Connelly, Michael - Il passaggio

Roberto89

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È un nuovo capitolo della sua vita che si apre, un capitolo in cui è ancora più solo, anche perché sua figlia tra poco partirà per il college. Un capitolo in cui deve riempire le giornate e darsi uno scopo. E così Harry cerca di mettere in atto un progetto a cui pensava da tempo, quello di riparare una vecchia Harley-Davidson che stazionava nel suo garage. Non ci riuscirà. Non perché gli manchi la capacità, ma perché il suo fratellastro, l'avvocato Mickey Haller, ha bisogno di lui. Un suo cliente, un giovane nero con un passato tumultuoso, è accusato di aver ucciso una donna, una funzionaria molto in vista della municipalità di Los Angeles. Ma Haller è convinto che non sia lui il colpevole e chiede a Bosch di portargli le prove della sua innocenza. Per Harry significa ricominciare a indagare, questa volta senza distintivo, senza il supporto di una struttura organizzata come quella della polizia, e soprattutto a favore della difesa, una mossa che non lo rende affatto felice. Si deciderà a farlo solo quando si rende conto che l'accusato è davvero innocente, e non sarà facile. Chi l'ha intrappolato, e perché? Harry non smetterà di scavare finché, in un crescendo ricco di suspense, porterà alla luce un intrigo brutale basato sulla avidità, il ricatto, la corruzione.

Fonte: ibs
 

Roberto89

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Un thriller mozzafiato, il primo che leggo di Connelly. Non sono un appassionato del genere poliziesco ma, forse perché qui il protagonista (Harry Bosch) si trova in un ruolo un po' diverso (ma non troppo) da quello del detective che ha negli altri libri, la storia mi ha preso molto.
Non c'è molto a livello di evoluzione dei personaggi, ma se lo si prende come thriller il libro intrattiene senza fatica, le pagine scorrono veloci. Proprio per questo do un voto più alto, perché la trama mi ha coinvolto molto anche se non conoscevo il protagonista, l'ho letteralmente divorato per sapere come va a finire.

Voto: 4 stelle su 5
 
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