Badham, John - La febbre del sabato sera

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Non ci credo che questo cult degli anni '70 non sia già nella Piccola cineteca!!! :mrgreen:
Tony Manero (e chi non lo conosce?), alias John Travolta, lavora tutta la settimana in un negozio di vernici, ma vive in perenne attesa del sabato sera, quando finalmente potrà scatenarsi in discoteca con gli amici. Tony appartiene a una famiglia di origine italoamericana del ceto proletario, con la quale ha un rapporto piuttosto conflittuale. Non ha rivali nel ballo, né con le ragazze, ma non si concede facilmente :mrgreen: In discoteca, conosce Stephanie, intellettuale un po' snob e un po' più grande di lui; insieme si prepareranno per una gara di ballo. Con lei, che lo guarda dall'alto in basso pur non provando per lui indifferenza, tutta la sbruffoneria di Tony andrà a farsi friggere ...
Trama a parte, rivedendolo a distanza di tanti anni devo dire che mi sembra un film intelligente e non superficiale. Ho pensato di riguardarlo giusto per ascoltare la (sempre fantastica!) colonna sonora, e invece mi ha stupito positivamente. Non si tratta solo di un film musicale; racconta efficacemente la confusione e il disagio dei giovani americani non ricchi di quell'epoca, i sogni, le idealizzazioni, i rapporti all'interno del gruppo, dove esiste, come forse in ogni tempo, un leader sbruffone (che, da spettatrice, avrei preso molto spesso a schiaffi) - ovviamente Tony - ai cui piedi cadono tutti gli altri e soprattutto il più timido e indifeso della compagnia; le differenze sociali, a partire dal rapporto tra Tony e Stephanie; il razzismo, l'emarginazione, le risse tra bande; i rapporti all'interno della famiglia, il desiderio di libertà dei figli mescolato al senso di colpa per aver deluso i genitori; il sesso e i rapporti tra i ragazzi e le ragazze le quali, bisogna dire, appaiono qui troppo spesso come zerbini/oche sbavanti dietro Travolta come fosse un dio :mrgreen:
Anche il finale è piuttosto rivoluzionario, anomalo.
Credo che tutti l'abbiamo visto una volta, per lo meno chi non è più un ragazzino :D ma ne consiglio la ri-visione.
 

Meri

Viôt di viodi
Bellissimo film, non scontato, non banale. Almeno una volta bisogna vederlo.
 
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