Saramago, Josè - Cecità

Jessamine

Well-known member
La natura umana
Probabilmente non ha senso che io aggiunga i miei pochi, bistrattati e banali centesimi a questo fiume colmo di recensioni interessantissime e molto approfondite.
Quello che so è che "Cecità" lo lessi per la prima volta durante l'estate successiva alla mia maturità: avevo un diploma di maturità in tasca, ma quello che mi ha davvero aperto gli occhi (che brutto gioco di parole) credo sia stato proprio questo romanzo.
Saramago mi ha travolta, stravolta, accecata e illuminata. Mi ha costretta a fermarmi per riprendere fiato, per asciugarmi le lacrime e per riflettere a lungo su tante, tante cose.
Sono passati tanti anni da quell'estate, ma la voglia – e il timore – di ritornare fra quelle pagine non mi ha mai abbandonata.
Purtroppo l'audiolettura toglie moltissimo spazio alla prosa di Saramago, che è una prosa immersiva, una prosa dal ritmo serrato in cui il lettore deve immergersi e trovare la propria dimensione. Un audiolibro toglie questo spaesamento, offre una guida e un tracciato fin troppo stabile, e questo è davvero un peccato.
La grandezza di "Cecità" però rimane, rimane e continua a sconvolgere.
 

MonicaSo

Well-known member
Questo libro mi ha fatto fare pace con Saramago. Ormai abituata al suo modo di scrivere, non mi sono quasi accorta della punteggiatura mancante (almeno ha messo virgole e punti), che in altri libri mi aveva infastidito. La storia mi è piaciuta e mi ha fatto molto riflettere. Il gioco del "cosa succederebbe se" è stata una scusa per farci riflettere su che cosa sia, in realtà, l'uomo: non l'essere superiore e più intelligente e più evoluto degli altri, ma semplicemente un "animale" pensante ed egoista che, di fronte alla necessità di sopravvivere, lo fa usando ogni mezzo e soprattutto senza preoccuparsi degli altri, ciecamente, con indifferenza.
Questo libro me ne ha ricordati diversi altri ma in particolare L'ombra dello scorpione (di King) e Il signore delle mosche (di Golding che scrisse questa frase "L'uomo produce il male come le api producono il miele”... che può andar bene anche per il racconto di Saramago). So che c'è un seguito... qualcuno lo ha letto?
 
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