Breve ma intenso, ho apprezzato anche (o dovrei dire soprattutto) il non lieto fine :wink:.
La mia è stata una rilettura, ma posso considerarla come la prima volta, visto che non lo ricordavo affatto e solo grazie ad una coincidenza di eventi ho avuto la possibilità di leggerlo dopo che una utente l'aveva nominato in un botta e risposta sull'autore.
Nel protagonista ho trovato delle assonanze con Leopardi ed anche qualcuna con Bernardo Soares de Il libro dell'inquietudine di Pessoa.
Mi opprimono dei pensieri così strani, delle sensazioni così cupe, delle domande per me ancora così oscure si affollano nella mia mente, - e mi pare di non avere né la forza, né la voglia di risolverle.
Ho scoperto nella mia introduzione che anche Dosto si è trovato in una situazione simile con una donna.
La mia è stata una rilettura, ma posso considerarla come la prima volta, visto che non lo ricordavo affatto e solo grazie ad una coincidenza di eventi ho avuto la possibilità di leggerlo dopo che una utente l'aveva nominato in un botta e risposta sull'autore.
Nel protagonista ho trovato delle assonanze con Leopardi ed anche qualcuna con Bernardo Soares de Il libro dell'inquietudine di Pessoa.
Mi opprimono dei pensieri così strani, delle sensazioni così cupe, delle domande per me ancora così oscure si affollano nella mia mente, - e mi pare di non avere né la forza, né la voglia di risolverle.
Ho scoperto nella mia introduzione che anche Dosto si è trovato in una situazione simile con una donna.
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