La tecnologia è amica/nemica del genere umano?

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Leggendo un trattato di storia economica, mi sono imbattuto in delle considerazioni interessanti sulle relazioni tra tecnologia economia e demografia. Chi parla sotto è il professor Cameron, gigante della storia dell'economia.

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Una possibile spiegazione correlazione tra crescita demografica/stagnazione/declino e fluttuazioni del reddito può essere ricavata analizzando l'interazione delle determinanti fondamentali dello sviluppo economico discusse in precedenza*. Come abbiamo detto, in presenza di una data tecnologia le risorse a disposizione di una società stabiliscono il limite superiore dei risultati economici che essa può conseguire, compresa la dimensione della sua popolazione. Il cambiamento tecnologico, che accresce la produttività e rende disponibili nuove risorse, ha l'effetto, per così dire, di sollevare il tetto, permettendo in questo modo un'ulteriore crescita demografica. Senza altre innovazioni tecnologiche, però, finisce per manifestarsi il fenomeno dei rendimenti decrescenti, la società incontra un nuovo tetto di produzione, e la popolazione si stabilizza di nuovo (o diminuisce) fino al momento in cui una nuova innovazione epocale [...] fa di nuovo aumentare la produttività e rende disponibili ulteriori risorse.

Storia economica del mondo I, Rondo Cameron, Il Mulino, 2009, pagine 34-35.

*
Qui pongo delle chiarificazioni. Ai fini scientifici, il professore definisce il concetto di sviluppo economico come una crescita economica accompagnata da un considerevole mutamento dell'organizzazione strutturale dell'economia. A questo proposito è utilizzato come concetto neutro, diversamente da progresso, entro il quale viene considerata la portata etica dello sviluppo. Insomma, è sottolineata la non corrispondenza di sviluppo e progresso, in quanto il primo non necessariamente ha come conseguenza il secondo.

Le determinanti dello sviluppo economico per Comeron sono molteplici, tuttavia per importanza e pertinenza in questo topic a noi è sufficiente quella che è stata definita matrice sociale, ovvero la combinazione di gruppi di variabili mutevoli nel tempo, quali l'innovazione tecnologica e le istituzioni sociali, nonché popolazione e risorse, tutte raffrontate al prodotto totale. Questo in particolare sarebbe la risultante di un meccanismo combinatorio strategico, ad opera del capitale umano, il quale si manifesta, più spesso, proprio nell'innovazione tecnologica.
Questo fenomeno, viene spiegato, rappresenta l'unico ostacolo (o difesa) contro l'incedere pericoloso della realizzazione della legge dei rendimenti decrescenti, sarebbe a dire quella legge mathusiana per la quale dati dei presupposti costanti, la produzione (Pil e èersino reddito pro capite) cresce, solo fino ad un certo punto, dopodiché comincia a decrescere. Questo pericolo è sempre stato scongiurato proprio grazie alla tecnologia: nuovi modi di sfruttamento delle risorse o addirittura nuove risorse introdotte nella produzione. Ciò in qualche modo ha sempre allargato il tetto massimo dei risultati economici conseguibili. E non meno è importante notare l'influenza della crescita e decrescita periodica della popolazione, e quindi il succedersi delle logistiche. E' dimostrato, dati alla mano, che nei periodi di forte incremento demografico, il prodotto totale ed il reddito pro capite tendono a crescere, mentre nelle fasi di decremento avviene l'inverso. Da qui il passo citato.

Passo a chiedere: possibile che l'innovazione tecnologica abbia un potenziale talmente vasto da influenzare, tramite lo sviluppo economico, persino l'andamento della specie? A quanto emerge dallo scritto postato, si evince fino a che misura la legge di Malthus sia stata rinviata dall'attualizzarsi. Ora, cosa cosa ne pensate?
 

Shoofly

Señora Memebr
Sì è possibile, direi quasi ovvio.

Più siamo, più consumiamo. Aumenta la necessità di risorse e aumenta lo sviluppo tecnologico per assicurarsele. A forza di aumentare di numero spolperemo il pianeta riducendolo all'osso.
Questo il percorso in soldoni.

Diciamo che il progresso tecnologico fa da forza catalizzatrice all'autodistruzione delle risorse disponibili sul pianeta. A meno che non si pensi ad un progetto di colonizzazione esterna.
In quel caso l'alto sviluppo tecnologico ci consentirebbe di salvarci la pelle, magari emigrando sul pianeta Melone 4.:mrgreen:

Allora il problema dovrebbe porsi in altri termini: la tecnologia che E' MOLTO amica del genere umano (chi ha il coraggio di affermare il contrario per me è da ritenersi un pazzo), in quale misura lo è del Pianeta Terra?
 

Shoofly

Señora Memebr
Il progresso tecnologico si pesa anche su cosette più banali della TAC, ma alle quali non sapremmo più rinunciare oggi: lo scaldabagno, i fornelli, la lavatrice, i mutandoni di lana e la cioccolata :mrgreen:

Se consideri che "progresso tecnologico" è stato scoprire che la selce scheggiata serviva a fare un sacco di cosette in più rispetto alle selci trovate in giro a casaccio.... permettimi di osservare che di strada se n'è fatta da allora. E buona, tutto sommato.
Certo, c'è sempre un biglietto da pagare prima dello spettacolo ma a conti fatti non mi sembra che il prezzo sia così schifido. :??
 

skitty

Cat Member
Anche secondo il mio parere non è possibile condannare a priori la tecnologia.
Sono d'accordo nel dire che sia "troppa", nel senso che troppi mezzi inquinano, che sono troppi i cellulari e le Tv, troppi i video giochi, eccetera...
Però non si può non riconoscere alcuni fatti, i più disparati ed i più semplici, lasciando stare le ovviamente utili scoperte medico-scientifiche, ma parlando di cose "piccole" (mi unisco a Shoof nell'esemplificare): il cellulare sarà una rottura o una fissa per molte persone, ma consente di comunicare anche in casi di urgenza e forte necessità; le poltrone che aiutano gli anziani ad alzarsi; i congegni per trasportare i diversamente abili per le scale; gli audiolibri e tutti i dispositivi per i non vedenti... Ecco così di getto mi saltano in mente queste cose.
Ribadisco, il troppo stroppia come si dice dalle mie parti, ma dire che sia tutto dannoso ed inutile non è a ragion veduta corretto. :)
 

Shoofly

Señora Memebr
E' vero, quando si perde il senso della misura c'è sempre sotto puzza di danno.
Peggio però sarebbe se arrivasse un Grande Fratello del cacchio salvifico ad imporre a tutti il limite di questa misura (usi tecno-scientifici compresi).
Nell'attesa di una nuova colonizzazione verso i vergini pianeti della Milky Way continuiamo a proporre soluzioni. Chissà, magari, serve.:mrgreen:
 
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