Cole, Nigel - We want sex

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
Essex, 1968. Rita O'Grady guidò lo sciopero di 187 operaie alle macchine da cucire, sciopero che pose le basi per la Legge sulla Parità di Retribuzione. Lavorando in condizioni insostenibili e per lunghe ore, le donne della fabbrica della Ford di Dagenham perdono la pazienza quando vengono riclassificate professionalmente come "operaie non qualificate". Con ironia, buon senso e coraggio riescono a farsi ascoltare dai sindacati, dalla comunità locale ed infine dal governo. Rita, la loquace e battagliera leader del gruppo, risulterà un ostacolo non facile per gli oppositori maschi e troverà sostegno nella deputata Barbara Castle che le consentirà di sfidare il Parlamento.

Sono diritti, non privilegi.
Non oso pensare a quante persone siano rimaste fuorviate dal titolo del film, aspettandosi chissà quale storia piccante, ne conosco giusto un paio.
Titolo a parte, qui, il regista de L'erba di Grace e Calendar girls sfoggia il suo talento nel saper raccontare, con toni leggeri e pacati e con una vena tutta britannica, temi impegnati. In questo caso, ci mostra un avvenimento storico fondamentale, una battaglia sacrosanta e inevitabile per la conquista dei diritti fondamentali e del rispetto, e lo fa con garbo, forse troppo, e in maniera semplicistica, nel senso che non si perde in troppi dettagli ma rimane ben saldo al nocciolo della questione. Un film ben girato e ben interpretato, forse leggermente troppo sobrio per i miei gusti, avrei preferito un tocco di pathos in più, ma indubbiamente è da vedere.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Gran bel film davvero.
Queste storie che hanno per protagoniste donne realmente vissute che hanno cercato di cambiare le cose mi conquistano sempre.
Ora però mi piacerebbe sapere se Rita è ancora viva.Devo documentarmi.
Il sorriso compiaciuto di Bob Hoskins è fenomenale! Ce ne vorrebbero di più di uomini come loro :wink:.
 

Meri

Viôt di viodi
Quello che mi ha colpito di questo film è stato il fatto che eravamo già negli anni '60 in una Inghilterra modernissima, dove però si riteneva corretto pagare le donne meno degli uomini. Igoranza profonda:?
 

velvet

Well-known member
Piacevole questo film, non troppo brillante ma ben fatto, con una protagonista realistica, non troppo eroina.
Anche se ambientato nella lotta femminile degli anni '60 è molto moderno, purtroppo anche oggi a parità di lavoro molte donne vengono pagate meno degli uomini, anche se non dichiaratamente come allora.
Inoltre la difficoltà della protagonista di gestirsi tra realizzazione della propria identità lavorativa e la famiglia, con un marito che la appoggia ma non manca di far notare le difficoltà che questo comporta è anche questo molto attuale.
Infine non da poco la critica non troppo velata ai sindacati.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Tratto da una storia vera di lotte sindacali al femminile che sottolinea che il sessismo e la discriminazione nei confronti delle donne siano trasversali e che tutto quello che si è conquistato in materia di diritti sia anche merito di eroiche operaie che si sono battute fino in fondo per ottenere la parità. almeno sulla carta.
Il film perde di mordente quando si trasforma troppo in commedia all'inglese, ma questa è la cifra del regista e tutto sommato ci sta.
 
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