Raskolnikov
New member
OK, provo a rompere le uova nel paniere.
Premessa:
Ho cominciato a leggere Ammaniti lo scorso Ottobre, decidendo di leggerlo bibliograficamente e optando quindi per l'acquisto di "Branchie" e: niente male davvero, scorre, è sfrenato, furioso, un bel polpettone onirico e qualche frecciatina critica al malcostume mondano (peccato aver già letto "la notte del drive in" di Lansdale che, per inciso, ad Ammaniti se lo mangia).
Ma in molti dicevano: leggiti "ti prendo e ti porto via", leggiti "come dio comanda", vedrai che capolavori.
Calma, dico io, c'è prima "Fango". E "Fango" dico: bè, niente male ancora di più, "lultimo capodanno dell'umanità" (di cui avevo più volte gustato l'ottima trasposizione su pellicola di Risi) è decisamente una perla preziosa, gli altri racconti diciamo: un po' su e un po' giù ma tutto sommato penso: OK, continuiamo, leggiamo codesti capolavori.
E allora, aspettate, ora lo dico... allora compro... sì, lo dico, compro questo "ti prendo e ti porto via"!
Dicevo, lo compro e comincio a leggerlo.
mmmhh
Continuo a leggerlo ma qualcosa non mi va giù, non capisco bene cosa ma comunque, sì, continuo a leggere, alla fine scorre che è un piacere anche se...
...anche se i personaggi non mi piacciono, non mi piace come parlano ma non perchè chissà cosa dicano o cosa non dicano, comunque dai, sebbene sia fortemente tentato di smettere (so che è un'ingiustizia ma la tentazione è forte) mi dico 'continua, continua, se c'è chi lo chiama capolavoro prova a capire perchè!' e infatti continuo e alla fine (inevitabilmente) lo finisco.
E lì finisce, nel senso letterale del termine: finisce! Finisce nel senso che è un libro (per me, sia chiaro) che una volta concluso è concluso e in testa (la mia) rimane poco e niente a cui pensare e nel cuore (il mio) transita un vuoto doloroso (doloroso per la sensazione d'aver perduto tempo) e mi segno sul taccuino: basta Ammaniti, chiuso!
In sintesi: non è scritto male, affatto, anzi è scritto bene, non è magistrale ma ben scritto lo è; non è noioso, tira di fretta e scorre senza intralci e vuoi sempre sapere cosa succederà; non delude le aspettative, infatti una volta che sai cosa succede dopo esserti chiesto 'e ora?' pensi 'cacchio, questo succede? ohibò' ma: alla fine mi chiedo 'cosa mi porterò dietro di questo libro?' e mi rispondo: l'epica scena del poliziotto che molesta i due ragazzacci figli di papà perchè rosica per la macchina del papà.
Ma: nient'altro!
Ciao!
Premessa:
Ho cominciato a leggere Ammaniti lo scorso Ottobre, decidendo di leggerlo bibliograficamente e optando quindi per l'acquisto di "Branchie" e: niente male davvero, scorre, è sfrenato, furioso, un bel polpettone onirico e qualche frecciatina critica al malcostume mondano (peccato aver già letto "la notte del drive in" di Lansdale che, per inciso, ad Ammaniti se lo mangia).
Ma in molti dicevano: leggiti "ti prendo e ti porto via", leggiti "come dio comanda", vedrai che capolavori.
Calma, dico io, c'è prima "Fango". E "Fango" dico: bè, niente male ancora di più, "lultimo capodanno dell'umanità" (di cui avevo più volte gustato l'ottima trasposizione su pellicola di Risi) è decisamente una perla preziosa, gli altri racconti diciamo: un po' su e un po' giù ma tutto sommato penso: OK, continuiamo, leggiamo codesti capolavori.
E allora, aspettate, ora lo dico... allora compro... sì, lo dico, compro questo "ti prendo e ti porto via"!
Dicevo, lo compro e comincio a leggerlo.
mmmhh
Continuo a leggerlo ma qualcosa non mi va giù, non capisco bene cosa ma comunque, sì, continuo a leggere, alla fine scorre che è un piacere anche se...
...anche se i personaggi non mi piacciono, non mi piace come parlano ma non perchè chissà cosa dicano o cosa non dicano, comunque dai, sebbene sia fortemente tentato di smettere (so che è un'ingiustizia ma la tentazione è forte) mi dico 'continua, continua, se c'è chi lo chiama capolavoro prova a capire perchè!' e infatti continuo e alla fine (inevitabilmente) lo finisco.
E lì finisce, nel senso letterale del termine: finisce! Finisce nel senso che è un libro (per me, sia chiaro) che una volta concluso è concluso e in testa (la mia) rimane poco e niente a cui pensare e nel cuore (il mio) transita un vuoto doloroso (doloroso per la sensazione d'aver perduto tempo) e mi segno sul taccuino: basta Ammaniti, chiuso!
In sintesi: non è scritto male, affatto, anzi è scritto bene, non è magistrale ma ben scritto lo è; non è noioso, tira di fretta e scorre senza intralci e vuoi sempre sapere cosa succederà; non delude le aspettative, infatti una volta che sai cosa succede dopo esserti chiesto 'e ora?' pensi 'cacchio, questo succede? ohibò' ma: alla fine mi chiedo 'cosa mi porterò dietro di questo libro?' e mi rispondo: l'epica scena del poliziotto che molesta i due ragazzacci figli di papà perchè rosica per la macchina del papà.
Ma: nient'altro!
Ciao!