Nella quarta di copertina c'è scritto che l'autrice scrisse questo libro, spronata dall'amico Truman Capote, prendendo spunto dai ricordi della sua infanzia; non so poi quanto ci sia di reale e quanto di inventato. La piccola Scout vive con il fratello Jem, il padre avvocato - Atticus Finch - e la governante "negra" Calpurnia, nella piccola città di Maycomb. La ragazzina mostra fin da piccola una mente e un carattere vivace, che rendono il padre, sotto sotto, orgoglioso ma che non vanno a genio alla rigida zia Alexandra, la quale vorrebbe fare di lei "una vera signora" secondo la mentalità di Maycomb. Atticus è un uomo come non credo ce ne siano molti nella realtà: il suo innato senso della giustizia prevale senza eccezioni su qualsiasi altro sentimento o istinto, e riesce a inculcarlo molto presto ai figli, fin troppo svegli e maturi. Jem e Scout si scontreranno presto con la mentalità razzista della gente e contro i pregiudizi nei confronti delle persone di colore. Ogni famiglia a Maycomb ha un "negro" in casa, come cameriere, servo, cuoco, governante, con cui magari riesce anche a essere "gentile", ma senza mai scordare che si tratta di esseri inferiori. Così, quando uno di loro viene accusato di violenza carnale, saranno in pochi a mettere in discussione la sua colpevolezza, pur di fronte all'evidenza. Il libro parla in maniera reale, profonda e purtroppo attuale dei pregiudizi nei confronti di chi è "diverso" e mette in risalto la chiusura mentale degli abitanti della cittadina nei confronti delle persone di colore, ma anche di chi non mostra abitudini uguali a quelle altrui, come il vicino di casa Boo Radley, spauracchio dei bambini di Maycomb. L'episodio dell'accusa di violenza, processo compreso, è l'episodio centrale del libro, ma nel libro c'è molto altro, c'è la crescita di due ragazzi costretti ad affrontare problemi più grandi di loro, che non hanno la fortuna di avere una madre ma hanno quella di avere un padre eccezionale e una governante che li ama (e li sgrida) con autorevole dolcezza. C'è la vita in una città piccola, la vita di bambini che si accontentano di poco, costretti a sviluppare la fantasia prendendo spunto dai piccoli o enormi eventi che li circondano.
La parte finale è tenera e commovente. Davvero un bel libro, lo consiglio a tutti.