Mannocchi, K - Io Khaled vendo uomini e sono innocente

velmez

Active member
Khaled è libico, ha poco più di trent'anni, ha partecipato alla rivoluzione per deporre Gheddafi, ma la rivoluzione lo ha tradito. Così lui, che voleva fare l'ingegnere e costruire uno Stato nuovo, è diventato invece un anello della catena che gestisce il traffico di persone. Organizza le traversate del Mediterraneo, smista donne, uomini e bambini dai confini del Sud fino ai centri di detenzione: le carceri legali e quelle illegali, in cui i trafficanti rinchiudono i migranti in attesa delle partenze, e li torturano, stuprano, ricattano le loro famiglie. Khaled assiste, a volte partecipa. Lo fa per soldi, eppure non si sente un criminale. Perché abita un Paese dove sembra non esserci alternativa al malaffare.

Romanzo estremamente interessante. Lo stile è un po' altalenante: il protagonista parla in prima persona ed è una sorta di complessa giustificazione dei suoi atteggiamenti. A volte i concetti sono un po' intricati, ma in generale lo stile è scorrevole. Il tema un po' meno... piuttosto crudo, come deve essere... un libro che dovrebbero leggere tutti... Forse avremmo uno scenario politico differente...
 
Alto