LXXXIV GdL - Evgenij Onegin di Puškin

Spilla

Well-known member
Rossella, tu il commento postalo, poi magariti aggiungi mano a mano che inseriamo i nostri commenti parziali ;)
Vado a rilento perché leggo in cartaceo e la mia edizione ha caratteri piccolissimi, perciò devo avere condizioni di luce ottimali per oroseguire. Che pizza!
Comunque mi sembra scorrevole, domani vorrei proprio andare un po' avanti
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
commento finale: attenzione, rischio spoiler

Commento finale: attenzione, rischio spoiler.
Il protagonista di questa storia è Evgenij Onegin (da alcuni editori italianizzato in Eugenio), un giovane bon vivant di città abituato a passare da una festa ad un ballo, da una donna ad un’altra con molta leggerezza. Richiamato nella campagna russa da una missiva che gli ingiunge di assistere uno zio morente, al suo arrivo Onegin trova una pace insperata e la possibilità di oziare allontanandosi, almeno temporaneamente, dai lussi della città. Qui conosce Lenski, un giovane poeta bello ed ardimentoso con il quale stringe amicizia, e Tatiana, una giovane ombrosa e schiva che si innamora di lui.
Troppo affezionato alla propria libertà, il nostro eroe la rifiuta, ma a distanza di tempo questa scelta si rivelerà un fatale errore.
La storia ci viene raccontata da un narratore esterno, un amico di Onegin, probabilmente l’autore stesso. Costui interviene talvolta per spiegare le sensazioni provate dai personaggi, ciò che celano nel loro animo e spesso ha la funzione di chiarire al lettore i punti più oscuri. Il romanzo è scritto in versi divisi in stanze ed il linguaggio (consideriamo che l’Onegin è stato scritto nell’Ottocento) è parimenti poetico e a volte pomposo. Tuttavia l’opera si legge piacevolmente e senza intoppi, ma altresì senza particolari picchi di interesse.
Personalmente ho trovato questo romanzo, il primo che leggo di Puskin, piacevole ma non particolarmente emozionante: non è nonostante fossi curiosa di conoscere l’evoluzione della storia, il libro non è riuscito a coinvolgermi fino in fondo. Ad ogni modo riconosco che si tratta di un’ottima lettura, perciò la consiglio. Ultima considerazione: nei romanzi d’amore di solito mi piacciono i finali alla “e vissero felici e contenti”, ma in questo caso sono contenta che sia andata diversamente! Onegin come personaggio non mi piace e l’ho trovato borioso ed arrogante, perciò… ben gli sta!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Che poi, a pensarci bene, lo spoiler sta già tutto nella sinossi! :)
Un'altra cosa. E' possibile che in pb non ci sia il tread dell'Onegin? Non lo trovo. Se c'è, per favore, qualcuno può postarmi il link? Altrimenti lo creo io senza problemi! Grazie! :)
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Scusa tu, mi ero dimenticata che leggi in audio, perdonami :oops:.

Ero curiosa di leggerlo per il fatto che avevi detto che non era in rima, mio padre ha diversi libri in edizione Sansoni, anni 60 o 70, ne ho letto anche qualcuno, ma Puskin non mi ricordo di averlo visto :??.
Ma figurati! Guarda, non lo posto ora perchè è preceduto da tutta l'introduzione (lunghissima) di Ettore Lo Gatto, ma appena ho tempo lo trascrivo! :)
 

elisa

Motherator
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ho finito Omaggio alla Catalogna di Orwell e domani vedo se lo trovo in biblioteca, ma se non c'è non so se faccio in tempo a leggerlo visto che voi siete avantissimo :?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
ho finito Omaggio alla Catalogna di Orwell e domani vedo se lo trovo in biblioteca, ma se non c'è non so se faccio in tempo a leggerlo visto che voi siete avantissimo :?

Io sono ferma da qualche giorno e posso aspettarti... nel frattempo ho iniziato un altro libro, questo non mi attira più di tanto quindi non ho fretta di riprenderlo :mrgreen:, però voglio finirlo comunque :wink:.
 

Spilla

Well-known member
Elisa, io sono solo al secondo capitolo e, anche se dai nostri commenti non sembra :mrgreen:, la lettura è molto scorrevole, mi raggiungi in un'ora.

Spoiler:
La fatica per me sta nel continuo passare dalla vicenda di Oneghin, tra l'altro con salti temporali notevoli, a quella del narratore, con le sue riflessioni esistenziali. Non ho ancora trovato in cosa consista "l'oggetto" di tutte queste descrizioni e riflessioni. Ma conto di scoprirlo.
Intanto Eugenio ha ereditato un bel podere di campagna, con antica acsa annessa.
È stato felice due giorni per la novità, poi la cosa gli è venuta a noia. Intento la nobiltà locale si è giià attivata per fargli prendere moglie, ma pare che neppure questo gli interessi.
Indecisione, accidia (bello, petrarchesco...), irresolutezza e atteggiamento ondivago... questo Oneghin non è davvero un esempio di rigore e affidabilità :?
Che Puskin ne voglia fare il simbolo della sua epoca?:boh:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
C'è vagamente qualcosa di Oblomov in Onegin, ma Oblomov è unico :ad:.

Sulla scorrevolezza non si discute, io mi lamento solo di come è stato scritto, dopo La donna e La figlia con questo non riesco a proseguire spedita, mi interessa molto meno arrivare al finale (che comunque mi è stato già spoilerato per caso su Wikipedia :W).
 

Spilla

Well-known member
Capitolo II, spoiler estremamente confuso

Ieri sera (forse a causa del sonno?) non ho capito nulla alla fine del secondo capitolo.
In pratica è come una matrioska, parlando di un personaggio, Puskin ne fa saltare fuori un secondo, e dal secondo il terzo e così via.
Allora, mentre Eugenio se ne sta annoiato e scontroso in campagna, ecco che arriva un giovanotto (non mi ricordo il nome) che scrive versi e si emoziona per qualunque cosa. Contro ogni previsione i due diventano amici. Fin qui tutto bene. Poi, però, si dice che il giovane è in realtà innamorato della bella Olga... e nel giro di qualche riga appena si racconta che Olga ha una sorella maggiore, quanto mai malinconica e solitaria.
E qui mi perdo.
Infatti poi si narra la vita di una giovane data in sposa contro la sua volontà, che però poi ha una vita felice perché riesce a sottomettere il marito, e gli anni scorrono beati finché lui non muore :?
Ma di chi sta parlando Puskin? :? Della sorella di Olga? Di un'altra dama?
Ok, devo rileggere :W
 

francesca

Well-known member
Eccomi
sono stata via la scorsa settimana, mi ero ripromessa di iniziare la lettura nel lungo viaggio in pullman e invece non ho fatto che dormire e leggiucchiare gli altri libri a mezzo.
Ho letto un po' dei vostri commenti evitando quelli che indicavano spoiler, li riprenderò nel corso della lettura.
Dunque la mia versione è Marsilio, e non è in rima.
Meno male perchè non so se l'avrei retto.
Ecco il mio incipit:
"Mio zio, paragone di virtù,
si è ammalato sul serio, e così
si è fatto considerare;
non poteva pensare di meglio.
Dal suo esempio imparino gli altri;
ma, Dio mio, che noi,
stare giorno e notte con un malato ,
non allontanarsene di un passo!
Che infima perfidia,
intrattenere uno mezzo morto,
aggiustargli i guanciali,
porgergli tristemente la medicina,
sospirando e pensado fra sé:
quando ti acciufferà il diavolo?"

A parte quindi la divisione in versi, in realtà mi sembra di leggere abbastanza in prosa, ma una prosa che scorre via veloce, allegra, spumeggiante.
Questo stile mi piace molto.
Purtroppo le note mi rallentano, perchè sono a fine libro, e sono infinite, mi sa che dovrò fare una cernita, spezzano troppo la lettura, magari leggo solo quelle che si riferiscono ad una parte che mi rimane oscura.
Comunque questo Evgenji per ora mi pare un bel tipino, scapestrato e malandrino, vediamo come prosegue.

Una domanda: ma in russo, il libro è in rima?
Qualcuno lo sa?

Per chi teme di rimanere ultimo, non temete, adesso ci sono io, dovrete lottare per andare più piano di me :wink:

Francesca
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ce l'ho anche io :YY

Edizione Garzanti del 1984 per la serie de I grandi libri, in versi con traduzione del 1975 di Giovanni Giudici, poeta e giornalista.

L'incipit:

Mio zio così preciso e retto,
Or che sul serio s’è ammalato,
Si è fatto portare rispetto
E proprio il meglio ha escogitato!
Il suo esempio sia di lezione:
Ma, Dio mio, quale afflizione
Notte e dì un malato vegliare
Mai un passo potendo fare!
E quale perfidia meschina
Già mezzomorto vezzeggiarlo,
Sui cuscini accomodarlo,
Dargli mesto la medicina,
Sospirando e pensando fra te.
Ti porti il diavolo con sé!”
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Eccomi
sono stata via la scorsa settimana, mi ero ripromessa di iniziare la lettura nel lungo viaggio in pullman e invece non ho fatto che dormire e leggiucchiare gli altri libri a mezzo.
Ho letto un po' dei vostri commenti evitando quelli che indicavano spoiler, li riprenderò nel corso della lettura.
Dunque la mia versione è Marsilio, e non è in rima.
Meno male perchè non so se l'avrei retto.
Ecco il mio incipit:
"Mio zio, paragone di virtù,
si è ammalato sul serio, e così
si è fatto considerare;
non poteva pensare di meglio.
Dal suo esempio imparino gli altri;
ma, Dio mio, che noi,
stare giorno e notte con un malato ,
non allontanarsene di un passo!
Che infima perfidia,
intrattenere uno mezzo morto,
aggiustargli i guanciali,
porgergli tristemente la medicina,
sospirando e pensado fra sé:
quando ti acciufferà il diavolo?"

A parte quindi la divisione in versi, in realtà mi sembra di leggere abbastanza in prosa, ma una prosa che scorre via veloce, allegra, spumeggiante.
Questo stile mi piace molto.
Purtroppo le note mi rallentano, perchè sono a fine libro, e sono infinite, mi sa che dovrò fare una cernita, spezzano troppo la lettura, magari leggo solo quelle che si riferiscono ad una parte che mi rimane oscura.
Comunque questo Evgenji per ora mi pare un bel tipino, scapestrato e malandrino, vediamo come prosegue.

Una domanda: ma in russo, il libro è in rima?
Qualcuno lo sa?

Per chi teme di rimanere ultimo, non temete, adesso ci sono io, dovrete lottare per andare più piano di me :wink:

Francesca

Mi sa che solo io (e Spilla) abbiamo beccato la traduzione peggiore, le rime distraggono dal senso della storia.

Non lo so se anche in russo è così ma lo vorrei tanto sapere... chi fa ricerche :wink: ?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
certo che è in versi nell'originale russo!

"L'opera è composta da 389 stanze in tetrametri giambici con l'inusuale schema "AbAbCCddEffEgg", inventato appositamente per quest'opera dall'autore, per un totale di 5446 versi." (da Wikipedia)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
molto particolare leggere in versi ciò che solitamente si legge in prosa. La mia versiona ha delle "stanze" che vengono contrassegnate solo con i puntini, come fossero cancellate, avete anche voi la stessa particolarità?
 

Spilla

Well-known member
molto particolare leggere in versi ciò che solitamente si legge in prosa. La mia versiona ha delle "stanze" che vengono contrassegnate solo con i puntini, come fossero cancellate, avete anche voi la stessa particolarità?

Sì, la tua versione è quella che stiamo leggendo anche io e Minerva. Non ce lo siamo spiegate :boh:, l' opera è famosa e non così antica da poterne aver persa una parte :?

Io sono a metà del capitolo 3
Spoiler : ora siamo entrati nel vivo di una storia d' amore. Forse per questo, ho trovato le ultime pagine più scorrevoli.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Finito il quarto capitolo il mio e-book gratis mi ha abbandonata del tutto e non riesco a trovarne uno migliore, neppure a pagarlo :boh: :W.
Il cartaceo non lo vorrei comprare perché sono parecchie pagine e ho già un problema al polso.
Non avevo voglia di leggerlo, però ora non mi va neppure di lasciarlo a metà... domani vi farò sapere se riesco a leggerlo dal pc.
 
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