Chi o cosa ci ha spinti a leggere? Origini della nostra passione

AlexDB

New member
A dire la verità a me è sempre piaciuto leggere..ma forse ripensandoci un ruolo fondamentale lo ha ricoperto...................................TOPOLINO..!!!Lo leggevo tutti i mercoledi(se nn sbaglio era quello il giorno di uscita del fumetto)..ci mettevo un'oretta a finirlo..ne avevo a centinaia..quasi una vera e propria collezione
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
A dire la verità a me è sempre piaciuto leggere..ma forse ripensandoci un ruolo fondamentale lo ha ricoperto...................................TOPOLINO..!!!Lo leggevo tutti i mercoledi(se nn sbaglio era quello il giorno di uscita del fumetto)..ci mettevo un'oretta a finirlo..ne avevo a centinaia..quasi una vera e propria collezione
Ho ancora quelli degli anni '70 :YY
 

lavy

New member
mi è sempre piaciuto leggere, mi ricordo che alla biblioteca di classe ero sempre quella che finiva per prima i libri.. ho iniziato però a leggere i libri per conto mio senza che me lo imponesse nessuno grazie alla mia migliore amica.. mi prestò un libro che le era piaciuto tanto, e da li è iniziata questa grande passione :D
 

Kodiak

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Ho cominciato con i libri che vendeva mio padre quando faceva il rappresentante. Un'enciclopedia per ragazzi che si chiamava "I quindici": avrò avuto cinque o sei anni, forse meno.
Ciao!:wink:
 

Apart

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E' strano, quando si rammenta il momento, il periodo in cui si è diventati lettori, si allude sempre ad una causa. Al perchè. Mai ad una motivazione. Mai all'affinchè. Come se diventar lettori dipendesse soltanto da un fatto, da un accadimento. E' raro ad esempio sentir dire: "ho iniziato a leggere affinchè potessi sognare, potessi fantasticare"; o "affinchè potessi aggiungere dell'oltre alla mia vita". Della "causa", noi esseri umani, siamo consci di non poterne fare a meno. L'affinchè del perchè avessi iniziato a leggere l'ho già svelato poche righe fa. Il perchè: me lo imponeva il confronto con alcuni fatti della vita: ingiustizie perlopiù. Non riuscivo a sopportare l'idea di non conoscere, di non sapere. Prima dei diciannove anni detestavo i libri. Mi domandavo come si potesse spendere il proprio tempo in quel modo. La professoressa di italiano cercava di persuaderci circa l'importanza, il fascino della letteratura. A me non interessava. Quando ci assegnava la lettura di un libro, e la compilazione della relativa scheda narrativa, con malavoglia lo leggevo, a fatica la riempivo, ricompiandola perlopiù da altri: da un mio compagno, o da qualcuno che ne aveva già fatto la recensione. Da quando ho iniziato a leggere mi si è aperto il mondo, che ho sentito ancor più mio. Mia madre lettrice me la ricordo dai tempi in cui ho iniziato a leggere. Prima non ne ho memoria. Mio padre non ha mai amato i libri.
 
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fedeliga

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Mi ricordo quando 13,14 anni fa c'era quella bellissima libreria per ragazzi,ora sostituita da un orribile negozio di abiti hip hop. Era un negozio lungo e stretto, con una saletta sul retro abbellita da alcuni divanetti. Scaffali gialli ricolmi di libri colorati, ceste con i volumi in saldo, la commessa sempre sorridente e un profumo di pagine scritte. Era un'oasi di pace. Mi ci portava mio padre dopo la scuola, o il sabato pomeriggio. Ci stavo almeno mezz'ora e insieme a lui sceglievo i libri migliori. Gianni Rodari, Roald Dahl, Piccole Donne, Mary nel giardino segreto, Pinocchio, Il giro del mondo in 80 giorni, Robinson Crusoe, L'Isola del tesoro, La Gabbianella e il Gatto, i "Piccoli Brividi", o quelli della casa editrice Salani - collana "Gli Istrici" -, con la copertina color crema, che poi esponevo fiera sulle mensole di camera mia. E poi mi piaceva mettere in ordine di colore tutti i libri, una volta arrivata a casa.
A mia mamma piace leggere, ma non ne ha una "ossessione" come papà. Lei se li fa prestare, li legge quando trova del tempo, quindi piuttosto raramente.
Anche la maestra delle elementari, a cui volevo un bene dell'anima, ci ha messo del suo. Lei ci consigliava di andare in biblioteca, che era vicinissima alla scuola. Ma la mia "fase-biblioteca" è durata ben poco: i libri li volevo in camera mia. Volevo guardarli, volevo sfogliarli, volevo rileggere i migliori più e più volte. Come ora, del resto.
Voglio sottolinearli, voglio avere tutto il tempo che mi serve per leggerli, voglio interromperli e riprenderli, voglio conservarli e andarli a rileggere quando mi pare, quando non mi viene in mente qualcosa. Anche questo l'ho preso da mio padre.
 

alexyr

New member
Mia mamma.
E' lei causa di questa benedizione della lettura.
una delle cose migliori che potesse passarmi.
 

Evy

Member SuperNova
Devo dire Grazie alla mia Prof. delle medie che mi ha incuriosito coi vari libri che proponeva uno su tutti Benni e il suo "Il bar sotto il mare", ricordo le risate che ci siam fatti durante la lettura del brano "La storia di Pronto Soccorso e Beauty Case" :mrgreen:

Poi al mio Fratellone,che mi ha fatto scoprire Bukowsky e il genere Beat.
 

irene

Reader
io ho iniziato appena ho imparato a leggere, quindi a tre anni... fonti attendibili dicono che leggevo qualsiasi cosa mi capitasse sottomano, quindi libri, cataloghi, trattati di medicina (probabilmente capendo zero di questi). forse è per questo che a 10 anni avevo Anna Karenina tra le mani!
il primo libro di cui ho memoria è "365 storie della buonanotte" di Teresa Buongiorno: per ogni giorno,una storia diversa che rimandava ad altre presenti nel libro, a fatti storici, a grandi romanzi... appena mia madre ha smesso di leggermelo me ne sono appropriata! :D
in pratica, a leggere mi ci sono spinta da sola... e sono peggiorata nel corso degli anni, per la disperazione della mia famiglia (con mamma e papà lettori, il che è tutto dire...)
 

laura.81

New member
Io da piccolina non amavo leggere, lo vedevo come un obbligo scolastico e basta. poi verso i 15 anni ho letto Jane Austen "Orgoglio e Pregiudizio" e Italo Calvino "Marcovaldo" in un fine settimana piovoso, di quelli in cui ti annoia tutto; li avevo lì (penso comprati anni addietro da mia sorella per la scuola) e ho iniziato a leggere...non mi sono più fermata!!:p
 

Athana Lindia

Πάντα ρει
Perchè abbiamo iniziato a leggere?


Perchè una mattina ci siamo alzati e abbiamo detto: "Proviamo a leggere un libro per passare il tempo?"

Chi abbiamo visto leggere??
Che cosa abbiamo visto per appassionarci al libro??

Io non ricordo con precisione perchè e quando ho iniziato a leggere. Sono sempre stata circondata da libri: da piccola avevo quelli illustrati con poche righe scritte (specialmente su animali e dinosauri :mrgreen:), da più grande invece ho avuto Oliver Twist e altri capolavori simili. Ricordo anche che alle medie a un certo punto introdussero l'ora di lettura, avevamo una piccola biblioteca e prendevamo i libri da lì: ricordo di aver letto, tra gli altri, Zanna Bianca :)
 

luke

New member
In generale penso mi abbiano trasmesso la passione i miei genitori. Il salto di qualità però l' ho compiuto una quindicina di anni fa, quando annoiatissimo durante una lezione di italiano al liceo ho sfogliato l' antologia e sono incappato in un brano di Dostoevskij, nello specifico le pagine immediatamente successive al delitto di Raskolnikov.
Finita la scuola mi sono fiondato in una vicina libreria ad acquistare Delitto e castigo, divorato in tre giorni scarsi, e da lì non mi sono praticamente più fermato.
 

ila78

Well-known member
Io non ricordo quando nè il perchè, ricordo solo che ero molto piccola e mi regalarono 2 libri, uno di filastrocche (Ambarabaciccìcocco) e l'altro "Biancaneve e altre fiabe", prima di imparare a leggerli me li sono fatti leggere fino allo sfinimento da chiunque mi capitava a tiro e nel frattempo li "pasticciavo" (sacrilegio!!!!) disegnando quello che mi veniva letto. Li ho ancora da qualche parte, mezzi distrutti e scarabocchiati.
Poi alle elementari ho avuto una maestra spettacolare che mi ha introdotta alla lettura organizzando una mini biblioteca in classe, nel giro di 7-8 mesi avevo già letto tutto il disponibile e allora mi portava lei i libri da casa sua....mi sa che per la mia passione devo ringraziare lei.
 

Schmerz

New member
io ho iniziato a leggere regolarmente per riempire sensatamente la mia vita di pendolare. poi ci sono libri che leggo appunto solo aspettando e viaggiando in treno, altri che son talmente belli che li leggo appena possibile.
preferisco sicuramente un libro allo smartphone :)
 

Jessamine

Well-known member
Anche io non ricordo con precisione come abbia cominciato, perché comunque leggo da sempre. Da piccina piccina mi piaceva sempre farmi leggere qualcosa da qualsiasi adulto, poi, appena ho imparato a leggere, ho continuato in maniera autonoma, naturalmente. Non mi sono mai nemmeno chiesta il perché, mi è sempre venuto naturale leggere. Forse è anche grazie al fatto che sono cresciuta con i miei nonni, e avevo davanti l'esempio di un gran lettore quale era mio nonno, ma non credo sia solo per quello: o meglio, quello può essere stato lo stimolo iniziale, ma comunque ha trovato in me il terreno adatto a germogliare, diciamo così :mrgreen:.
 

Ophelia

New member
Ho cominciato verso i cinque anni e da allora non ho più smesso.I libri vissuti come una voce che ti parla. Inizialmente si trattava di libri di favole illustrati, regali dei miei genitori e nonni. Poi ho cominciato a leggere tutto quello che mi capitava e che trovavo soprattutto in casa della mia nonna. Questo sino ai 14/15 anni, poi ho iniziato a “scegliere” e quindi a fare letture più mirate.Immersa nella lettura per ore, se possibile, e ogni luogo è buono, persino alla fermata del tram, in treno e nelle sale d’aspetto:). Portarmi un libro ovunque io vada è un imperativo per me.
 

IreneElle

Member
Sicuramente da piccola 6 anni, credo, le favole semplici ed illustrate. Poi mio nonno mi comprava ogni settimana Topolino e da lì non ho mai smesso.
 
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