Finito. E' sicuramente un romanzo di un certo spessore, ma non tanto fresco. Troppo introspettivo, mortalmente noioso, ma sicuramente un'opera d'arte.
“Soltanto nel 1980 abbiamo potuto sapere dal Sunday Times come morì il figlio di Stalin, Jakov. Catturato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, fu internato in un campo di prigionia insieme a un gruppo di ufficiali inglesi. Avevano in comune le latrine. Il figlio di Stalin le lasciava sempre sporche. Agli inglesi non piaceva vedere le loro latrine sporche di merda, anche se si trattava della merda del figlio dell'uomo più potente della terra. Glielo rimproverarono. Lui si offese. Glielo rimproverarono di nuovo più volte e lo obbligarono a pulirle. Lui si arrabbiò, iniziò una lite, venne alle mani. Alla fine chiese di essere ascoltato dal comandante del campo. Voleva che fosse lui a fare da arbitro. Ma l'arrogante tedesco si rifiutò di parlare di merda. Il figlio di Stalin non poté sopportare l'umiliazione. Urlando al cielo terribili ingiurie russe, si lanciò contro il filo spinato percorso dalla corrente elettrica che cingeva il campo di prigionia. Vi cadde sopra. Il suo corpo, che non avrebbe mai più sporcato le latrine degli inglesi vi rimase appeso.
(...)
Il figlio di Stalin ha dato la sua vita per della merda. Ma morire per della merda non vuol dire morire senza un senso. I tedeschi che sacrificarono la loro vita per estendere più a oriente i territori del Reich, i russi che morirono perché la potenza del loro paese arrivasse più a occidente, loro sì che morirono per qualcosa di stupido e la loro morte è priva di senso e di validità generale. La morte del figlio di Stalin invece fu, nella generale stupidità della guerra, la sola morte metafisica."
M. Kundera: Da: L’insostenibile leggerezza dell’essere
Ok allora comincio a postare dalla suddetta conferenza: "L'insostenibile leggerezza dell'essere,rappresenta una svolta rispetto alle opere precedenti,sia nelle tematiche,che nel respiro internazionale della vicenda. Dietro ad ogni credo vi è la convinzione che il mondo sia stato creato in modo giusto e ciò prende il nome di accordo categorico con l'essere,il cui ideale estetico è un mondo dove la merda è negata. Questo ideale estetico si chiama Kitsch,affermazioni derivate dalla lettura di alcuni saggi di Broch,Benjamin e Belocratzky. Kitsch,cattivo gusto,assurto anche come termine artistico del tardo liberty,non necessariamente definizione negativa,anzi al contrario,anche nelle cose di cattivo gusto c'è un alone di poesia. Kitsch è pure un modo di praticare e intendere il potere. Kundera da questa definizione di kitsch: nell'arte l'insincerità,costruire sopra la realtà,coprirla e tentare di nasconderla. Il liberty è l'ultimo tentativo di salvare la natura dalla tecnica,ma con esiti infelici,provocando un puzzo di morte. La ricerca dell'effetto per l'effetto,tipico dell'età moderna. Nell'insostenibile si parla molto di escrementi,che vengono continuamente negati,un pò come la morte. Sono cose scomode pur se esistenti,dunque rimosse. Il kitsch è l'atteggiamento mentale che fa si che noi non la si tenga in considerazione. La dittatura del cuore,l'esaltazione stucchevole dei buoni sentimenti. Ideale estetico degli uomini politici,il cattivo gusto è la cosa che accomuna gli uomini,essi non guardano la realtà in faccia,vogliono convincersi che è bella e idilliaca.Il kitsch nasconde la morte. Fra l'esistenza e l'oblio ci sta il cattivo gusto. La vera bontà sta nel non fare del male agli esseri più deboli,gli animali unici esseri viventi felici,perché la loro esistenza è fatta di ripetizioni,carezza,cibo,sonno,il tempo circolare del cane Karenin,splendida figura molto toccante nel romanzo. Da notare che proprio nel finale,quando finalmente i protagonisti si sentono finalmente felici grazie a delle piccole cose,avendo gettato alle ortiche l'impegno politico,trovano inopinatamente la fine. Romanzo di grande pessimismo,ma punto fermo della letteratura di questi decenni.
Dici che è un libro da ragazzo che ha appena scoperto il sesso...beh credo che tu voglia intendere che la riflessione sentimentale è solo abbozzata, non è approfondita. In effetti è vero, ma è vero anche che il 95% della popolazione mondiale ha una coscienza sentimentale solo abbozzata
Ho trovato eccezionale il suo saggio sul Kitsh ... però non so per quanto lo può comprendere fino in fondo una persona se non aveva vissuto il clima dei comunisti sulla propria pelle.
Se devo essere sincera, questa relazione la trovo quantomeno riduttiva... Si sa chi era il relatore e di che conferenza si trattava?