asiul
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Difatti, scorrendo il post precedente, troverà il termine 'congiunti', non affatto esclusivo: anzi, del tutto inclusivo.
Io azzarderei un fondato sospetto su una intima correlazione tra diritto e biologia, tra 'sociale' e genetica.
Infatti, quanto volevo dire è proprio questo: la donna non potrebbe danneggiare la prole.. costitutivamente.
Le famose mamme all'italiana. Esistono, si sa. Solo non vedo nella nostra presente società effetti così deleteri riconducibili al loro modo di educare; insomma, è naturale, biologicamente, e per conseguenza sancito da Temi in persona che sia la madre ad occuparsi della sua prole, è così ovunque e per tutti: dove starebbe il disagio arrecatoci dalle nostre madri? Quali i difetti propri di noi italiani, ascrivibili alle nostre genitrici? La loro pedagogia spicciola sembra arrecare disastrosi esizi sociali: sì, ma quali?
In sostanza, discutere del ruolo della donna in società, illustrandone i nuovi spazi aperti in questo nuovo secolo, e quindi l'evoluzione anche della pedagogia, potrebbe essere fruttuoso; non lo è - mi pare - ragionare sulla inevitabile figura della madre e dell'istituzione della famiglia, non per fanatico conservatorismo, quanto per pratica osservazione del mondo animale: la famiglia, in qualunque forma, nuova o vecchia, sotto qualsiasi intendimento, continua a resistere nel diritto perché natura lo impone. La donna può affrancarsi dall'essere solo madre, non può invece dall'essere anche madre, e quindi parte di una famiglia.
Mi sarò spiegato? :?
Buona notte :wink:
Benissimo!Solo che non la pensiamo allo stesso modo.Tutto qui!:wink:
Buona notte anche a te..emh,posso darle del tu?:?