Bary, Nicolas - Il paradiso degli orchi

Tratto dal primo libro della fortunata saga di Monsieur Malaussène di Daniel Pennac, il film narra dello strampalato universo di Benjamin Malaussène. Professione: capro espiatorio presso i grandi magazzini di Parigi. Quando cominciano ad esplodere alcune bombe dentro il centro commerciale, Benjamin diventa il sospettato numero uno, e aiutato dai fratelli e dall'amata "zia Julie", dovrà per la prima volta scagionarsi e trovare il vero colpevole.

Sono corsa a vedere il film al cinema ieri sera... non potevo certo non vedere il film tratto dal primo libro della saga Malaussene... speravo tanto che qualcuno lo girasse prima o poi...
diciamo che il mio giudizio finale si aggira intorno al 3.5/5, una sufficienza abbondante, considerate che al libro darei un 5/5...

aspetti negativi e divergenze con il libro:
- il Piccolo ha gli occhiali BLU (perchè???)
- non c'è Clara (a parte al fatto che è la sorella preferita di Benjamin... mi chiedo se hanno pensato a come rimediare nei prossimi film... come faranno a girare La prosivendola, senza Clara???)
- Clara viene praticamente sostituita da Louna che è incinta ma non si conosce il padre... avrà poi una bambina e non due gemelle (perchè???)
- non si capisce il vero motivo della sparizione dei bambini al centro commerciale ( e di conseguenza la critica sociale è molto più edulcorata)
- non viene affatto spiegato perchè Benjamin fa cilecca con Julie (che tra l'altro viene chiamata solo zia Julia...), quindi passa per semplice sfigato...
- Il Piccolo non ha incubi... e Julius avrà solo una crisi epilettica di cui non viene spiegato il motivo...
- La Regina Zabo non ha affatto la testa gigante!!

aspetti positivi, per cui comunque vale la pena di vedere il film:
- viene mantenuta una certa ironia nei dialoghi e il ritmo è sempre piuttosto incalzante
- Stojil è interpretato da EMIR KUSTURICA
- le storie che racconta Benjamin alla tribù, prima di andare a letto, sono rese molto bene e hanno un bel effetto surreale, compresa la consueta smentita finale di Jeremì
- gli attori interpretano in modo più che accettabile la parte... (forse Therese è un po' troppo morbida...)
- le scenografie (considerate che è tutto ambientato nella parigi di oggi, con un centro commerciale anni 2000...)

sarei curiosa di sapere i vostri commenti se lo avete visto... perchè su internet ho trovato solo recenioni banali (piene di errori) solo una delle quali ammetteva la mancanza di Clara, scusandola, tra l'altro, come poco sceneggiabile (perchè?????)

Mi toccherà finire il libro :MM e poi correre a vedere il film perché mi hai incuriosito con tutti questi perchè

Oddio, sono curiosissima di vederlo, ma l'assenza di Clara è assurda, non ha senso la tribù dei Malaussène senza Clara :?
E la parte in cui Benjamin fa cilecca e spiega perché è una delle pagine più belle del libro XD
Ecco, confermo la mia paura di vedere questo film per timore di esserne delusa, io ho adorato la saga dei Malaussène per permettere che qualcosa mi distrugga il mito!

Ieri ne ho visto 3/4, poi ho dovuto interromperlo perché stavo morendo di sonno.
Non perché il film fosse soporifero, intendiamoci, ma perché era tardi ed ero molto stanca.
Comunque... boh... :?

Amo alla follia la strampalata e ingegnosissima famiglia Malaussene. Quando ho finito tutti i libri ne ho sentito la mancanza per mesi e mesi.
Ma questi qui, in carne e ossa, non so. Credo che sia inevitabile, è matematico: se ti affezioni tanto ai personaggi di un libro, quando li vedi in un film non ti piaceranno, o se anche ti paceranno, non sarà mai con la stessa intensità.

In questo film ci sono mancanze e variazioni rispetto al libro inspiegabili. Di solito alcune variazioni sono giustificabili dallo spazio ridotto di due ore che un film deve rispettare, ma cambiare il nome a Clara a cosa serve? Perché? E questo è solo l'apice dell'iceberg.

Molto perplessa. :??

Molto deludente, da par mio. C'è da dire che non mi è difficile immaginare Pennac, col suo delizioso lassismo, dare il suo assenso al film anche solo per vedere cosa ne sarebbe venuto fuori, e per non far rimaner male gli attori.
Comicità troppo forzata, alla francese (in stile ispettore Clouseau) che non c'entra veramente nulla col libro, molto più ironico e raffinato. I personaggi sono piattissimi, e sembra che l'unica trovata per dare una parvenza d'astuzia sia la rapidità dei dialoghi. Musiche censurabili, da classica commedia, fotografia zoppicante, regia anonima.
Storia banalizzata all'inverosimile, nessuna attenzione alla realtà sociale di Belleville, al mondo della tribù. Il dialogo tra Benjamin e Julie, tra i migliori del libro, piazzato proprio a forza nella scena della terza esplosione, dove non c'entrava proprio niente.
Ne hanno fatto un filmino, piacevole a vedersi se devi passare un'ora su RaiMovie mentre stai cucinando, ma niente di più.
Bocciato.

Non ho letto il libro, anzi non ho mai letto nulla di Pennac, quindi ho potuto godere della visione di questo film senza pensare alle differenze o alle somiglianze e senza il rischio di restare delusa. Mi è andata bene :wink: !
L'ho trovato divertente ma anche (piacevolmente) inquietante. Unisce il mistero sul passato alle vicende rocambolesche del protagonista e della sua strana famiglia. Mi piacerebbe vederne altri tratti dai successivi romanzi, tanto non li leggerò.
Il mestiere di "capro espiatorio" è una genialata, anche se io non credo che sarei capace di prendere in giro i clienti :boh:. All'inizio però non avevo capito che fosse d'accordo, credevo che davvero lo stavano mettendo in mezzo.
Per quanto riguarda la critica sociale più edulcorata (di cui parla velmez) io ho inteso che il vecchio proprietario del centro commerciale era un pedofilo che poi aveva ucciso i bambini (perciò erano spariti). In effetti non lo dice chiaramente, punta più sull'aspetto leggero della storia, ma si capisce lo stesso. E' così?

Minerva6 ha scritto:

Non ho letto il libro, anzi non ho mai letto nulla di Pennac, quindi ho potuto godere della visione di questo film senza pensare alle differenze o alle somiglianze e senza il rischio di restare delusa. Mi è andata bene :wink: !
L'ho trovato divertente ma anche (piacevolmente) inquietante. Unisce il mistero sul passato alle vicende rocambolesche del protagonista e della sua strana famiglia. Mi piacerebbe vederne altri tratti dai successivi romanzi, tanto non li leggerò.
Il mestiere di "capro espiatorio" è una genialata, anche se io non credo che sarei capace di prendere in giro i clienti :boh:. All'inizio però non avevo capito che fosse d'accordo, credevo che davvero lo stavano mettendo in mezzo.
Per quanto riguarda la critica sociale più edulcorata (di cui parla velmez) io ho inteso che il vecchio proprietario del centro commerciale era un pedofilo che poi aveva ucciso i bambini (perciò erano spariti). In effetti non lo dice chiaramente, punta più sull'aspetto leggero della storia, ma si capisce lo stesso. E' così?

Clicca per allargare...

come non leggerai mai i libri????? perché????? :OO

comunque sì, hai capito bene, però, a mio parere, l'argomento viene sviato non poco... quello che è fondamentale in Pennac è che tutti hanno una ragione: nel mondo di Pennac anche gli assassini hanno una motivazione, sono umani, tutti abbiamo i nostri pregi e difetti e credo che non ci sia autore al suo pari nel rappresentare questa cosa!

velmez ha scritto:

come non leggerai mai i libri????? perché????? :OO

comunque sì, hai capito bene, però, a mio parere, l'argomento viene sviato non poco... quello che è fondamentale in Pennac è che tutti hanno una ragione: nel mondo di Pennac anche gli assassini hanno una motivazione, sono umani, tutti abbiamo i nostri pregi e difetti e credo che non ci sia autore al suo pari nel rappresentare questa cosa!

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Niente di personale, anzi sarei quasi attratta perché visto che il film mi è piaciuto immagino che i libri mi piacerebbero ancora di più, ma avendone già troppi in lista desideri, ho dato la cosa per scontata. Ma in effetti, mai dire mai :wink:.
Però certe volte preferisco vedere direttamente il film, così evito di restare delusa :boh:. Cmq grazie per avermi risposto .