Era da troppo tempo che non leggevo questo autore norvegese che mi aveva conquistata da ragazza con Il mondo di Sofia e di cui poi ho letto anche le opere successive, tranne le ultime tre (questa compresa).
Ho sfruttato l'occasione della sfida da RC per recuperare e sono rimasta molto soddisfatta.
Anche io ho una predilezione per i requiem, se avessi avuto più coraggio sarei stata volentieri una consolatrice come il protagonista, soprattutto ai funerali di persone sconosciute.
Ad Agnes piace il ritratto della sorella fatto dal protagonista anche se capisce che l'ha inventato, perché è così somigliante da apparire reale.
Per la serie delle coincidenze letterarie, ne ho trovate con il libro di Bolano terminato il giorno prima, sul mistero della morte di un uomo dietro una porta chiusa e sulle pompe funebri/funerali.
Il Doppio del protagonista, Pelle, servirebbe anche a me per togliermi qualche sassolino dalle scarpe e per affrontare con più sicurezza determinate persone e situazioni, peccato non essere una ventriloqua.
Vi invito a leggerlo perché è appassionante, però vi avviso di un unico difetto... Ci sono troppi riferimenti alla lingua e alla cultura norvegese e per i non autoctoni purtroppo possono diventare pesanti, pur essendo comunque interessanti.
Ho sfruttato l'occasione della sfida da RC per recuperare e sono rimasta molto soddisfatta.
Anche io ho una predilezione per i requiem, se avessi avuto più coraggio sarei stata volentieri una consolatrice come il protagonista, soprattutto ai funerali di persone sconosciute.
Ad Agnes piace il ritratto della sorella fatto dal protagonista anche se capisce che l'ha inventato, perché è così somigliante da apparire reale.
Per la serie delle coincidenze letterarie, ne ho trovate con il libro di Bolano terminato il giorno prima, sul mistero della morte di un uomo dietro una porta chiusa e sulle pompe funebri/funerali.
Il Doppio del protagonista, Pelle, servirebbe anche a me per togliermi qualche sassolino dalle scarpe e per affrontare con più sicurezza determinate persone e situazioni, peccato non essere una ventriloqua.
Vi invito a leggerlo perché è appassionante, però vi avviso di un unico difetto... Ci sono troppi riferimenti alla lingua e alla cultura norvegese e per i non autoctoni purtroppo possono diventare pesanti, pur essendo comunque interessanti.