Grangé, Jean-Christophe - L'altare della paura

qweedy

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"Nella cappella alsaziana di Saint-Ambroise si riesce ancora a udire il fragore che ha accompagnato il crollo improvviso della cupola e la morte del vescovo Samuel, il cui corpo giace ormai senza vita sotto le macerie. A un primo sguardo, parrebbe trattarsi di un semplice incidente. Ma da alcuni dettagli non è possibile escludere l'ipotesi di un omicidio. È questo che pensano il detective Pierre Niémans e il suo braccio destro, Ivana Bogdanović, non appena visitano la scena del disastro. E scoprono che il luogo appartiene a una piccola comunità anabattista chiusa al resto del mondo. I suoi membri si fanno chiamare «vendemmiatori di Dio» perché vivono dei soli proventi di un vasto vigneto e si considerano gli unici emissari di un messaggio divino di purezza e integrità religiosa. Eppure, dietro una facciata di rettitudine e devozione, si cela una storia di rapporti coercitivi e malsani. Di promesse e giuramenti che non lasciano scampo. Di sacrifici che vanno oltre l'immaginabile e trovano la loro origine in un'interpretazione promiscua delle Scritture."

Nella cornice di una comunità religiosa anabattista che sfocia nel fanatismo, Grangé abbandona i toni horror e la tensione angosciante dei suoi thriller più famosi a favore di toni più sommessi, di atmosfere invernali nel paesaggio e nell'animo. Sono presenti i suoi temi tipici, la religiosità deviata o ritenuta tale, la violenza interiore latente e i delitti dal grande impatto visivo, ma con sfumature meno incalzanti, più leggere e intimiste.
Approfondita la ricerca religiosa, interessante questa comunità anabattista che si apre solo al momento della vendemmia, quando ha bisogno di assumere lavoranti occasionali per produrre il loro apprezzatissimo Gewürztraminer.

Consigliato! Grangé come sempre costruisce una trama avvincente e imprevedibile.
 
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