320° MG - La baia del francese di Daphne du Maurier

qweedy

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Certo, la copertina già ti piace vero? ;)
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Mi ricorda le donne preraffaellite di Waterhouse, che a me piace molto. Anche la posa ricorda l'immagine che ho scelto come avatar.
Confesso però che quello che mi ha attirato non è la copertina, ma la trama, mi immagino una donna forte, fortissima.
 

qweedy

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A dir la verita', la copertina sono andata a cercarla solo dopo aver letto il tuo messaggio, non l'avevo ancora vista! ;) :D
 

Roberto89

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Primi due capitoli

Il primo capitolo presenta un contrasto fra passato e presente, creando anche un'aria di mistero e magia che rimanda a eventi passati. Il secondo capitolo introduce Dona, Henry e i figli, e in lei è subito evidente il contrasto fra desiderio di indipendenza e impulsività, che la porta a scelte di cui si pente.
Per ora sono curioso, anche se non mi è piaciuta la sua mancanza di considerazione verso i cavalli, la vedo molto egoista (ma, sembra, perché oppressa da scelte passate di cui si pente e dal bisogno di sentirsi libera)
 

MonicaSo

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Inizio adesso

Mi piace tantissimo questa introduzione (primo capitolo) così piena di natura... mi sembra proprio di sentire i versi di tutti questi volatili e in particolare il Pulcinella di Mare, qui chiamato Fratercula
 
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qweedy

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Primi due capitoli

Bellissime le descrizioni del primo capitolo, pare di vedere un documentario naturalistico. Mi piace molto lo stile di scrittura, è davvero scorrevole e anche "visivo", sembra di vedere le immagini.
Nel secondo capitolo appare la protagonista. Sembra una persona molto ma molto impulsiva e anche molto egoista. Non si pone il problema degli altri, ma solo di se stessa e della propria insoddisfazione.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Capitolo 4
Mi piace la narrazione che va a tratti a ritroso, la trovo dinamica, la descrizione paesaggistica è davvero affascinante, a tratti onirica ed evocativa, il mare è sempre in sottofondo e ne sono felice. Dona la devo ancora capire, non voglio esprimere giudizi affrettati, mi sento solamente di dire al momento che non mi è simpatica.
 

qweedy

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Capitolo 4 e capitolo 5
Un po' invidio la libertà che si respira in questo posto! E la protagonista mi sta diventando simpatica. Si gode la libertà come una bambina, e la lettera che scrive al marito è piena di ironia.
 

Roberto89

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Cap 5
Sicuramente Dona è una donna dal pensiero indipendente, ma anche impulsiva e forse un po' egoista. Cerca la sua pace e al momento non sembra accettare nessun ostacolo, nessun compromesso, forse ha sopportato troppo per poter sopportare ancora.
Simpatico William, chissà se nasconde qualcosa.
Di certo ha qualche rapporto col francese, ma di che natura non si sa. Forse solo per necessità, forse è coinvolto direttamente.
L'avventura inizia davvero dal prossimo capitolo.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Capitolo 8
La descrizione dell'insenatura è molto interessante ed esiste davvero. William è un personaggio molto perspicace ed ironico. Anche io immaginavo, come Dona, i pirati in una dimensione diversa.
 

qweedy

Well-known member
Copio questa frase, che mi è piaciuta (capitolo 7)

"Che differenza c'è tra felicità e contentezza?
Ah mi mettete alla prova, non è facile dirlo in parole. La contentezza, o soddisfazione, è una condizione del corpo e della mente, quando fra essi non c'è attrito, bensì operano in armonia. La mente è in pace, e così il corpo. I due si bastano a vicenda. Invece la felicità è elusiva - arriva una volta sola nel corso della vita - e somiglia all'estasi."
 
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Roberto89

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Capitolo 8

Non riesco ad apprezzare il personaggio di Dona, le trovo solo lati negativi. Vorrei sapere di più sulle cose che le hanno fatto nascere questo bisogno di libertà, ma anche sul suo passato: com'era prima di sposarsi? Era davvero così impulsiva e immatura da sposare un uomo che non faceva per lei solo perché gli piacciono i suoi occhi? O prima quella vita futile le piaceva e poi è cambiata? Ma non credo, perché dice che dopo il matrimonio restò incinta e avrebbe voluto poter andare a cavallo. Ha sbagliato a sposarsi ma ha sbagliato anche a scegliere un uomo completamente diverso 😅
Sul francese al momento non mi sento di dire nulla.
 

qweedy

Well-known member
Ho la sensazione che l'autrice abbia raccontato il personaggio di Dona traendo ispirazione da se stessa, dalla propria irrequietezza e dalla propria voglia di essere libera, avventurosa, senza vincoli. A me Dona sta simpatica, posso capire il suo desiderio di libertà, anche se la trovo molto egoista, nel senso che pensa solo a se stessa, a cosa è meglio per lei, gli altri (figli e marito) non li considera proprio. Certo il senso materno di Dona lascia un po' a desiderare, ma forse all'epoca era normale che i bambini venissero cresciuti dal personale di servizio.

Direi che questo libro appartenga al genere romance, e vedo che sono stati girati due film, uno nel 1941 e uno nel 1998 con Anthony Delon.

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