Virzì, Paolo - N. Io e Napoleone

elisa

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[FONT=&quot]Nel 1814 Napoleone giunge in esilio all'Isola d'Elba accolto dall'entusiasmo esaltato del popolino e del notabilato locale. Ma c'è qualcuno che non festeggia: il giovane Martino Papucci, ultimogenito di una famiglia di commercianti di Portoferraio, maestrino idealista e libertario, poeta in erba e amante libertino della bella e matura Baronessa Emilia. Martino detesta l'ex Imperatore e sogna tutte le notti di ucciderlo, per vendicare gli ideali rivoluzionari traditi e i tanti giovani mandati al massacro sui campi di battaglia di tutta Europa; così quando gli viene offerto di diventare scrivano e bibliotecario del nuovo Re dell'Elba, il ragazzo accetta con il segreto intento di compiere finalmente il delitto per il quale si sente predestinato.

Un film insolito di Virzì, ambientato in un periodo storico poco affrontato il Italia e su un episodio poco conosciuto e poco trattato al cinema, l'esilio di Napoleone all'isola d'Elba. Il soggetto è un pretesto, forse, per raccontare un'Italia che non cambia mai, sempre pronta a chinarsi ai potenti, facilmente assoggettabile all'imperatore di turno, qui il grande Napoleone più avanti altri "piccoli" personaggi, Berlusconi in primis. Il film è godibile, l'unica cosa particolare è l'effetto che fa al cinema la parlata toscana, fa subito Pinocchio. [/FONT]
 
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