Gibson, William - Inverso

Roberto89

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America, futuro prossimo. Flynne Fisher vive in una zona rurale dove il lavoro è scarso per chi sceglie di non dedicarsi alla produzione di droghe sintetiche, l'unica attività remunerativa. Dopo un periodo in cui è stata ingaggiata per combattere in un gioco online, Flynne ora cerca di mantenersi facendo l'assemblatrice in un negozio locale di stampa 3D. Ma arrivare a fine mese è difficile. Suo fratello Burton, ex Marine, non è in una condizione migliore, e come unica forma di sostentamento ha il denaro che gli viene passato dall'esercito in quanto veterano di guerra con gravi lesioni neurologiche riportate sul campo.

Inghilterra, settant'anni dopo. Wilf Netherton vive a Londra. È un professionista affermato e un uomo potente all'interno di una società in cui i ricchi sono la maggior parte e i poveri sono stati eliminati quasi interamente. Una realtà in cui tornare indietro nel tempo è solo un hobby come tanti. America, futuro prossimo. Flynne e Burton accettano un lavoro come parte della sicurezza occulta nel prototipo di un nuovo gioco online ambientato in una Londra simile a quella che conoscono, ma con alcune distorsioni. In questa piattaforma non si spara, ma i crimini a cui Flynne assiste sono molto peggiori. Flynne e Wilf sono destinati a conoscersi in una terra di mezzo. Un incontro che cambierà per sempre il modo di vedere il presente e il futuro di ciascuno di loro.
 

Roberto89

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La curiosità di leggere questo libro mi è venuta dopo aver visto la serie tv (Inverso - The peripheral), la cui prima stagione è uscita a ottobre dell'anno scorso. La serie è stata molto coinvolgente sia per la trama che per i personaggi, anche se sono rimasti alcuni punti poco chiari, e il finale non mi aveva lasciato proprio entusiasta. E visto che mi piace scrivere, mi sono chiesto come Gibson (l'autore di questo libro, da cui è tratta la serie) avesse descritto quegli stessi luoghi e avvenimenti che ho visto sullo schermo.
Il libro però si è rivelato parecchio diverso dalla serie, cosa che ha sia lati positivi che negativi. Parliamo di oltre 600 pagine, in un susseguirsi di capitoli molto brevi che alternano due punti di vista, è come essere sballottati qua e là continuamente senza nemmeno il tempo di abituarsi. Lo stile dell'autore poi è volutamente "difficile", non è uno di quegli scrittori che ti aiuta a digerire ogni piccolo dettaglio della trama. In altre parole, ti ritrovi catapultato in un mondo che non conosci e sta a te riuscire ad adattarti.
Ne è valsa la pensa? Sicuramente sì, anche se ci sono pro e contro. Da un lato mi aspettavo che il libro rispondesse ad alcune domande che mi sono rimaste sulla serie, ma visto che la serie è stata adattata in modo libero rispetto al libro, nulla di fatto (e non è colpa del libro ovviamente). Dall'altro, a parte alcune cose, la storia nel romanzo è raccontata molto meglio e con più dettagli che nella serie. Personaggi meglio delineati e con più profondità, trama meno confusa, un finale comunque migliore rispetto alla serie, e per finire temi e contenuti che mostrano la visione del mondo dell'autore.
Un po' troppo veloce il finale (dopo 600 pagine ti aspetteresti un finale degno di essere chiamato tale), ma per il resto direi sicuramente meglio della serie tv (che secondo me ha puntato troppo sulla spettacolarità sacrificando trama e personaggi), se si ha la pazienza di adattarsi allo stile particolare dell'autore.

Voto: 3,5 stelle su 5
 
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