Chi, Ta-Wei - Membrana

bouvard

Well-known member
Mi sono imbattuta in questo libro per puro caso, ma anche se su internet leggevo solo lodi non ero per niente convinta potesse piacermi, perché la fantascienza non è un genere con cui vado sempre d’accordo. Ma visto che questo è per me un anno del tutto particolare mi sono detta: “Ma sì dai, perché non leggerlo?”. Ammetto di aver fatto un’ottima scelta.

Faccio prima una piccola precisazione, anche se il libro è stato pubblicato in Italia, mi sembra, due anni fa in effetti è stato scritto nel 1995, quindi quasi trent’anni fa. Tenetene conto quando/se lo leggerete.

Allora il libro è ambientato in un futuro neppure tanto lontano, siamo nel 2100, ma la vita degli uomini è molto cambiata rispetto ad oggi. Tanto per iniziare viviamo in fondo al mare, perché la superficie terrestre con tutti i casini ambientali che abbiamo (stiamo) combinato non è più abitabile, i raggi solari sono talmente forti da “abbrustolirci”. In fondo al mare abbiamo ricreato un mondo uguale a quello della superficie, con le stesse città ecc. Ovviamente per poterci vivere abbiamo “avvolto” queste città in una membrana che le protegge dall’acqua, creando quindi una sorta di bolla d’aria che ci permette di respirare e vivere come se fossimo sulla terra ferma.

La protagonista del libro è Momo, una donna giovane e con una brillante carriera è infatti l’estetista più famosa e pagata al mondo, ma è anche una donna estremamente sola in quanto la madre l’ha abbandonata vent’anni prima…

Della trama non vi dico altro, vi parlo solo di un “difetto” (almeno secondo me) del libro e di un suo pregio. Il difetto è la scrittura di Chi Ta-Wei, io francamente non l’ho trovata una bella penna, non è una scrittura elegante o raffinata, in alcuni punti – quando spiega qualcosa – l’ho trovata parecchio in affanno, non dico noiosa, ma sarebbe stato meglio avesse usato una scrittura più “visiva” e immediata.

E adesso passiamo al pregio e vi assicuro che non è un pregio da poco! Questo è un libro che tutti gli amanti dei “plot twists” (colpi di scena) finali devono ASSOLUTAMENTE leggere. Un finale così sorprendente ed inaspettato non capita di trovarlo spesso nei libri, è talmente impensato e sbalorditivo da farvi passare persino sulla scrittura non proprio felicissima di Chi Ta-Wei e farvi dire: “Wow”. Io sapevo, come adesso lo sapete voi, che il libro aveva un incredibile colpo di scena finale perciò leggendo avevo fatto le più incredibili e fantasiose ipotesi, ma sono rimasta lo stesso con un palmo di naso perché proprio non c’ero arrivata…

Il libro merita di essere letto anche per tutte le riflessioni che fa fare sugli androidi, sull’intelligenza artificiale e sull’asservimento di queste creature agli uomini.

Consigliato



P.S. Ringrazio Minerva6 e Roberto89 per la "consulenza" che mi hanno offerto per capire quale fosse il nome e quale il cognome di questo scrittore di Taiwan​
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
È un libro abbastanza breve (si legge in un paio d'ore), ma nella sua brevità è riuscito a stupirmi (e anche un po' a commuovermi).
È difficile parlarne senza fare spoiler, comunque la prima metà mi ha fatto dubitare di voler continuare la lettura, perché nonostante lo stile scorrevole e quel sapore "esotico" che hanno molti scrittori dell'est, c'è pochissima trama, e non capivo il senso del racconto.
Perciò se lo leggete arrivate fino alla fine, perché il finale ripaga la pazienza di andare avanti!
Peccato che il libro sia molto breve e forse da una storia più lunga sarebbe venuto fuori un gran romanzo, capace di intrattenere per almeno un altro paio d'ore. Però è anche vero che l'autore in quelle poche pagine riesce a dire tutto ciò che serve e lo fa anche bene, se ci si ferma a pensarci non si può non immedesimarsi.

Voto: 3,5 stelle su 5 (7/10) potevano essere 4 se fosse stato più lungo
 
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