Manson, Marylin - La mia lunga strada dall'inferno

Dallolio

New member
Biografia di Brian Warner, ove narra in quale modo egli sia entrato nel mondo della musica e soprattutto da quale degradato contesto umano e morale provenisse; apprenderemo quindi il contenuto del personale inferno del cantante, caratterizzato dalla presenza di un nonno con comportamenti innominabili.
Marylin Manson in alcune canzoni mostra di essere un genio, tuttavia in molte altre dimostra chiaramente di voler fare "cassa" e queste due caratteristiche si riflettono anche nel libro che, pur avendo indubbi aspetti di interesse (anche solo perchè ci permette di conoscere l'ipocrita mondo dei cristiani radicali, che qui non conosciamo) è molto effettistico e contiene brani che tendono unicamente a creare un'icona vivente.
Non posso comunque negare che fu importante nella mia adolescenza la lettura di questo libro, non tanto per l'adesione ai modelli di comportamento qui proposti, che ho sempre fermamente rifiutato, ma per l'illustrazione dell'esistenza "altra", non conformista, lontana dalla piattezza e dall'ipocrisia che ovunque si vede e si vedeva... Manson a mio avviso è un genio sprecato

Voto: Non classificabile, inteso come impossibilità da parte mia di esprimere una valutazione adeguata, essendo un libro che per me ha significato molto ma di cui sono consapevole, da lettore, dei difetti oggettivi.
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Mai piaciuto il personaggio, falso fino al midollo, come la sua estetica, artefatta e tutto fumo niente arrosto. Non a caso i lavori notevoli che ha tirato fuori (antichrist superstar su tutti) sono de facto opera di Trent Reznor, suo mentore (e burattinaio, aggiungo io). Sparito Reznor, sparito anche l'interesse che poteva suscitare Manson :D.

Un Alice Cooper (ma anche un contemporaneo Rob Zombie) dà le piste 10 a 0 a Manson.
 

Dallolio

New member
Non sono completamente d'accordo; il merito di Manson è stato soprattutto quello di aver utilizzato in modo volutamente eccessivo il fetish e le scenografie grottesche; in questo è un maestro, specialmente tenendo conto che riesce a unire tali coreaografie con delle canzoni che a mio avviso hanno in sè una notevole potenza espressiva. Naturalmente ha dietro di sè una buona equipe, ma credo che il suo merito stia anche in questo: è un grande creatore di spettacoli e di "miti"... per tornare al libro secondo me merita di essere sfogliato, nonostante sia molto difficile comprendere fin dove si spinge l'autorappresentazione e fin dove giunge invece la narrazione di sè.
 
Alto