Tolstoj, Lev - Guerra e Pace

Cold Deep

Vukodlak Mod
un'opera immensa, forse in alcune parti ci sono descrizioni degli ambienti, della vita e della storia talmente dettagliate che sembra di leggere un saggio, ma a parte questo è romanzo che lascia il segno con i suoi moltissimi personaggi e le battaglie con Napoleone.

5/5 TUNZZZ (anche se un mezzo punto lo toglierei per tutte le parti in francese, però con la scusa ho anche ripassato :mrgreen: )
 

~ Briseide

Victorian Lady
Lievemente liberatami dal mare di compiacimento in cui allegramente ho navigato nella mezz'ora successiva al termine dell'opera, posso finalmente asserire di essermi pienamente riconciliata con Tolstoj, dopo la disastrosa esprerienza di lettura di Anna Karenina (che pure sono intenzionata a riprendere, prima o poi).
Difficile è elaborare un commento senza lasciarsi intimorire dal senso di soggezione che quest'opera, che definirei maestosa, un po' arreca. I personaggi appaiono epici, caratterizzati con maestria ed autenticità, in un quadro personale assediato nell'intorno dalla guerra, dalla crudezza della morte e dall'infamia della violenza. Un pezzo del mio cuore l'ho lasciato a Pierre; i frammenti narrativi che lo vedevano protagonista mi hanno coinvolta più di tutti gli altri, per la sua delicatezza e riflessività, per quella inquietitudine interiore e quel continuo senso di ricerca che lo teneva su di un piano differente, ma non per questo superiore, a quello degli altri uomini, con tanto di debolezze e di irrisolutezze che completano egregiamente la finezza del personaggio. Un po' pedanti talune descrizioni di guerra, e forse un po' prolisse le digressioni storiografiche, ma non abbastanza da tentare il lettore ad abbandonare il libro. L'intero romanzo ha una essenza vellutata, che avvolge e trascina nelle sue pagine, ove lo scrittore gioca audacemente col lettore avviluppandolo nella morsa delle parole che sgorgano come un caldo fiume, facendogli perdere la percezione della realtà e conducendolo dolcemente nel suo mondo.
E che appagano, accidenti se appagano.
 

amneris

New member
Devo confessare di non aver mai letto Guerra e pace, ma è uno dei miei "buoni propositi" per il 2010. Ho letto Anna Karenina in compenso e l'ho trovato un capolavoro!
 

Cutty

New member
Per il mio compleanno i miei carissimi genitori mi hanno regalato Guerra e pace, Ed. Garzanti. L'ho divorato, in 4 settimane!!
Libro imperdibile, magistrale sia nelle parti dedicate alla guerra che in quelle dedicate alla "pace" ossia alla vita dei personaggi. Fantastiche le descrizioni delle battaglie di Austerliz e Borodino, avvincente la trama. Vi sono però alcune (piccole, peraltro) pecche riscontrate.
La principale è secondo me la conclusione del libro, affrettata e deludente. Sembra quasi che a un certo punto Tolstoj non sapesse più che farsene dei suoi protagonisti: la bellissima e odiosa Helene che tanto bene ci viene tratteggiata, se ne va lontano dai nostri occhi liquidata in una sola riga. Di Vera e Berg si perdono le tracce, dei Kuragin ben poco si viene a sapere dopo la guerra, non si capisce perchè a una dato punto Denisov abbia uno sguardo cattivo poi ricompaia di ottimo umore e buono come sempre.
Ma ciò che pesa di più è che morto Andrej si assiste a un forse eccessivo ripetersi di pagine dedicate alla filosofia della storia, e inoltre il finale lascia a bocca amara. Secondo me se i protagonisti sono indubbiamente Andrej, Natascia e Pierre, tuttavia i veri giganti morali del libro sono altri tre personaggi che passano in secondo piano: Lise, Karatev e, soprattutto, Sonja, così bistrattata a fine romanzo.
In fondo Andrej sarebbe cambiato se non avesse avuto il rimorso per la sofferenza e la bontà e mitezza della moglie Lise? Pierre avrebbe ritrovato fiducia nella vita se non avesse incontrato Karatev? Ma soprattutto, che fine avrebbe fatto Natascia, senza la fedelissima Sonja a salvarla dal disonore con Anatol?!?!? Eppure Natascia alla fine è acida, dura con Sonja, chiamandola "fiore sterile": perché? Sonja, sola al mondo e povera, paga per tutti, e questo finale, benchè forse molto vicino alla vita reale, mi ha delusa. Anche la scena famigliare non mi è piaciuta. Avrei preferito che il racconto fosse terminato prima.
La presente edizione ha una scorrevole traduzione ma haimè con diverse sviste, e le parti in francese non si sa perchè non son sempre tradotte.
In ogni caso sono contenta di averlo letto e l'ho divorato in 4 settimane senza annoiarmi, mentre lo si legge si ha costantemente l'impressione di essere davanti al grande teleschermo!!!!!
 

~ Briseide

Victorian Lady
Si, è vero; la povero Sonja viene in effetti abbastanza strumentalizzata per appagare le necessità narrative dell'autore. C'è stato un momento in cui era il mio personaggio preferito, di contro alla frivola e sciocca Natascia. Però col l'evolversi del libro ha finito per arrivare sempre meno al lettore, troppo perfetto come personaggio in certi frangenti, al punto da farmi preferire altri che, come Natascia, seppur con taluni difetti, mostrarono un po' più di carisma.
 

Cutty

New member
Si, è vero; la povero Sonja viene in effetti abbastanza strumentalizzata per appagare le necessità narrative dell'autore. C'è stato un momento in cui era il mio personaggio preferito, di contro alla frivola e sciocca Natascia. Però col l'evolversi del libro ha finito per arrivare sempre meno al lettore, troppo perfetto come personaggio in certi frangenti, al punto da farmi preferire altri che, come Natascia, seppur con taluni difetti, mostrarono un po' più di carisma.

Mi fa piacere che qualcuno l'abbia sentita come me.:)
 

Raskolnikov

New member
Sarebbe bene che chi non sapesse leggere imparasse a farlo anche solo per leggere questo miracolo, e sarebbe bene che chi l'avesse già letto lo rileggesse e cadenzasse una sorta di calendario per ripassarlo costantemente. Sono dell'idea che se tutti leggessero questo capolavoro il mondo sarebbe decisamente migliore.
Io l'ho finito un anno fa, ma ho già voglia di rileggerlo.
 

joetiziano

Autore/Curatore Editorial
Per il mio compleanno i miei carissimi genitori mi hanno regalato Guerra e pace, Ed. Garzanti. L'ho divorato, in 4 settimane!!

La presente edizione ha una scorrevole traduzione ma haimè con diverse sviste, e le parti in francese non si sa perchè non son sempre tradotte.
Dici davvero?
Io l'ho letto nel '99 prendendolo in prestito in biblioteca, nell'edizione Garzanti e, le parti in francese erano sempre tradotte, quindi, la garzanti, con la nuova edizione ha voluto fare questo bel regalo ai suoi lettori, che non conoscono il francese?:MM
E, mi domando, quale edizione potrei acquistare per avere tutta la traduzione delle parti in francese?:?
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
GeP ha due difetti:
1. quando mancano meno di 500 pagine alla fine, incominci a stare proprio male.
2. quando lo finisci, non sai più cosa leggere e provi una sensazione di smarrimento.
E' Assoluto, Totale.
Grazie Lev.
Se fossi un editore, aggiungerei un appendice con tutti i rapporti di parentela tra i personaggi. Io me lo sono fatto e aiuta la lettura.
 

skitty

Cat Member
E' stata per me una gioia immensa leggere questo capolavoro, sono stata talmente affascinata e rapita dalle pagine che (ovviamente complice un periodo in cui il tempo per leggere è abbondante) l'ho divorato in un mese.
Ogni pagina è intensa e carica di emozioni, dalle più semplici alle più elevate, tutte trovano spazio nella storia, e anche dentro i nostri stessi pensieri quotidiani.
Dalle frivolezze dei ricevimenti negli aristocratici salotti, ci troviamo trasportati sul campo di battaglia. Lo stile descrittivo sublime, ci fa dono dell'ubiquità, e noi lettori siamo ovunque: sui visi, nel paesaggio, tra le parole, nei pensieri, in mezzo alle cannonate... sembra davvero di percepire tutto ciò che si svolge in battaglia e anche nelle teste di tutti i personaggi che compaiono nelle scene.

"Quel ch'è giusto e quel ch'è ingiusto, non è dato agli uomini giudicare. In mille cose gli uomini si sono sbagliati e si sbaglieranno eternamente, ma in nessuna quanto nel giudicare di quel ch'è giusto e di quel ch'è ingiusto."

Banalmente mi ritrovo a pensare quanto sia sorprendente che un solo individuo possa disporre di una tale sconfinata ispirazione, per concepire così tante tematiche, approfondirle e legarle tutte insieme in modo così perfetto, da creare un ineguagliabile “manuale di vita”.

Una cosa molto interessante caratterizza i personaggi: molti di essi non sono affatto statici. Vengono descritti con precisione minuziosa, nella fisicità, nel carattere e nei ragionamenti, ma questi ultimi variano di moltissimo nelle varie parti del romanzo. Vi è una sorta di evoluzione in queste persone, che continuano a cambiare a seconda di ciò che accade nelle loro vite e di ciò che imparano, cosa che li rende umani e veri. E molti di loro penso resteranno indelebili nel mio cuore, come dei vecchi amici.
La loro vita e la loro evoluzione sono il pretesto per Tolstoj per toccare un'infinità di tematiche, in modo approfondito e delicato, come l'amore, la morte, la malattia, il matrimonio e la vecchiaia... e infiniti altri.

Ho trovato un po' più pesante la lettura dell'epilogo, incentrato principalmente su concetti di filosofia storica, tra l'altro molto interessanti nel ricostruire il perché delle azioni e dei movimenti dei popoli, ma ridondante a causa della ripetizione continua delle tematiche.

Voto 5 (e se si potesse, anche 6 o 7 o 8!!!)
 

(Neige)

New member
Ho paura di accostarmi. Purtroppo le mie degenze agli ospedali le ho spese tra le pagine di Tolkien e altri autori più concisi.
 

asiul

New member
necessità e arbitrio...

Sto ultimando la lettura di questo magnifico romanzo. Lunghissimo ma leggibile con speditezza. Devo dire che per riuscire a leggerlo (e non l’ho ancora terminato) ho rallentato la lettura dei miei "libri in cantiere"...

La capacità di Tolstoj di dominare l’intreccio di personaggi inventati con la narrazione di eventi realmente accaduti è pregevole.
Sembra che gli uni dipendano dagli altri e che nessuno dei due possa sussistere senza la presenza di un solo elemento.

Nel racconto di Nikolaevič si percorrono le vite e le vicende personali di queste tre famiglie; i Rostov,Bezuchov e i Bolkonskij tramate con abilità assieme alla storia della guerra napoleonica contro la Russia degli Zar, con la narrazione della celebre sconfitta ad Austerlitz.

Tutti i personaggi parteciperanno o subiranno gli sviluppi ed esiti di questi eventi alcuni contribuendo (anche) di persona.

È vero...il romanzo è così immenso e pieno di contenuti e d’emozioni da impedire (quasi) un’analisi completa.

Forse l’unica soluzione ad un riassunto esplicativo risiede nel titolo: Guerra e Pace. Ed è proprio della guerra e della pace che parla questo romanzo.

Della Guerra vista Lev, ben diversa dalla visione storica comune. La sua è mossa da tanti piccoli eventi, quelli che secondo Lev muoverebbero realmente le masse.

Ma è anche la narrazione di una guerra interiore di sentimenti che combattono contro le decisioni pregiudizievoli delle famiglie e spingono verso altre scelte come quelle fatte dalla figura femminile per eccellenza del romanzo, Natasa. Mossa in una guerra tra il libero arbitrio e le azioni che sono di inevitabile necessità e che vengono, pertanto accettate dalla ragione,ma che possono trovare Pace solo quando le (nostre) necessità incontrano e si combinano con le nostre azioni.

La Pace, dunque, di cui ci parla Tolstoj è più interiore. È guidata da scelte libere anche se non sempre possibili e conducono alla qiuete esterna, semplicemente necessaria.

Ho provato a descrivere questo romanzo, ma è davvero difficile narrarne tutti i passaggi o i personaggi che sono oltre cinquecento. Ma ce n’è per tutti; eroi, eroine,commozione, repulsione verso le incomprensioni, felicità, gioia, morte, amori, vendette…

Riassumo dicendo: La Guerra e Pace di Tolstoj è un immenso racconto di emozioni vestite d’eventi che si dipanano nel corso della lettura rivelando una trama, solo apparentemente complessa, ma in realtà semplice come l’estrema bellezza. Voto:5/5
 

velmez

Active member
è un libro davvero interessante, di sicuro ogni lettore che si considera tale dovrebbe leggerlo almeno una volta e rifletterci un po' su...
se non altro non posso che considerarlo un pilastro della letteratura!
ora che l'ho letto mi rendo anche conto di quanti richiami ci siano poi nella letteratura a Tolstoy (insomma Kundera rimane sempre un genio, ma gli deve molto!)

Tra l'altro per chi cercasse un'edizione con note di traduzione dal francese io mi sono trovata molto bene con un'edizione in 4 volumi Oscar Mondadori ed. 2003

Un commento esaustivo credo sia impossibile ...
cercherò di riassumere alcune mie impressioni...

1)PACE. la parte che più mi è piaciuta è la parte diciamo più romanzata: ho adorato il personaggio di Natasha, così spontanea e piena di vita... ogni volta che si parlava di lei, senza accorgermi, divoravo centinaia di pagine (il secondo volume è forse quello che più mi è piaciuto)

2)GUERRA. della guerra mi sono piaciute alcune descrizioni... tipo l'entusiasmo iniziale di Nicolaj, così come quello di Petja a fine libro! ho amato molto le passioni umane in confronto alle lunghe descrizioni delle strategie...
il personaggio di Napoleone è davvero esilarante: un gran buffone, capriccioso ed egocentrico: meglio non avrebbe potuto descriverlo!
mi è piaciuta molto anche la descrizione del primo ferimento di Andrej

3)RIFLESSIONI DI LT. con il proseguire del racconto Tolstoj interviene sempre più con ragionamenti e riflessioni filosofico-sociali sugli avvenimenti. è una cosa che mi è piaciuta davvero tanto e credo faccia la bellezza del libro. anche se la seconda parte dell'epilogo sembra non finire più (qui si fa un po' troppe menate forse). un'altra nota che ho trovato divertente (in senso un po' negativo però) sono le continue metafore che fa con il mondo animale: ora a certi animali attribuisce un'intelligenza decisamente esagerata: mi ha fatto ridere in particolare la metafora sui montoni:D

4)SCRITTURA. LT ha una scrittura semplice, molto logica e diretta, ma mostra una conoscenza infinita delle dinamiche sociali: trovo incredibile che un solo uomo conosca così a fondo dinamiche storiche, belliche, umane... Le sue descrizioni dei personaggi, oltre ad essere meravigliosamente ironiche sono efficaci in poche parole.
Le relazioni tra gli uomini e le loro sfaccettature sono così ben descritte da sembrare reali, anzi più che reali!

direi che sono davvero soddisfatta di aver affrontato il malloppone!
 

Spilla

Well-known member
Copio il commento postato nel GdL

Premetto: forse avrei dovuto scegliere un libro da ombrellone, questo non è stato il periodo migliore per un tomo simile. Ma comunque ce l'ho fatta, va bene così.
Di sicuro però non è scoccata la scintilla. Il libro è bello, intelligente, le descrizioni dei personaggi nella loro vita interiore e nelle atmosfere in cui sono avvolti davvero da gran maestro. Non sto aggiungendo nulla di nuovo. Ho trovato però anche aspetti meno positivi e alla fine non sono rimasta avvolta in quel magico alone di lettura che di solito ci regalano i "grandi" della letteratura. Quello che ho vissuto leggendo Anna Karenina. Allora, giusto per andare un po' in controtendenza, ecco cosa non mi è piaciuto:
-l'autore ogni tanto sbriga via un personaggio o una situazione che aveva con cura descritto e preparato, quasi che alla fine il lavoro gli sia esploso tra le mani e alcuni fili della trama non fosse più in grado di gestirli. La sensazione più spiacevole si avverte con l'improvvisa morte di Helene (dopo tutte le trame ordite per il divorzio...), ma vale anche per la figura del principe Vasilij, di Vera, di Sonia...
-i nodi della trama sono spesso poco realistici (come l'incontro fortuito tra Nicolaj e Marja)
-le tesi storiche e la teoria della storia di T ritornano con frequenza eccessiva, risultano ridondanti e alla lunga pesantissime, perché ripetono di fatto la stessa cosa all'infinito
-la sensazione di aver già trovato questi personaggi, quasi tutti, altrove. Ma questo probabilmente dipende dal fatto che gli autori successivi li hanno rubati a Tolstoj:wink:

Splendida invece la parte finale, dove tutti i protagonisti diventano madri e padri, trovando nella dimensione domestica una realizzazione non immaginata in gioventù. E bellissimi i servi, i contadini, i popolani che colorano tutt'attorno la vicenda.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
curiosità!

ciao, è un po' che ho intenzione di cimentarmi nella lettura di qst che è sicuramente un capolavoro, ma per il momento di Tolstoj ho letto solo Anna Karenina, che mi è piaciuto, ma non mi ha conquistato come molte opere di Dostoevskij che ad oggi resta il mio scrittore preferito. Allora, mi viene spontaneo chiedere a chi di voi ha letto abbastanza di entrambi: chi amate di più? ci sono delle somiglianze fra loro o fra i loro personaggi? io che -ripeto- sono stata letteralmente catturata dalla finezza e dalla profondità psicologica dei personaggi di Dosto ho paura di restare un po' "delusa" da Tolstoj... Sicuramente mi sbaglio, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate (anche se forse qst nn è il forum giusto)...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
ciao, è un po' che ho intenzione di cimentarmi nella lettura di qst che è sicuramente un capolavoro, ma per il momento di Tolstoj ho letto solo Anna Karenina, che mi è piaciuto, ma non mi ha conquistato come molte opere di Dostoevskij che ad oggi resta il mio scrittore preferito. Allora, mi viene spontaneo chiedere a chi di voi ha letto abbastanza di entrambi: chi amate di più? ci sono delle somiglianze fra loro o fra i loro personaggi? io che -ripeto- sono stata letteralmente catturata dalla finezza e dalla profondità psicologica dei personaggi di Dosto ho paura di restare un po' "delusa" da Tolstoj... Sicuramente mi sbaglio, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate (anche se forse qst nn è il forum giusto)...

C'è un topic specifico su questo :D
http://www.forumlibri.com/forum/salotto-letterario/9044-tolstoj-o-dostoevskij.html
 

Dallolio

New member
Domandina: ho letto Resurrezione e Anna Karenina e li ho trovati piuttosto tediosi, non li ho apprezzati... Guerra e Pace si differenzia da questi romanzi come impostazione?
 
Alto