Ad Adam viene diagnosticato un cancro, a cui si soppravive nel 50 per cento dei casi. Ha 27 anni e una vita molto normale, deve cominciare ad affrontare la chemioterapia con il sostegno dell'amico d'infanzia, di una fidanzata, i genitori, la psicoterapeuta, ognuno cerca di farlo a modo suo, trovandosi tutti in difficoltà davanti ad una prognosi così pesante.
Nonostante le apparenze il film di Levine ha una leggerezza e una verità insolite per questo genere di film, grazie soprattutto alla sceneggiatura di Will Reiser, che descrive la sua esperienza personale e all'interpretazione di attori insolitamente in parte e credibili nei loro ruoli. Certo il film ha momenti di forte commozione, ma anche di umorismo, mostrando in modo molto sincero, quello che potrebbe accadere alla persona e a chi ti sta vicino, quando si viene a conoscenza di avere un tumore maligno. a me è piaciuto molto, nonostante alcune svirgolate emotive, che però nel contesto ci stanno e in mezzo a tanta fuffa questo film sicuramente dice qualcosa.
Nonostante le apparenze il film di Levine ha una leggerezza e una verità insolite per questo genere di film, grazie soprattutto alla sceneggiatura di Will Reiser, che descrive la sua esperienza personale e all'interpretazione di attori insolitamente in parte e credibili nei loro ruoli. Certo il film ha momenti di forte commozione, ma anche di umorismo, mostrando in modo molto sincero, quello che potrebbe accadere alla persona e a chi ti sta vicino, quando si viene a conoscenza di avere un tumore maligno. a me è piaciuto molto, nonostante alcune svirgolate emotive, che però nel contesto ci stanno e in mezzo a tanta fuffa questo film sicuramente dice qualcosa.