Vermes, Timur - Gli affamati e i sazi

qweedy

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"In un futuro non troppo lontano la Germania ha introdotto un tetto massimo per i richiedenti asilo, l'intera Europa è chiusa ben oltre l'Africa del Nord e al di là del Sahara nascono enormi lager in cui milioni di migranti aspettano. Aspettano così a lungo che se non significasse morte certa attraverserebbero il deserto a piedi pur di andarsene. Quando la famosa presentatrice tedesca Nadeche Hackenbusch visita il più grande di questi lager, il giovane Lionel intravede un'occasione unica per andarsene: insieme a 150mila migranti sfrutta l'attenzione del pubblico televisivo e si mette in marcia verso l'Europa. La bella presentatrice e i migranti diventano campioni di ascolti. E mentre l'emittente televisiva gioisce per la cronaca dal vivo, i record di telespettatori e le entrate milionarie della pubblicità, la politica tedesca volge lo sguardo altrove e aspetta. Ma più il corteo di migranti si avvicina, più il ministro dell'interno Leubl si trova davanti a una scelta: accoglierli o respingerli?"

A distanza di sei anni da "Lui è tornato" (che racconta dell’inspiegabile risveglio di Adolf Hitler nella Germania del 2011), Timur Vermes torna ad osservare da vicino il tema dell'immigrazione. Siamo in un futuro non troppo lontano, l'era di Angela Merkel è appena finita, e il tema degli sbarchi clandestini è stato debellato pagando i paesi del Nord Africa per mantenere veri e propri campi di concentramento oltre il Sahara dove tener rinchiusi coloro che vorrebbero venire in Europa.

Quando la famosa presentatrice tedesca Nadeche Hackenbusch visita il più grande di questi lager, il giovane Lionel intravede un’occasione unica per andarsene: insieme a 150mila migranti sfrutta l’attenzione del pubblico televisivo e si mette in marcia verso l’Europa. La bella presentatrice e i migranti diventano campioni di ascolti, il viaggio dei migranti diventa uno show televisivo, un reality senza fine, e al contempo una delle più grandi minacce che si possano immaginare alla stabilità europea. E mentre l’emittente televisiva gioisce per la cronaca dal vivo, i record di telespettatori e le entrate milionarie della pubblicità, più il corteo di migranti si avvicina, più il ministro dell’interno tedesco si trova davanti a una scelta: accoglierli o respingerli?

Consigliato per l'originalità della trama.


“Il vostro paese è per noi come il mare. Anche dal mare non ci aspettiamo che ci autorizzi ad attraversarlo.”

«Migranti. Televisione. Celebrità. Ci sono tutti gli ingredienti per una catastrofe. Perché non ha visto il pericolo?».

“…Tutto potrebbe accadere in un modo completamente diverso. Tuttavia è improbabile”
 

elisa

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In occasione degli eventi di Pordenonelegge di quest'anno ho assistito all'incontro con questo scrittore e giornalista tedesco di origine ungherese, che presentava proprio questo libro. Molto interessante e che era già nella lista.
 

qweedy

Well-known member
In occasione degli eventi di Pordenonelegge di quest'anno ho assistito all'incontro con questo scrittore e giornalista tedesco di origine ungherese, che presentava proprio questo libro. Molto interessante e che era già nella lista.

Non so se hai già letto il suo precedente libro, "Lui è tornato". A mio parere questo autore realizza delle trame veramente molto insolite e originali, anche "visive", come se davanti ai nostri occhi scorresse la visione di un film.
Non lo premierei però per lo stile di scrittura, siamo più vicini a uno stile "parlato" e a tratti c'è qualche lungaggine. Ma per la singolarità delle sue trame un premio glielo darei!
 
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