Ciao a tutti, mi chiamo Matteo e ho 43’anni.
Da sempre ho la passione per la letteratura, poesia, arte. Adoro perdermi nelle biblioteche e nelle librerie; sia fisicamente che mentalmente. Quello che mi interessa di un libro non è la storia in se, ma come si presenta, il modo in cui è scritta. Come nel mio modo di pensare, sentire, vedere, ascoltare, sono più portato al modo che non alla sostanza. Al mezzo e non al fine. Mi piacciono i dettagli, i piccoli particolari, le sfumature. Non mi soffermo a quello che viene detto, ma a come viene detto. Non a quello che si fa, ma a come lo si fa. Sia negli altri che nella mia persona. La mia lettura non ha lo scopo di acculturarmi, anche se nell’atto del farlo, l’arricchimento personale che ne deriva, ti apre la mente sul mondo, ciò che ti circonda, e nella comprensione sempre più profonda di te stesso e degli altri; in quel processo interminabile di anni, mesi, giorni, ore e attimi… che si chiama vita. Sapevo che mi sarei perso scrivendo questa cosa, come è inevitabile perdersi quando si legge un buon libro: per sapere dove ti porterà, cosa avrà da dirti, cosa cambierà dentro di te.
Il mio interesse per la letteratura, va nell’assaporare il momento, nell’abbandono dell’atto creativo di cui tutti noi facciamo parte. Un atto a volte difficile, faticoso, altre… pieno di meravigliosi imprevisti e colpi si scena. quell’atto d’amore per cui noi siamo nati, e siamo portati a vivere insieme nel nostro cammino; fatto di tanti errori, e tante cose da imparare. Per gustare sempre più quel dono che ci è stato dato, ed il dono prezioso e unico che è ogni persona per ognuno di noi.
Sono entusiasta di essermi iscritto a questo forum, per arricchirmi dei vostri pensieri e punti ti vista, sui nostri cari e buoni, amici libri.
Grazie e buona giornata.
ps...buona pasqua.
Da sempre ho la passione per la letteratura, poesia, arte. Adoro perdermi nelle biblioteche e nelle librerie; sia fisicamente che mentalmente. Quello che mi interessa di un libro non è la storia in se, ma come si presenta, il modo in cui è scritta. Come nel mio modo di pensare, sentire, vedere, ascoltare, sono più portato al modo che non alla sostanza. Al mezzo e non al fine. Mi piacciono i dettagli, i piccoli particolari, le sfumature. Non mi soffermo a quello che viene detto, ma a come viene detto. Non a quello che si fa, ma a come lo si fa. Sia negli altri che nella mia persona. La mia lettura non ha lo scopo di acculturarmi, anche se nell’atto del farlo, l’arricchimento personale che ne deriva, ti apre la mente sul mondo, ciò che ti circonda, e nella comprensione sempre più profonda di te stesso e degli altri; in quel processo interminabile di anni, mesi, giorni, ore e attimi… che si chiama vita. Sapevo che mi sarei perso scrivendo questa cosa, come è inevitabile perdersi quando si legge un buon libro: per sapere dove ti porterà, cosa avrà da dirti, cosa cambierà dentro di te.
Il mio interesse per la letteratura, va nell’assaporare il momento, nell’abbandono dell’atto creativo di cui tutti noi facciamo parte. Un atto a volte difficile, faticoso, altre… pieno di meravigliosi imprevisti e colpi si scena. quell’atto d’amore per cui noi siamo nati, e siamo portati a vivere insieme nel nostro cammino; fatto di tanti errori, e tante cose da imparare. Per gustare sempre più quel dono che ci è stato dato, ed il dono prezioso e unico che è ogni persona per ognuno di noi.
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