Weihui Zhou - Shanghai Baby

ROSEMARY

***Chef Member***
Shanghai Baby racconta di Coco, venticinquenne ambiziosa e inquieta, ex giornalista e scrittrice, cameriera in un bar di Shanghai. Coco ama Tiantian, un ragazzo alto e bello, ma impotente e dedito all'eroina. Al tempo stesso ha un sogno: scrivere il romanzo che dovrebbe renderla celebre. Un giorno conosce Mark, un uomo d'affari tedesco, sposato. E non esita a intrecciare con lui una rovente storia di sesso e a tradire Tiantian pur continuando ad amarlo perdutamente, con intensità disperata. Progioniera di un gioco distruttivo, divisa tra due sentimenti in conflitto - l'amore e la passione - rischia di andare alla deriva, di perdere il controllo sul proprio destino. Ma trova nella vita, con le sue esaltazioni e le sue sofferenze, la forza per rimettersi in strada e affermarsi come scrittrice. Sullo sfondo, descritta con grazia e freschezza, si staglia la magica città di Shanghai, misteriosa e sfavillante di luci, variopinta e chiassosa, invasa da giovani che come Coco hanno una mentalità libera e idee all'avanguardia, che frequentano le discoteche e si stordiscono di musica tecno, che vivono come se non esistesse un domani.


Il libro si è affermato come un caso letterario clamoroso, infatti le autorità di Pechino lo hanno messo al bando per il suo contenuto scabroso...ma nonostante questo, Weihui è oggi la più popolare scrittrice cinese.

parere personale: ci sono tanti, forse troppi riferimenti a marche di prodotti di moda o di tendenza che sono citati continuamente nel libro....mi sono chiesta se l'autrice stesse scrivendo un libro o stesse facendo solo delle pubblicità...troppe scene erotiche....secondo me poteva raccontare la storia di due amori, uno "spirituale" e l'altro "carnale" senza tutte quelle scene di erotismo...
nell'insieme il libro si legge scorrevolmente ma mi ha un po deluso il finale...
 
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Nikki

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Mi rendo conto che è poco più che un romanzetto...ma il personaggio di Coco mi è entrato fin sotto la pelle! e lo stile di scrittura è leggero e agile come una farfalla (il romanzo che la protagonista ha scritto si intitola "Il grido della farfalla").

Mi piace sempre rileggerne qualche riga, a caso:
"In fin dei conti" pensavo, "ho solo venticinque anni. Sono giovanissima, la mia vita è come una carta di credito che consente di fare acquisti senza dover pagare in contanti: il conto arriverà solo a fine mese. E sono più raggiante di tutte queste insegne al neon, più ricca di un Bancomat."

"Ero triste e stanca, non sapevo più nemmeno io come mai avevo deciso di venire a Pechino. Ero agitata, superficiale, non coerente, come un'anima dannata che si muove perennemente senza mai fermarsi, neanche per un istante. Avvertivo una stanchezza tremenda, la mia completa nullità; persino la creazione letteraria non era in grado di farmi sentire più sicura, più soddisfatta. Non avevo niente e nessuno, l'unica cosa che ero stata capace di fare era volare qua e là, e passare le notti in bianco, non riuscivano a salvarmi né la musica, né l'alcol, né il sesso. E così, giacevo a letto, in piena notte, senza riuscire ad addormentarmi, come un cadavere con gli occhi aperti. Pensavo: "Sono destinata a sposare un cieco con un cuore buono, perché anch'io vedo solo l'oscurità. Questo è il volere di Dio".

Credo che lo rileggerò..per la quarta volta!:mrgreen: è un personaggio che mi dà forza, è come ascoltare la musica quando si corre..non so perché! è un libro amuleto..

ah, e diffidate dal film...non c'azzecca proprio!
 
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