LettriceBlu
Non rinunciare mai
Trama:
Jack e Grace sono la coppia perfetta… o la bugia perfetta?
Chiunque avesse l’occasione di conoscere Jack e Grace Angel penserebbe che sono la coppia perfetta. Lui un avvocato di successo, affascinante, spiritoso. Lei una donna elegante e una padrona di casa impeccabile. Chiunque allora vorrebbe conoscere meglio Grace, diventare sua amica, scoprendo però che è quasi impossibile anche solo prendere un caffè con lei: non ha un cellulare né un indirizzo email, e comunque non esce mai senza Jack al proprio fianco. Chiunque penserebbe che in fondo è il classico comportamento degli sposi novelli, che non vogliono passare nemmeno un minuto separati. Eppure, alla fine, qualcuno potrebbe sospettare che ci sia qualcosa di strano nel rapporto fra Grace e Jack. E chiedersi per esempio perché, subito dopo il matrimonio, Grace ha lasciato un ottimo lavoro sebbene ancora non abbia figli, perché non risponde mai nemmeno al telefono di casa, perché ci sono delle sbarre alle finestre della camera da letto. E a quel qualcuno potrebbe venire il dubbio che, forse, la coppia perfetta in realtà è la bugia perfetta…
Commento:
Romanzo abbastanza breve che si legge molto facilmente, ma riesce comunque a trasmettere tantissima ansia. Scopriamo la storia di Grace e Jack passo dopo passo, in un continuo e graduale crescendo, alternandoci tra passato e presente che si fanno via via più sconcertanti. Jack è disgustoso e aberrante, Grace è sicuramente stata un po’ troppo ingenua ma messa di fronte al pericolo ha saputo tirar fuori la grinta e la combattività necessarie per salvare lei e la sorella dalle grinfie di quel bruto. Il finale è stato forse un po’ affrettato, sarebbe stato bello vedere anche solo una scena ambientata dopo gli eventi che hanno concluso il racconto, ma innegabilmente la soddisfazione per come si è evolta la situazione è stata tantissima. Ho apprezzato molto la figura di Esther, che è riuscita ad andare oltre le apparenze ed è stata l’angelo custode di Grace dimostrando un’empatia non da tutti.
Di negativo c’è che a mio parere la sola prospettiva di Grace è stata troppo ristretta, sarebbe stato interessante conoscere meglio i pensieri di qualche altro personaggio.
Forse l’autrice ha esagerato un po’ nel creare una situazione per cui a Jack è risultato fin troppo semplice isolare Grace dal resto del mondo, ma non voglio essere troppo critica perché non sono a contatto con casi reali di abusi psicologici e fisici su una donna, quindi potrei anche sbagliarmi.
Jack e Grace sono la coppia perfetta… o la bugia perfetta?
Chiunque avesse l’occasione di conoscere Jack e Grace Angel penserebbe che sono la coppia perfetta. Lui un avvocato di successo, affascinante, spiritoso. Lei una donna elegante e una padrona di casa impeccabile. Chiunque allora vorrebbe conoscere meglio Grace, diventare sua amica, scoprendo però che è quasi impossibile anche solo prendere un caffè con lei: non ha un cellulare né un indirizzo email, e comunque non esce mai senza Jack al proprio fianco. Chiunque penserebbe che in fondo è il classico comportamento degli sposi novelli, che non vogliono passare nemmeno un minuto separati. Eppure, alla fine, qualcuno potrebbe sospettare che ci sia qualcosa di strano nel rapporto fra Grace e Jack. E chiedersi per esempio perché, subito dopo il matrimonio, Grace ha lasciato un ottimo lavoro sebbene ancora non abbia figli, perché non risponde mai nemmeno al telefono di casa, perché ci sono delle sbarre alle finestre della camera da letto. E a quel qualcuno potrebbe venire il dubbio che, forse, la coppia perfetta in realtà è la bugia perfetta…
Commento:
Romanzo abbastanza breve che si legge molto facilmente, ma riesce comunque a trasmettere tantissima ansia. Scopriamo la storia di Grace e Jack passo dopo passo, in un continuo e graduale crescendo, alternandoci tra passato e presente che si fanno via via più sconcertanti. Jack è disgustoso e aberrante, Grace è sicuramente stata un po’ troppo ingenua ma messa di fronte al pericolo ha saputo tirar fuori la grinta e la combattività necessarie per salvare lei e la sorella dalle grinfie di quel bruto. Il finale è stato forse un po’ affrettato, sarebbe stato bello vedere anche solo una scena ambientata dopo gli eventi che hanno concluso il racconto, ma innegabilmente la soddisfazione per come si è evolta la situazione è stata tantissima. Ho apprezzato molto la figura di Esther, che è riuscita ad andare oltre le apparenze ed è stata l’angelo custode di Grace dimostrando un’empatia non da tutti.
Di negativo c’è che a mio parere la sola prospettiva di Grace è stata troppo ristretta, sarebbe stato interessante conoscere meglio i pensieri di qualche altro personaggio.
Forse l’autrice ha esagerato un po’ nel creare una situazione per cui a Jack è risultato fin troppo semplice isolare Grace dal resto del mondo, ma non voglio essere troppo critica perché non sono a contatto con casi reali di abusi psicologici e fisici su una donna, quindi potrei anche sbagliarmi.