Salvatores, Gabriele - Educazione Siberiana

per chi lo avesse perso all'anteprima al cinema lo scorso febbraio, non è mai troppo tardi grazie al cinema d'estate.
L'ultimo di Salvatores mi è piaciuto anche se non aderisce pienamente ai miei gusti. La sceneggiatura è dello stesso Salvatores, tratta da un romanzo di Nicolai Lilin. E' ambientato nella Russia contemporanea e costruito con continui flashback alle vicende del passato dei protagonisti; i Siberiani appunto, i quali vivono nella loro comunità (o clan) seguendo un codice comportamentale che li porta ad essere dei guerrieri, leali, che disprezzano il danaro (e in un certo qual modo l'escalation capitalista e la rincorsa alla ricchezza). L'ho trovato molto originale nelle ambientazioni, nella storia, ma non altrettanto nell'intreccio, forse un po scontato (il finale è di quelli che ti fa dire "uddio sempre la stessa storia"). Alcune delle trovate registiche le ho trovate troppo semplicistiche, come a voler imboccare lo spettatore. Questo sicuramente attira un pubblico piu di massa, con finalità piuttosto discutibili.
E' complessivamente un film d'azione, piu emotivo che profondo.
Uno dei lavori piu importanti del 2013 e quindi da vedere.

Un film di "formazione" e di vita che ci catapulta in splendidi e gelidi paesaggi. Una cornice affascinante fa da sfondo a un film che forse non racconta nulla di nuovo ma indubbiamente lo racconta bene, ha il pregio di essere ben confezionato e ben fatto, con delle scene riuscite e attori in parte, Malkovich in primis.
Il film sa incuriosire e mantenere desta l'attenzione fino alla fine, anche se nella seconda parte cala un pò.
Piacevole da seguire ma non riesce a colpire il segno. Sono curiosa di leggere il libro a questo punto.

L'ho visto ieri sera, ma non ho letto il libro di Lilin anche se all'epoca in cui uscì mi incuriosì parecchio.
Non me la sento di giudicare la storia perché ho capito che è davvero successa all'autore, quindi la rispetto e basta.
L'ho trovato interessante da vedere. E superbo come sempre Malkovich!

Mi sono resa conto che Salvatores negli ultimi anni ha una predilezione per i film tratti da romanzi, in particolare quelli piuttosto crudi (come questo e quelli di Ammaniti, che lo stesso non ho letto).