Frundsberg
New member
Vorrei dedicare questo pensiero ad alcune persone, compagne e compagni di strada che, come angeli ciechi, hanno compreso molto: Ila78, Nerst, Patrizia, Ger, Sally e, ovviamente, la mia cara e paziente amica Lucylla. E' poca cosa, ma per me è molto. Vasilij Grossman, in Panta rei, "Tutto scorre", scrive questa meraviglia.
Parla di gulag, ma le prime traduzioni anche slave...in mancanza di conoscenza di quello che era il secondo inferno dopo quello nazista...traslavano con "lager".
Oggi sappiamo che non cambiava molto.
E' a voi, magnifiche amiche ed amici, che voglio regalare questa frase. E permuto qui, non me ne voglia, una frase del grande Peter Sellers :"Nella mia vita ho conosciuto pochi amici signori...ma in compenso ho avuto molti signori amici".
" ... Tra il lager femminile e quello maschile correva una striscia di terra disabitata; la chiamavano la zona del fuoco: le mitragliatrici aprivano il fuoco non appena una persona appariva sulla terra di nessuno. Strisciando sul ventre, i criminali attraversavano la zona del fuoco, si scavavano un passaggio scivolando sotto il ferro spinato, oppure lo scavalcavano, e chi non aveva fortuna restava steso lì, con la testa perforata da una pallottola o le gambe fracassate.
Tutto ciò ricordava il folle, tragico cammino dei pesci in fregola risalenti il corso dei fiumi,
sbarrati dalla diga".
Ora vedete, ragazze ,ragazzi, che poi Grossman sia stato accoppato come uccello di passo anche lui, in verità, m'interessa poco.
Egli vive oltre la fine, la persecuzione, il delitto, la morte.
Perché gli imbecilli credono di arrivare al sole di queste parole...ma non ce la faranno mai. Le loro ali sono di cera.
Jan
Parla di gulag, ma le prime traduzioni anche slave...in mancanza di conoscenza di quello che era il secondo inferno dopo quello nazista...traslavano con "lager".
Oggi sappiamo che non cambiava molto.
E' a voi, magnifiche amiche ed amici, che voglio regalare questa frase. E permuto qui, non me ne voglia, una frase del grande Peter Sellers :"Nella mia vita ho conosciuto pochi amici signori...ma in compenso ho avuto molti signori amici".
" ... Tra il lager femminile e quello maschile correva una striscia di terra disabitata; la chiamavano la zona del fuoco: le mitragliatrici aprivano il fuoco non appena una persona appariva sulla terra di nessuno. Strisciando sul ventre, i criminali attraversavano la zona del fuoco, si scavavano un passaggio scivolando sotto il ferro spinato, oppure lo scavalcavano, e chi non aveva fortuna restava steso lì, con la testa perforata da una pallottola o le gambe fracassate.
Tutto ciò ricordava il folle, tragico cammino dei pesci in fregola risalenti il corso dei fiumi,
sbarrati dalla diga".
Ora vedete, ragazze ,ragazzi, che poi Grossman sia stato accoppato come uccello di passo anche lui, in verità, m'interessa poco.
Egli vive oltre la fine, la persecuzione, il delitto, la morte.
Perché gli imbecilli credono di arrivare al sole di queste parole...ma non ce la faranno mai. Le loro ali sono di cera.
Jan