asiul
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Cito testualmente: "questo "attrattore strano" che chiamiamo "ruolo" è stato assegnato nel tempo a seconda di certe caratteristiche che forse al giorno d'oggi non valgono più".
Secondo questo modo di vedere, prima e crudele colpevole fu madre natura; le sue leggi impongono l'ordine delle cose: dalle sue leggi traiamo le morali e le varie etiche, dal suo ordine perfetto derivano i nostri ordinamenti giuridici, di ieri, di oggi, ed anche quelli di domani avranno uguale provenienza. E' per natura che la vita debba perpetrarsi nel grembo di una donna, ferree leggi biologiche che non ammettono confutazioni; la forma giuridica della maternità e della famiglia potrà mutare negli aspetti futili, temporanei, contingenti, ma mai nella sua essenza, in quanto ampiamente presente nel nostro dna.
Per dirla in termini sicuri e comprensibili: nella sua contingenza la donna può trovare ampi margini di libertà individuale,
ma nella sua propria e più remota essenza, fuor che tutto, ella è madre, e di questo non può andare dimentica.
Mi domando ..ed in tutto questo dove si colloca il caso di Thomas Beatie. Siamo sicuri che l'essenza di una donna sia l'essere madre?:?
Io credevo che l'essenza di una donna in quanto essere umano fosse tutt'altro che quello di madre?
Un'altra domanda, quando si parla di libertà individuale della donna,quali sarebbero gli ampi margini?