ricordo, ma la elezione della partecipazione al ciclo della natura, l'entrarne nel ciclo naturale "chimico" che prevede che ogni resto divenga parte concreta e necessaria di piante che danno frutti, alimentano animali, ...
la morte diventa solo trasformazione, evoluzione: non la fine, ma la prosecuzione e quindi l'essenza della vita !!!
la celebrazione dei defunti si realizza idealmente nel cantare questa gioia esistenziale: un cantico delle creature di stampo quasi francescano ...

:ad:
 

maclaus

New member
La morte non è un periodo di chiusura dell’esistenza,
ma soltanto un intermezzo,
un passaggio da una forma all’altra dell’essere infinito…
L’aldilà corrisponde all’esigenza profonda dell'essere il quale troverà il suo completamento di esigenza d’amore, dopo essersi liberato delle sue spoglie mortali...
Che sia erba o mela rossa...è indifferente.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
La morte non è un periodo di chiusura dell’esistenza,
ma soltanto un intermezzo,
un passaggio da una forma all’altra dell’essere infinito…
L’aldilà corrisponde all’esigenza profonda dell'essere il quale troverà il suo completamento di esigenza d’amore, dopo essersi liberato delle sue spoglie mortali...
Che sia erba o mela rossa...è indifferente.

sapevo che non avresti resistito ...

qui sembra essere subentrata una concezione della vita più come dire universale ...

ma se tutto ciò che é vivo, quando muore si ricicla in mille forme che lo assorbono, allora alla fine delle fini tutto si riduce ad un essere unico globale, dove la vita é un tutt'uno sia chimico che spirituale.
non sarà quindi un giudizio finale che verterà sui singoli, ma la catarsi divina dell'uomo attraverso la riunificazione globale degli elementi con quella che, raccolti finalmente tutti i pezzi dispersi, sarà una sola anima; tornato lui finalmente ad essere quel dio originario che riteneva smarrito dopo la tragedia dell'eden, e che cercava erroneamente intorno invece che in sé stesso.
 

Marzati

Utente stonato
sapevo che non avresti resistito ...

qui sembra essere subentrata una concezione della vita più come dire universale ...

ma se tutto ciò che é vivo, quando muore si ricicla in mille forme che lo assorbono, allora alla fine delle fini tutto si riduce ad un essere unico globale, dove la vita é un tutt'uno sia chimico che spirituale.
non sarà quindi un giudizio finale che verterà sui singoli, ma la catarsi divina dell'uomo attraverso la riunificazione globale degli elementi con quella che, raccolti finalmente tutti i pezzi dispersi, sarà una sola anima; tornato lui finalmente ad essere quel dio originario che riteneva smarrito dopo la tragedia dell'eden, e che cercava erroneamente intorno invece che in sé stesso.
Hai intenzione di fondare qualche nuova setta religiosa? :D
Comunque alcuni punti si possono prestare ad una riflessione importante...
P.s se la fondi, la setta, io ci sto 😎
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Hai intenzione di fondare qualche nuova setta religiosa? :D
Comunque alcuni punti si possono prestare ad una riflessione importante...
P.s se la fondi, la setta, io ci sto 😎

sai, qualcosa mi suggerisce che dalle parti dell'india qualcuno mi abbia preceduto da qualche tot di tempo ...
comunque grazie per il riscontro ...
io sono così (puoi chiedere a Mac ... )

:BLABLA
 

maclaus

New member
Hai intenzione di fondare qualche nuova setta religiosa? :D
Comunque alcuni punti si possono prestare ad una riflessione importante...
P.s se la fondi, la setta, io ci sto 😎

...tu sei nuovo qui e quindi non puoi sapere che ho deciso da tempo di intraprendere (dopo Compostela) un nuovo cammino, con una missione precisa:
dalla Calabria al Trentino
e con un bicchier di vino
davanti al focolare
star con Hot a meditare...
:YY
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Sono indietro con i commenti, provvederò ma per adesso inserisco la poesia di Hot :)
My Life

estate
quest’alba che non si decide a levarsi dal suo giaciglio
tra le nubi filtra solo un debole chiarore
molta pioggia deve ancora scendere dal cielo

ma la mia sarà una bella giornata

mi avvio per le strade
scarpe chiuse felpa pesante ombrello
la claustrofobia mi assale
sono già bagnato, ma di sudore

l’ombrello in un cassonetto la felpa sul marciapiede
lancio le scarpe lontano, in direzioni opposte
la spinta atletica di spalla potente e coordinata
due grida alle rispettive contrazioni muscolari,
ringhi di autoaffermazione, come a marcare il territorio

la canotta già intrisa di pioggia fresca
aderisce alla mia figura disegnandomi il corpo
forte e ribelle contro dio e l’umanità, oppressori

i capelli sciolti bagnano la schiena
la mia barba gocciola sul petto
scorrono dalle spalle rivoli sui gomiti
gli occhi socchiusi tra gli scrosci
mandano lampi sincroni col temporale

la mia bella giornata è ormai nel pieno

atavica libertà selvaggia, le braccia levate al cielo
corro ansimando a perdifiato
nessun altro intorno, pur tra questa folla alienata

urto contro muri alberi pali individui pseudo-umani
cado rotolando, mi rialzo ridendo fiero
ora le persone fanno ala al mio passaggio
fendo due mura come Mosè le acque

sbigottiti sorpresi stupefatti
sorrisi di circostanza, spaventati e poi imbarazzati
nella mia libertà vedono riflessa la loro pazzia
ma nessuno fermerà l’animale in fuga

non la gente non i preti i dottori non le guardie né semafori rossi...
rombanti scatole metalliche mi aggrediscono
prepotenti suoni di clacson stridore di gomme sull’asfalto…

perché l’acqua su di me e nelle pozze intorno
ora sembra diventata così rossa?

la mia giornata é ormai finita:
ma é stata forse la più bella!


Hot
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La poesia di Edgar Lee Masters e quella di Hot parlano entrambe di morte, ma in modo completamente diverso. E' strano leggerle insieme.
Amo molto l'Antologia di Spoon River e l'ho riletta in silenzio (molto difficile commentare ogni poesia) quando è stato fatto un minigruppo qui. Questa non mi era rimasta impressa, forse perché è un po' più complessa di altre ma, rileggendola, la trovo davvero bella.
Conrad Siever ha scelto di essere seppellito non dove c'è l'erba inutile, ma sotto il melo fruttifero, in un posto a lui familiare. Prima la morte, poi la rinascita attraverso l'abbraccio dell'albero che in vita ha amato e il suo continuo ciclo vitale.
Al contrario, il momento di follia e di massima espressione di libertà descritto da Hot ed estremamente evocativo è il preludio di un diverso tipo di rinascita, che qui si esprime nella morte; finale per me inatteso, forse volutamente, dato che le strofe sono inframezzate dal verso "è una bella giornata" che viene ripetuto come un mantra. Forse è una delle mie preferite poesie di Hot, poeta che soffre di una malinconia compensata dall'estro e dall'ironia.
 

shvets olga

Member
Ode alla libertà!
Dentro ognuno di noi vive “atavica libertà selvaggia”, ma non tutti osano o non vogliono (famiglia, lavoro, debiti, obblighi) lanciare le scarpe lontano, o non tutti hanno il corpo atletico (attraente imagine di Tarzan urbano) per fuga cosi bella :).
"Ma vivere nella società ed essere libero dalla società non PUÒ"
La società non si lascia andare e non perdona...
"perché l’acqua su di me e nelle pozze intorno
ora sembra diventata così rossa?”, magari è "il sangue" dei nostri sogni perduti, dei valori traditi.
La giornata della libertà é ormai finita: l’animale non fuge, ma vada a comprare nuova "scatola metalica", piu moderna.
 
Alto