Le Guin, Ursula K. - Le tombe di Atuan

Lark

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Secondo romanzo ambientato nel mondo di Earthsea, protagonista della storia è Tenar, giovane sacerdotessa di un culto antico e oscuro, strappata alla famiglia e costretta a servire degli dei innominati, che non capisce e non riesce a conoscere, senza sapere di volere qualcosa di diverso finché non si troverà a dover avere a che fare, casualmente, col mondo al di fuori del tempio.
Rispetto al primo libro, Il mago di Earthsea, manca molto. Si sente molto di più l'influenza del periodo in cui è scritto - a tratti verboso, didascalico, troppo simbolico -, il libro si concentra sulla crescita personale e spirituale, sulla presa di consapevolezza della protagonista, che però resta un blob indistinto, una macchia in cui si proietta quel che l'autrice vorrebbe che fosse, senza mai assumere una propria reale identità autonoma di personaggio. La trama è originale e ben scritta, ma meno sentita - a mio parere - rispetto al libro precedente. La crescita del personaggio di Tenar, per quante metafore si possano voler leggere tra le righe, manca di un vero momento di emancipazione.
Scritto benissimo perché non può essere altrimenti, manca però molto, ed ho apprezzato veramente solo alcuni passaggi.
Spoilerando un po', aggiungo che leggendo altre recensioni noto che c'è chi ci ha visto una critica a certi modelli religiosi, chi un'analisi della condizione della donna, specie nel passaggio alla maturità sessuale, ma sono interpretazioni che non mi convincono fino in fondo. Io ci ho letto, nel suo continuare a perdersi nel buio del labirinto il cui accesso è negato a chiunque altro, l'atteggiamento che chi è solo ha di abbracciare e custodire gelosamente la propria solitudine, eleggendola a culto, ad armatura - finché non arriva un mago a salvarti, e solo con la sua amicizia. Ritorna, a togliere le castagne dal fuoco, il protagonista del libro precedente, stavolta nel ruolo di insopportabile so-tutto-io, perdendo, tra un libro e l'altro, tutte le sfumature e i dubbi che l'avevano reso affascinante.
 
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