Luigi Vivarelli, un giovane regista cinico e donnaiolo, conosce, in occasione di una trasmissione televisiva, una studentessa, Carla Lotito, orfana di padre, che si è trasferita dalla Campania a Roma presso sua sorella Teresa, separata dal marito. Abituato alle facili avventure, Luigi si trova questa volta alle prese con una ragazza diversa dal solito: moderna, sportiva, cameratesca, Carla ha conservato un'immacolata purezza di sentimenti, crede nella bontà, nella fratellanza, nell'amore del prossimo. Prima di cedergli, vuole essere sicura dei sentimenti di Luigi e quando, a Cetara nella costiera amalfitana, dove l'ha presentato a sua madre, cade finalmente fra le braccia del suo ragazzo questo preferisce allontanarsi, deciso, pur volendole bene, a conservare la propria indipendenza. Ripresa la sua solita vita, Luigi ritrova, in casa di un medico, Teresa, che, delusa dall'ultimo amico, ha tentato di uccidersi. A quella vista si commuove, ripensa a Carla, scopre di amarla più che mai e, ormai disposto a cambiar vita, si precipita da lei.
Un film dove Pietro Germi esprime tutto il suo contrasto coi tempi, che vedono i giovani contestare valori che anche gli adulti non provano. Il film vagheggia un mondo puro, con sentimenti sinceri, solidarietà e condivisione. Un mondo legato a cose semplici, dove anche le castagne sono buone e il desiderio della gente è quella di diventare bisnonni. E' un film talmente controcorrente da diventare attuale al giorno d'oggi. Da rivalutare pur rimanendo uno minore del regista.
Un film dove Pietro Germi esprime tutto il suo contrasto coi tempi, che vedono i giovani contestare valori che anche gli adulti non provano. Il film vagheggia un mondo puro, con sentimenti sinceri, solidarietà e condivisione. Un mondo legato a cose semplici, dove anche le castagne sono buone e il desiderio della gente è quella di diventare bisnonni. E' un film talmente controcorrente da diventare attuale al giorno d'oggi. Da rivalutare pur rimanendo uno minore del regista.