Wharton, Edith - Anime attardate/La tragedia della Musa

Minerva6

Monkey *MOD*
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Entrambi i racconti fanno parte della raccolta "Pienezza di vita.Racconti italiani" (Passigli Editori) ma io li ho letti nell'edizione speciale uscita in edicola con Il sole 24ore per la serie Racconti d'autore.

Nel primo mi sono molto identificata perchè si fa riferimento al matrimonio e alla convivenza (per l'epoca -siamo nel 1899- l'argomento era ancora più delicato).
Ecco alcune citazioni rilevanti:
-Nessuno di noi due crede a un'astratta "sacralità" del matrimonio;sappiamo entrambi che non c'è bisogno di alcuna cerimonia che consacri il nostro amore reciproco;e allora che scopo ci sarebbe a sposarci,se non la segreta paura che l'uno possa voler liberarsi dell'altro,oppure il segreto desiderio di riguadagnare gradualmente la stima di quelle persone di cui abbiamo sempre deriso ed odiato la moralità convenzionale?
-Sai,comincio a capire a cosa serve il matrimonio.Serve a tenere due persone separate l'una dall'altra.A volte penso che due che si amano possono essere salvati dalla follia solo dalle cose che vengono a frapporsi tra loro - figli,doveri,visite,seccatori,parenti- tutte le cose che proteggono le persone sposate l'una dall'altra.Noi siamo stati troppo vicini - questo è stato il nostro peccato.Ciascuno di noi ha visto l'anima dell'altro senza veli.
-Nulla è più sconcertante per un uomo dei processi mentali di una donna che sta cercando di spiegare razionalmente le proprie emozioni.

Anche il secondo è stato molto coinvolgente,ma stavolta non sul piano personale...purtroppo finora non sono mai stata Musa ispiratrice per qualcuno :wink:.
 
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