asiul
New member
Ehm... no, io questo non l'ho scritto. Ho parlato di un genitore solo e basta.
Confermo che questa è una mia affemazione,scusami se per errore ho lasciato intendere che fosse tua.
Ehm... no, io questo non l'ho scritto. Ho parlato di un genitore solo e basta.
Confermo che questa è una mia affemazione,scusami se per errore ho lasciato intendere che fosse tua.
Io trovo la discussione oziosa. Cos'è meglio per un bambino? Nascere in una famiglia con un babbo, una mamma, una sorellina e un fratellino, una famiglia in cui tutti si amano, nessuno alza mai la voce, nessuno litiga mai; dal babbo prende la parte maschile, dalla mamma la parte femminile, con la sorellina impara a confrontarsi con le donne e con il fratello a confrontarsi con gli uomini. Praticamente la famiglia del Mulino Bianco. Alzi la mano chi ne conosce una. Guardiamoci intorno. Guardiamo le famiglie reali. Io credo che quello che serva a un bambino sia la serenità, e questa non gli viene necessariamente da una famiglia con un babbo e una mamma. Anche un genitore solo può crescere un figlio sereno. Se così non fosse, tutti i figli di vedovi e divorziati sarebbero degli psicopatici e il mondo ne sarebbe pieno. Così non è. Così come non sono tutti sereni i figli di una famiglia con un babbo e una mamma, che magari si amano ma litigano anche per la tavoletta del water alzata. Non esiste un meglio e un peggio nella forma. Esiste un meglio e un peggio nel comportamento delle persone. Ci sono genitori soli assolutamente fantastici che crescono figli felici perché sanno dare tutto ciò di cui hanno bisogno nella loro crescita, il maschile e il femminile. E mi sembra anche che dalle risposte che sono arrivate la maggior parte delle mamme di famiglia standard abbia detto che sì, servono tutti e due, ma poi alla fine lamentano il fatto che gli uomini sono assenti e non fanno la loro parte. Quindi......
Ragazze, ci dovete scusare !non posso aiutarti sul libro... sono d'accordo con Dory sulla parità, entrambe le figure sono fondamentali...
Posso però dirti una cosa : sono le donne ed essere stanche di dover fare tutto da sole
Ragazze, ci dovete scusare !
Siamo stati impegnati a scrivere Mondi come volontà e Rappresentazioni, a creare, distruggere e ricreare l'Occidente, a comporre None sinfonie ed a costruire Ricerche ed uomini senza qualità :W
Senza dubbio è tutta colpa nostra
E meno male...Spesso la scala di valori differisce tra uomo e donna......
Perché dici questo, lillo ? :?In fondo che l'uomo avesse una qualche funzione nella creazione di una nuova vita è un scoperta abbastanza recente (in termini di storia umana). La scoperta degli spermatozoi è del XVII secolo.
Questo è vero,ma è stato possibbile grazie al fatto che la donna era considerata un essere "inferiore" e privo di capacità intellettiva.Ragazze, ci dovete scusare !
Siamo stati impegnati a scrivere Mondi come volontà e Rappresentazioni, a creare, distruggere e ricreare l'Occidente, a comporre None sinfonie ed a costruire Ricerche ed uomini senza qualità :W
Senza dubbio è tutta colpa nostra
Anche tanti altri soggetti, razze, tipi umani lo furono ...Questo è vero,ma è stato possibbile grazie al fatto che la donna era considerata un essere "inferiore" e privo di capacità intellettiva.
attraverso la rivoluzione femminista, alla parita' dei sessi... ma... cercando questa parita' siamo finite per accontentarci di uniformarci agli uomini: la societa', ma soprattutto il mondo del lavoro ha lasciato spazio solo a donne virili.
Quello che non si puo' modificare, e' il ruolo nella societa' di chi genera un figlio. La mamma. E' inevitabilmente il contatto primario, il piu' influente sul figlio; e' una questione fisica, e' il latte che suggella il patto, quell'odore di mamma che possiamo aver dimenticato ma che in realta' e' marchiato a fuoco nella nostra memoria, e influenza il rapporto con il fisico, con i corpi che incontreremo, che ameremo.
Lo so ed hai ragione, come (quasi) al solito (anche se a volte:W), ma qui si sta parlando della donna.Anche tanti altri soggetti, razze, tipi umani lo furono ...
Ho probabilmente torto, ma sono cattivo. E' la mia demonicità a ricordarmi quanti soggetti oppressi, vituperati, distrutti, offesi e tacciati di non umanità o non intelligenza abbiano, nonostante tutto, creato capolavori.Lo so ed hai ragione, come (quasi) al solito (anche se a volte:W), ma qui si sta parlando della donna.
Se in famiglia dovesse venire a mancare la partecipazione dell'uomo nella formazione del pargolo, io poi, non la vedo cosi' tragica... il figlio prima o poi dovra' affrontare il mondo...il mondo nostro, che e' maschio, sapra' apprendere da una molteplicita' di esperienze, anche se in ritardo, quello che in famiglia puo' essergli mancato.
No El_tipo, non si tratta della Storia di pornografia.... :wink:
Come non essere d'accordo! Quoto!!Io ho cercato di contestare proprio questa esclusività del ruolo di madre.Per me un figlio è un individuo che ha bsogno di un ambiente "sano" in cui vivere e che le figure genitoriali siano secondarie.beh, immaginavo che la tua posizione fosse originale e degna di rispetto,ma è la solita minestra. Voglio dire, di pareri intelligenti qui se ne sono sentiti molti, ma nessuno è uscito fuori dal nucleo della contraddizione.Se c'è una cosa da contestare assolutamente a questa società è il non riuscire a trovare una valida alternativa al sistema "FAMIGLIA". Il non essere in grado di concepire qualcosa di diverso dalla famiglia ci rende relagati all'idea dei genitori, del papà della mamma del maschio della femmina del gay del transessuale dell'allevatore, del complesso di edipo ecc ecc. Ma a quanto mi risulta il non avere una famiglia nel senso canonico del termine è una evenienza non affatto infrequente, e non appare che i figli allevati fuori dalla famiglia del mulino bianco siano poi cresciuti con dei problemi di natura psicologica. Io credo che un figlio non abbia bisogno di una famiglia, io credo che un figlio abbia bisogno di amore, e di strutture sociali in grado di fornirgliene ce ne potremmo inventare una infinità, anzicchè incaponirci nel credere in un sistema che forse è completamente sbagliato.
Ma questa discussione richiederebbe l'apertura di un altro thread
[...] In questo paese si è sempre, a mio avviso, concepita la famiglia come: madre padre e prole. Per me non è così. La famiglia è stato un completo fallimento [...]
Al di là di cosa io possa o non possa pensare sull'argomento - il che è poco valore, del resto - non posso esimermi dal notare una imprecisione, o almeno tale mi pare, all'interno del suo argomentare. La famiglia intesa come convivenza tra i congiunti non è uso (né costume) di questo singolo nostra Paese, quanto dell'umanità tutta: su quest'orbe in ogni cultura ed in ogni remoto lembo di terra abitato la donna ha allevato la sua prole con pazienza e devozione, e (quasi) dovunque il maschio è stato funzionale a tale allevamento, provvedendo nel miglior modo possibile al sostentamento di madri e figli.
Famiglia, piaccia o non piaccia, è la prima istituzione umana, nata ancor prima del superbo ed ingrato homo sapiens, ed ancora sopravvivente in natura all'interno dei più diversi stadi evolutivi; dal fiero lupo all'invisibile esserino unicellulare, ovunque presenzia - sottoscritto per volontà oppure no - il primo statuto della storia dei viventi. Che l'uomo possa sottrarsi alla necessità della biologia (e della genetica) è cosa assai ardua da stabilire, almeno per la mia formazione accademica inadeguata per diverso campo di indagine e soprattutto giovane età.
Sappiamo per certo, tuttavia, e questo mi premeva, che la famiglia è più di un fatto di costume assimilabile agli italiani come pizza mafia e mandolino: non si spiegherebbe l'universalità del suo formarsi in ogni luogo, in ogni tempo, e tra tutte le specie. Al più, diverso è lungo l'evoluzione il comportamento del maschio: quello della donna, la sua funzione primiera ed eterna è e sarà sempre stessa, per quanto tra gli umani sia forse possibile certo affrancamento. Madri e figli costituiscono dunque famiglia, che il maschi venga inglobato, è fattore contingente, non determinante. Tale legame esiste dai tempi della comparsa della vita, è inscritta nel nostro patrimonio genetico ancorché nella nostra cultura, tanto che questa assume sempre funzione di mero contesto.
In compenso questa discussione mi ha ricordato un'altra ragione per detestare Platone.
Ho precedentemente fatto una premessa che avrei parlato di questo paese escludendo volutamente gli altri. Poi farei osservare che in altri paesi per famiglia si intende anche la convivenza fra due uomini o due donne, fra un uomo e suo figlio o una donna e suo figlio e fra un uomo e una donna. Quindi il significato non è così tassativo!
La famiglia intesa come madre, padre e prole è il sociale che diventa istituzione non è biologia o gentica. Se si intendesse come evento riproduttivo, certo concordo pienamente con l'insieme di uomo+ donna=prole. Almeno sino ad ora è così,ma sappiamo che alla scienza non si può dar alcun limite.
Il punto di questo thread era quello di discutere se il ruolo della donna come unica educatrice abbia o meno arrecato un danno alla sua stessa prole.
Per me si!Ma per affermare ciò ho dovuto limitare e circoscrivere tale affermazione a questo paese ed ad un certo tipo di madri: possessive, superbe e così via.Le così dette"madonne" che credono di essere le uniche al mondo a poter dire la loro su come crescere un bambino per il solo fatto di averlo messo al modo.