Yu Hyun-mok - Flame

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Un uomo ferito braccato nella foresta ripercorre la sua vita e le scelte che ha fatto fino a quel momento che sono quelle di adeguarsi a tutti gli avvenimenti storici che gli sono passati davanti agli occhi senza far niente, a differenza del padre che è stato ucciso perché lottava per la libertà contro l'occupazione giapponese. Gli avvenimenti sono quelli che hanno visto protagonista la Corea fino alla guerra di Corea appunto, dove la riflessione del regista è sul ruolo che hanno avuto tutti nell'accettare man mano la dominazione giapponese fino al comunismo, con tutti i suoi personaggi di regime che si sono adeguati al vento politico che stava soffiando in quel momento, senza scrupoli, oppure come lui che non ha mai preso posizione contro i dominatori o le ideologie e i soprusi che ha dovuto sopportare.
Il regista alla fine costruisce un bellissimo film che però appare troppo ideologico per il nostro modo di vedere anche se la situazione coreana è molto complessa, difficile queindi valutare le scelte anche politiche del regista. Film visto nella retrospettiva sul cinema coreano degli anni settanta al Far East Film Festival.
 
G

giovaneholden

Guest
Considerato uno dei maggiori registi coreani di ogni tempo,il suo film Obaltan del 1961 viene considerato un capolavoro,in questa opera per molti versi assai pregevole in quanto rivisita la storia della Corea,per noi pressoché sconosciuta,tranne la parentesi della guerra tra il sud e il nord del paese,riveste però il tutto all'interno di un eccessivo formalismo ideologico che intrappola e ingessa la pellicola. Un vero peccato,ma la cosa è capibile alla luce delle tensioni molto forti tra Pyongyang e Seoul.
 
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