Collins, Bridget - Il rilegatore

Jessamine

Well-known member
TRAMA:
Ora puoi nascondere un segreto. Per sempre.

Immagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. C’è stato un tempo in cui ciò era possibile. Abili rilegatori, nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutavano le persone a dimenticare. Seduti con un libro tra le mani, ne ascoltavano le storie e, parola dopo parola, le cucivano tra le pagine, intrappolandole tra i fili dei risguardi. Così, il ricordo spariva per sempre dalla memoria: catturato dalla carta, non lasciava più alcuna traccia di sé. Per anni l’anziana Seredith ha praticato questo affascinante mestiere. Ma ora è il momento di trovare un apprendista, qualcuno cui trasmettere le sue preziose conoscenze. La scelta cade su Emmett. Sarà lui il nuovo rilegatore, un giovane per cui i libri sono sempre stati un oggetto proibito: Emmett li teme, pur ignorando il motivo di tale paura. Eppure, giorno dopo giorno, fa suo il compito di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il laboratorio in cui quel miracolo si compie, ormai, è come casa sua. Crede di conoscerne ogni angolo fino a quando scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Al suo interno un’immensa libreria. Tra quegli scaffali, Emmett trova un libro che reca il suo nome e custodisce un ricordo che gli appartiene. Non c’è alcun dubbio, ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per capire chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche ciò che ha voluto o dovuto dimenticare.

Il rilegatore è il libro più atteso del 2019. Venduto in 25 paesi ha incantato la stampa di tutto il mondo. Appena uscito in Inghilterra è balzato in cima alle classifiche dove è rimasto per mesi grazie a un passaparola inarrestabile. Perché non si può rimanere impassibili davanti a una storia in cui il fascino dei libri incontra la magia di un’arte antica come la legatoria. In cui il passato non fa più paura perché può essere dimenticato. In cui un ragazzo raccoglie un’eredità misteriosa e proibita ed è pronto a pagarne il prezzo.

COMMENTO:
3



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ReviewMi trovo molto in difficoltà a scrivere qualche riga a proposito di questo libro, perché credo di essere incappata in un fraintendimento di fondo che mi ha impedito di apprezzarlo nel modo che avrei voluto.
Quando, qualche tempo fa, il libro è arrivato anche in Italia, io ho letto qualcosa (o forse ho frainteso le parole di qualcuno, non ricordo bene) che mi ha fatto credere che questo fosse il primo volume di una saga, o almeno il primo di due volumi. Dunque ho cominciato a leggere con la quasi assoluta certezza che prima o poi ci sarebbe stato un seguito, e con la convinzione che le domande rimaste aperte non avessero volutamente una risposta, per poter lasciare la risoluzione di determinate questioni al volume successivo. E, con queste premesse, ho amato moltissimo questa lettura: la prosa della Collins è coinvolgente e spesso in grado di lasciare fra una riga e l'altra delle perle, delle immagini bellissime che si collocano con naturalezza in una narrazione dal ritmo costante e tranquillo. Il mondo evocato è molto interessante: è un fantasy che non insiste mai troppo sul funzionamento della magia, dove quel pizzico di sovrannaturale (che a me solitamente interessa relativamente) si colloca in maniera del tutto leggera in un contesto che potrebbe essere semplicemente simbolico, sollevando dibattiti morali molto intriganti, che non mi sarei aspettata in un libro del genere.
Certo, la storia, a partire dalla seconda parte, perde un po' di mordente, concentrandosi solo sulla storia d'amore (ed è una storia d'amore che mi è piaciuta da impazzire, per carità!), ma, di nuovo, la maggior parte delle premesse e delle problematiche messe in campo nella prima parte del racconto erano ancora tutte aperte, per cui ho accettato la cosa con molta serenità, immaginando che tutto avrebbe trovato la propria conclusione con i successivi volumi.
Una bellissima lettura, insomma.
Non fosse per quel piccolo, minuscolo dettaglio: non esiste nessuna saga de "Il rilegatore". A quando pare, questo libro è l'unico che avremo, e dovrebbe reggersi da solo. Ma non lo fa. E la cosa mi fa venire davvero tanta, tanta rabbia, perché i buchi di trama sono troppi, e il potenziale sprecato è demoralizzante. La cosa che più mi delude è pensare che la Collins mi è sembrata un'autrice molto consapevole del suo lavorare, quindi è inconcepibile per me che questo progetto sia davvero concluso così, che un editore abbia pensato di poter pubblicare qualcosa di così incompleto: siamo sommersi da storie in cui si allunga inutilmente il brodo per arrivare a cavar delle saghe da idee che si sarebbero potute sviluppare benissimo in un buon libro autoconclusivo, e proprio ora che invece c'è un progetto che funzionerebbe perfettamente in una saga (o almeno in due volumi) buttiamo via tutto così?
Che rabbia.
 
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