Green, Toby - Per un pugno di conchiglie

lettore marcovaldo

Well-known member
L'Africa occidentale dall'inizio della tratta degli schiavi all'Età delle rivoluzioni

L'africa occidentale (e non solo) è stata spesso descritta come un continente in gran parte "senza storia" che in qualche modo si è affacciato alla ribalta del mondo solo con le scoperte dell'ottocento.
Questo libro ricorda invece come certe zone dell'africa siano state inserite in un contesto di commerci e relazioni internazionali già a partire dal 1300. Inoltre la visione di una società africana di quelle zone, fissa nel tempo e statica nelle sue forme tradizionali, viene contraddetta da numerose fonti documentali e trasmissioni orali, dove l'influenza del rapporto con l'esterno diventa motore per profondi cambiamenti e vere e proprie rivoluzioni a livello politico, sociale ed economico.
Quindi quella che si presentò agli occhi dei primi esploratori europei, tra l'inizio e la metà dell'ottocento, non era una situazione statica che si riproponeva uguale da secoli ma il risultato di cambiamenti, spesso drammatici, che si era verificati fino a pochi anni prima. E che in taluni casi erano ancora in corso.

L'autore presenta in questo libro una notevole quantità di dati partendo dal debutto africano nella scena globale dei commerci, a confronto con i nascenti imperi coloniali europei. Si inizia quindi con il commercio dell'oro e di taluni prodotti (sale, avorio, prodotti agricoli e manufatti artigianali) per arrivare al commercio degli schiavi destinati alle piantagioni nel nuovo mondo. Viene evidenziato come certe merci, erroneamente identificate come oggetti di baratto, fossero in realtà, a tutti gli effetti, vere e proprie monete e come tali fossero soggette a inflazione piuttosto che a possibilità di tesaurizzazione o investimento. Le conchiglie del titolo, provenienti dall'oceano indiano attraverso una fitta rete di trasporti si affiancavano al rame, al ferro, manufatti di produzione europea o africana di zone diverse, tessuti, monete di diverso conio, alcolici, armi e quant'altro fosse riconosciuto e apprezzato come "moneta". Gli schiavi stessi divennero, tragicamente, "moneta di conto" suscettibile di fornire garanzie e aprire linee di credito.

Ho trovato questo saggio molto interessante e l'ho letto con piacere. La lettura, per quanto mi riguarda, a piccole dosi, è risultata piuttosto scorrevole. Opera in generale utile a chiarire alcune informazioni sparse che già conoscevo e ad illustrare scenari che mi erano del tutto sconosciuti.
 
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