Hasbun, Rodrigo - Gli anni invisibili

alessandra

Lunatic Mod
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Ladislao ha diciassette anni, vive in una quasi anonima città colombiana chiamata Cochabamba e sta per finire il liceo.
Andrea ha diciassette anni, vive in una quasi anonima città colombiana chiamata Cochabamba e sta per finire il liceo.
I due sono compagni di scuola; Ladislao sogna il successo come videomaker ed è incuriosito dall'enigmatica prof di inglese, Andrea (che è una ragazza) cerca il modo per liberarsi di una relazione inutile e di qualcosa di più grande.
Ladislao vive con la madre, il padre li ha abbandonati quando lui era piccolo. I genitori di Andrea sono sempre in giro per il mondo con i rispettivi amanti, mentre lei e la sorella Nicole, con la quale non va d'accordo, vengono allevate da Rigo, donna solida e affettuosa.
Entrambi, per diversi motivi, attendono con ansia la festa in onore di Laura, la migliore amica di Andrea, presto di ritorno a Cochabamba.
Il romanzo ha una struttura accattivante e mantiene un buon ritmo, essendo costruito con un triplo montaggio alternato che vede protagonisti a tratti Ladislao nel passato (anni 80/90), a tratti Andrea nel passato e a tratti entrambi nel presente. Il linguaggio è semplice e schietto e le piccole grandi riflessioni sulla vita che costellano il romanzo e chiariscono brevemente i pensieri dei protagonisti sono espresse con duro candore.
A parte l'eccesso di carne al fuoco nella parte finale, il romanzo mi è piaciuto molto, con i suoi personaggi malinconici e ben delineati, la cupezza di fondo, la descrizione dello spaesamento adolescenziale e dei rapporti umani. Ci racconta come si diventa adulti, l'ingenuità e il sapore amaro delle delusioni, la capacità o meno di elaborare o superare il dolore e i motivi per cui ognuno di noi è ciò che è.
 

Grantenca

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Letto questo libro per "adotta un autore". Lo stile di scrittura non è, per i miei gusti, particolarmente coinvolgente. L'autore è un giovane scrittore boliviano che tratta, in questo libro, oltre ai casi individuali, sostanzialmente il conflitto generazionale della gioventù "bene" di una cittadina della Bolivia con le famiglie. Un problema ovviamente di tutto il mondo che, anche qui, i giovani cercano di risolvere con la "mitizzazione" dell'alcool e della droga. Il tema principale è però la constatazione che gli anni dell'adolescenza e della prima giovinezza condizionano pesantemente tutta la vita delle persone, tema abbastanza scontato, ma quello che più mi è piaciuto del libro è la sua "struttura" la sua "costruzione" che tiene vive l'attenzione del lettore sino alla parte finale, con una festa di classe da cui ogni protagonista si aspetta grandi cose e che termina con una tragedia e una totale disillusione. Ho trovato un po' "debole" il capitolo "Houston" anche se perfettamente funzionale con la struttura del libro.
 
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