Panariello, Giorgio - Io sono mio fratello

lettore marcovaldo

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Giorgio Panariello custodisce una storia. Lui e il suo fratello minore sono stati entrambi abbandonati dalla madre subito dopo la nascita. Giorgio viene affidato ai nonni materni, Franco invece finisce in un istituto. Mentre Giorgio cresce e diventa uno degli uomini di spettacolo più amati d'Italia, Franco cade nella tossicodipendenza. Fino alla tragica fine. In questo libro per la prima volta Panariello ha deciso di raccontare il filo nascosto (la preoccupazione costante, il senso di colpa) che da sempre corre nella sua vita. Un libro straziante e dolcissimo, che grazie all'onestà e all'accuratezza dei sentimenti sa muovere le corde più profonde delle nostre emozioni.

La presentazione che ho riportato descrive nella sostanza quello che è il tema e lo spirito del libro , ma forse non gli rende a pieno giustizia. Nel senso che ho trovato che su tutto sia da sottolineare. oltre ai sentimenti forti, la grande capacità di rendere con nitidezza situazioni di forte impatto emotivo. Si percepisce che dietro questo racconto c'è la metabolizzazione di situazioni dolorose che lo scrittore è riuscito a razionalizzare (per quanto possibile) dopo molto tempo.
Colpisce molto lo sdoppiamento che Panariello ha dovuto affrontare, soprattutto all'inizio della sua carriera, dove alle ansie e timori per il salto nel mondo dello spettacolo facevano quasi da contrappunto le ansie e i timori che derivavano dalla difficile situazione con il fratello.
 
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