E' la biografia di Howard Hughes, un multimiliardario texano che eredita una fortuna da suo padre e che con grande spregiudicatezza e talento investe nell'aviazione, sia nella costruzione di aerei che nel guidare lui stesso vari prototipi. Amante del cinema e delle belle donne diventa produttore ad Hollywood ed intreccia varie relazioni anche con attrici del calibro di Katherine Hepburn e Ava Gardner. Affetto da disturbi ossessivo compulsivi, manie di grandezza e fobie che lo portano ad un isolamento progressivo e alla perdita del contatto con la realtà, sarà il protagonista di una battaglia per ottenere la possibilità di effettuare voli transoceanici e continuamente perso nel sogno di costruire il più grande e potente aereo passeggeri del mondo.
La vita di Hughes è un soggetto cinematografico anche troppo ricco per una sola biografia e allora Scorsese accentua i riflettori sul pilota, il progettista, l'investitore, il produttore e l'amante di belle dive, tutto condito dai disturbi che lo perseguitavano e che lo portavano a vedere sporcizia dappertutto, a lavarsi le mani fino a farsele sanguinare, a bere solo latte e a isolarsi da tutti per evitare ogni contatto, come se fosse sempre in quarantena. Il film è eccessivo in tutto, anche la recitazione lo è come la ripetizione degli stessi passaggi che appesantiscono troppo la narrazione. Sufficiente, sarebbe anche buono se Scorsese l'avesse scorciato almeno di mezz'ora abbondante.
La vita di Hughes è un soggetto cinematografico anche troppo ricco per una sola biografia e allora Scorsese accentua i riflettori sul pilota, il progettista, l'investitore, il produttore e l'amante di belle dive, tutto condito dai disturbi che lo perseguitavano e che lo portavano a vedere sporcizia dappertutto, a lavarsi le mani fino a farsele sanguinare, a bere solo latte e a isolarsi da tutti per evitare ogni contatto, come se fosse sempre in quarantena. Il film è eccessivo in tutto, anche la recitazione lo è come la ripetizione degli stessi passaggi che appesantiscono troppo la narrazione. Sufficiente, sarebbe anche buono se Scorsese l'avesse scorciato almeno di mezz'ora abbondante.