La Napoli-Portici sarebbe stato di interesse pubblico se avesse unito zone industriali o commerciali e se avesse avuto un prezzo accessibile a tutte le tasche; invece collegava Napoli con Portici, un paesino (allora) dove i nobili avevano fatto erigere le loro ville e andavano in villeggiatura, e si pensò a fare prezzi che non fossero proibitivi solo dal 1840 in poi. Che poi nei primi 40gg fosse frequentata da 90.000 persone, vuol dire che i nobili si divertirono molto mentre artigiani, contadini, pescatori, lavandaie… restarono esclusi.
Comunque, anche se il Meridione vide la prima ferrovia italiana, rimase indietro fin da subito rispetto al Centro Nord per vari motivi:
1. stendere i binari nella pianura Padana è relativamente facile, mentre nell’Appennino Campano o in Calabria, no, soprattutto all’epoca;
2. oltre ad essere più difficile è anche molto più costoso, perciò di fronte all’incertezza di un ritorno economico, può anche essere stata una scelta prudente (il Nord invece s’indebitò fino al collo trascinando con sé l’economia nazionale)
3. ferdinando II si rese conto che mentre le innovazioni tecnologiche per l’aristocrazia erano un passatempo, per la borghesia – che lui detestava - erano un mezzo per guadagnare soldi, potere ed emergere socialmente, perciò a un certo punto tirò il freno a mano.
Nel 1861, al momento dell’Unità d’Italia, il Nord contava 1.801Km di ferrovia, il Centro 535 e il Sud 184, una differenza abissale causata dai motivi di cui sopra, perciò in alcun modo si può dare la colpa ai savoia, al Piemonte o a Garibaldi; ad oggi la sproporzione continua ad esserci anche se i problemi tecnici sono stati ampiamente superati,
è una vergogna ma è anche un altro discorso che esula dal presente.
Le fonti di quanto sopra (in fondo i link) provengono dal Corriere del Mezzogiorno,
QuiCampania.it : il sito di chi ama la Campania! e
il portale del sud che ho scelto perché non mi risultano essere veicoli di propaganda sabauda o leghista; spero vadano bene.
Ti ringrazio per la correzione a proposito di ferdinando e francesco, anzi, onde evitare altri qui pro quo elenchiamoli un po' bene.
Nel 1816 gli austriaci impongono al Meridione ferdinando I re delle Due Sicilie, e ci resta fino al 1825 reprimendo tutti i moti che scoppiano a Napoli, Palermo e resto del regno, che avevano come obiettivo il riconoscimento di una Costituzione (come appunto quelle palermitane o napoletane del 1820).
Nel 1825 sale francesco I che anche se dura solo 5 anni, riesce a reprimere anche lui un moto carbonaro, quello del Cilento (1828), dove il generale di turno, a guerra vinta, per rappresaglia, mozzò un po’ di teste che mise in bella mostra e rase al suolo a cannonate le città di Bosco e Celle di Bulgheria.
Dal 1830 al 1859 abbiamo ferdinando II che nel 1849, per venire incontro ai siciliani che come tutti gli altri meridionali erano insorti contro di lui, offre di sua spontanea volontà (bisogna ammetterlo) una Costituzione: peccato fosse carta straccia in quanto
non prevedeva nemmeno la Libertà di Stampa (pensa che concessioni che faceva!). I siciliani la rifiutano e per punizione distrugge Messina a cannonate.
Poi va be’, dal 1859 c’è francesco II…
I borbone (ma ho trovato borboni anche su fonti italiane) sono stati degli spietati tiranni, dei porci che per conservare e aumentare il loro potere e ricchezze non si fecero mai alcuno scrupolo, né in Spagna, né in Meridione, né in Centro e Sud America, né in Africa…mai. Il migliore che hanno avuto finora è stato juan carlos I ex re di Spagna, che un paio di anni fa (quando ancora era re) venne beccato a esportare l’eredità ricevuta da suo padre in una banca svizzera.
Per quanto riguarda i savoia non posso assolutamente dire di meglio, anzi, mi dispiace che non abbiano mai fatto la fine dei romanov, almeno ci saremmo risparmiati i penosi siparietti di questi ultimi anni. Va bene o ci sono ancora dubbi sulla mia
sabaudicità?
Il problema di tutta questa feccia coronata è che hanno fatto finta di non capire che il potere impone doveri e il primo è la responsabilità verso lo stato e i suoi abitanti, non tutti i privilegi che hanno sempre preteso per se senza farsi scrupolo alcuno.
ferdinando II non ebbe mai tutti quei morti sulla coscienza per il semplice motivo che non aveva una coscienza, anzi a lui e a quei servi in divisa che gli ubbidivano saranno valsi parecchie medaglie di cui fregiarsi vita natural durante.
Baldassarre, posso chiederti per favore di rispondere alle seguenti domande?
1. Quanto ti pesano tutti i morti (meridionali) di cui sopra?
2. Abbastanza da farti schifare i borboni e il loro regno - imposto dagli austriaci - oppure no? Lo so che ti fanno schifo i savoia (anche a me), ma non è che un tanfo riesce a coprire l’altro!
3. Vedi nel Risorgimento una guerra di classe per il potere tra aristocrazia e borghesia, una guerra di classe tra aristocrazia e contadini per il controllo delle terre, una sorta di guerra fredda tra Austria, Francia e Gran Bretagna giocata su territorio italiano, l’azione espansionistica del Piemonte su tutta l’Italia (e non solo sul Meridione)… o vedi solo un’azione del nord contro il sud?
4. Pensi ci sia qualche legame tra il secessionismo meridionale contemporaneo e la mafia oppure no?
Grazie.
Borbone, il regno delle ferrovie? Falso mito, lo dimostrano i dati Svimez - Corriere del Mezzogiorno
Lo sviluppo delle Ferrovie nel Regno delle due Sicilie
la prima ferrovia d'Italia